MATTEISSIMO (4)


La visita lampo di Matteo Renzi a Prato e lo straordinario successo che ha riscosso alla casa del popolo di Coiano ha lasciato qualche scia di veleni nel PD pratese.
Il giovane consigliere comunale Andrea Colzi, ad esempio, se la prende con il suo capogruppo Massimo Carlesi. Secondo Colzi l'ex candidato sindaco ha mancato di rispetto a tutti quei giovani, tanti, che si sono schierati con Bersani. Il giovane bersaniano ha ricavato quest'impressione da un'innocente dichiarazione del Carlesi. Che non pareva affatto avere quel significato.
La piccata reazione di Colzi non è, però, che la cima di un iceberg che galleggia su di un mare democrat quanto mai agitato. Si tratta di una ancora latente agitazione. Si muove sotterraneo, per ora non affiora, il dibattito interno al PD. Dove apparentemente si confrontano bersaniani e renziani. Ma, di tutta evidenza, la posta in gioco, al di là delle primarie, appare la scadenza delle elezioni amministrative del 2014. Quelle in cui il PD cercherà di riconquistare Prato, l'unico comune capoluogo della Toscana ancora nelle mani del centrodestra. I ragionamenti sono semplicissimi. Se l'attuale classe dirigente del PD pratese, in massima parte di tendenza bersaniana, dovesse beccarsi una tegola in testa, ovvero se anche a Prato si affermasse Matteo Renzi o comunque raggiungesse un risultato eccellente (com'è assai probabile...) dovrebbe venire a patti con quanti si sono mobilitati per Matteo. Si complicherebbe, più di quanto non lo è adesso, la battaglia interna per ottenere la nomination alle primarie per la candidatura a sindaco. Ed i giochi si stanno facendo in questi giorni. Dopo il risultato delle primarie per la scelta del candidato alla presidenza del consiglio (vinca Bersani o vinca Renzi...) si saranno consolidati i due grupponi interni al partito che giocheranno anche la carta delle candidature a sindaco. Chi del gruppo dirigente allargato del PD pratese non avesse ancora scelto rimarrà fuori dai futuri schieramenti. E comunque non conterà niente. Questo è il mese decisivo per scegliere. Dopo non ce ne sarà più per nessuno. Almeno per chi ha intenzione di contare qualcosa. Ecco pertanto la ritrosia a schierarsi con Bersani o con Renzi dei dirigenti più in vista. C'è chi come la segretaria Bugetti fa il pesce in barile (bene Bersani ma anche Renzi..) e c'è chi, per adesso, ha scelto di stare in un angolo a guardare come si sviluppa la contesa tra Matteo e Pierluigi. Ed ecco anche il nervosismo del giovane Colzi che non ha gradito, non tanto le dichiarazioni del suo capogruppo, quanto il suo smarcamento dall'area bersaniana (pur se attraverso la RosiBindi...) che può spostare a Prato un bel pacchetto d voti a favore del sindaco fiorentino.
Nelle prossime settimane assisteremo ad un progressivo susseguirsi di pronunciamenti dei cosiddetti big del PD pratese, con una scomposizione prevedibile delle attuali amicizie politiche. Noi prevediamo che saranno molti gli outing a favore di Renzi. Non resta che pazientare alcuni giorni e lo vedremo concretamente realizzarsi.    

Fonte: http://liberamenteprato.blogspot.com/2012/10/matteissimo-4.html

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