Napoli, visita ispettiva dei Radicali presso il Centro per la Giustizia Minorile

L’8 agosto 2012 il sen. Marco Perduca dei Radicali Italiani si e’ recato per una visita ispettiva a sorpresa presso il Centro per la Gustizia Minorile (CGM) di Napoli accompagnato dai militanti radicali dell’associazione radicale “Per la Grande Napoli”, Rodolfo Viviani  e Giuseppe Alterio.

La visita ha avuto una durata di circa 1 ora e 30 minuti; la delegazione e stata ricevuta e accompagnata dalla dott.ssa Bruna Leonardi (Responsabile Area Tecnica CGM) , dall’Ispettore Carmine D’Avanzo dell’Ufficio Sicurezza del CGM,  dalla dott.ssa Anna Caserta del CGM e dalla educatrice sig.  Assunta Campanile

All’interno del CGM sono stati visitati il Centro di Prima Accoglienza (CPA) di Napoli e la Comunità per i Minori di Napoli.

 

Il Centro di Prima Accoglienza e una struttura  dove i minori (dai 14 ai 18 anni) arrestati o fermati  in flagranza di reato per i quali non e’ possibile la consegna ai genitori o agli affidatari, vengono ac­compagnati su disposizione della Procura della Repubblica minorile e, ivi ospitati fino all’udienza di convali­da davanti al Gip che si deve svolgere entro 96 ore dall’avvenuto arresto.

La Comunità  per i Minori e’ una struttura dove si attua  l’esecuzione dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria nei confronti di minorenni autori di reato avviando un processo di responsabilizzazione del minore e un programma educativo individualizzato. Ospita minori (dai 14 fino ai 21 anni) anche per lunghi periodi.

La situazione riscontrata e’ la seguente: i minori presenti sono uno nella CPA e uno nella Comunità (altri minori ospitati nella Comunita erano fuori sede perche’ impegnati in un campo estivo)  ; secondo quanto rife­rito la capienza regolamentare del CPA e’ di dodici posti mentre quella della Comunità e’ di quattro posti; oltre agli agenti di polizia penitenziaria  nell’area tecnica del CPA vi e’ un direttore e tre educatori; la gestione della Comunità e supportata dalla presenza di operatori sociali di cooperative esterne.

La struttura del  CPA  al primo piano di un immobile all’interno del CGM (ingresso a mezzo scala senza  ascensore) si estende su un corridoio diviso in due aree  da una porta blindata con spioncino che separa l’in­gresso, con l’ufficio matricola della Polizia Penitenziaria,  dalla sezione dei minori ,composta da una piccola sala (TV/pranzo/ricreazione), tre camere da letto (ognuna dotata di un armadio e due letti a castello per una capienza totale di dodici posti letto) e un bagno (munito di due docce e due WC). Le finestre della zona per i minori sono munite di grate in ferro.

La struttura della Comunita al piano terra di un immobile all’interno della CGM si estende su piccolo corri­doio che divide la sala degli educatori dalla zona per i minori composta da una piccola sala (TV/pranzo/ri­creazione), una camera da letto con sei posti letto singoli e un armadio, una stanza chiusa a chiave (riferito essere una sala riunione) e un bagno (munito di due docce e due Wc – altre due porte erano chiuse); nel cor­ridoio erano presenti tre letti/branda chiusi. Le finestre non sono munite di grate in ferro. Per entrambe le strutture il vitto e’ fornito da una ditta esterna. Non vi e’ personale medico e infermieristico all’interno della struttura.

Nel CPA la divisione netta  tra la zona di contenimento e custodia dei minori rispetto a quella frequentata dal personale  e la presenza della porta blindata come anche delle grate in ferro alle finestre solleva qualche per­plessità  circa l’attuazione normativa (art 9 comma 2  D.Lgs 272/1989)  secondo la quale i CPA devono assi­curare la permanenza dei minorenni senza caratterizzarsi come strutture di tipo carcerario per evitare loro il trauma  dell’ingresso e della permanenza anche breve in una struttura carceraria.

Nella Comunita (che si caratterizza anche per lunghi periodi di permanenza) la sezione dei minori non sem­bra offrire molti spazi ricreativi, se non una piccola sala ove si consumano i pasti, si fanno i colloqui e si do­vrebbero svolgere le attività ludico-ricreative.

Si tratta di strutture di piccole dimensioni in discrete condizioni igieniche ma gli  ambienti non sembrano essere accoglienti e confortanti soprattutto per la presenza di suppellettili datate ed esteticamente non grade­voli. I locali necessitano  di interventi di ammodernamento, riqualificazione architettonica e soprattutto la struttura della Comunità non sembra essere adeguata, per carenza di spazi,  alle sue funzioni istituzionali.

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=7821&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=napoli-visita-ispettiva-dei-radicali-presso-il-centro-per-la-giustizia-minorile

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