CARCERI/ Camerino, Montacuto, Ascoli Piceno: le campane della speranza
“Ieri hanno suonato così le nostre campane”. Marco Pannella rispolvera una battuta storica per annunciare i risultati della ‘Grande Battitura della speranza’ che giovedì 30, dalle 19.30 alle 20, si è alzata nella maggior parte delle carceri italiane’, prima manifestazione di ripresa della lotta non violenta per l’Amnistia e la riforma della Giustizia.
Dalle catacombe della civiltà che sono le carceri italiane comprese quelle marchigiane, i fedeli alla religiosità della libertà umana hanno fatto suonare le loro campane di dolore ma soprattutto di speranza. Ieri anche a Camerino, Montacuto e Ascoli Piceno, con la battitura delle sbarre i detenuti hanno rilanciato la campagna per l’amnistia e la giustizia.
Rimarchiamo come l’amnistia sia l’unico strumento strutturale per interrompere la flagranza criminale dello Stato italiano che da tre decenni è condannato dalla giurisdizione europea per tutti i peggiori reati contro i diritti umani, personali e sociali. Sovraffollamento penitenziario, sottorganico degli operatori, mancanza di igiene, di sanità, di rieducazione e reinserimento, mancanza di una giustizia giusta, efficiente e veloce sono il freno dell’Italia. Per questo i detenuti ci hanno aiutato ieri, con un piccolo ma risonante gesto, a mettere in luce una situazione ormai allo stremo.
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