Presidi per l'Amnistia.


Dopo il sit-in di due giorni svoltosi davanti alla Casa di reclusione Due Palazzi di Padova saremo: 

- giovedì 2 agosto davanti la Casa Circondariale di Montorio (Verona) dalle 8:30 alle 16:30; 

- sabato 4 agosto davanti la Casa Circondariale di S. Bona a Treviso dalle 8:30 alle 16:30. 

Prosegue così l'iniziativa Radicale anche in Veneto per una riforma della Giustizia e per far conoscere le condizioni in cui vivono i detenuti: una pena afflittiva e vendicativa che si aggiunge alla condanna del giudice, quando c'è, perchè la metà è in attesa di giudizio. 
Il sovraffollamento carcerario vede la popolazione detenuta a vivere una condizione di impossibilità ad intraprendere un percorso riabilitativo in un contesto dove non vengono coltivate nuove prospettive, ed il personale di custodia è consumato dal sovraccarico di impegni quotidiani, causati anche dalla carenza di organici. Aggiungiamo le strutture inadeguate e le scarse risorse economiche (scarsità di carta igienica, disinfettanti, detergenti per la pulizia, vestiario, perfino generi alimentari, e la lista prosegue) per comprendere questa convivenza difficile e sofferente. Ciò contamina anche i rapporti familiari di chi nel carcere vive, detenuto o dipendente statale. La prova tragica è fornita dai dati dell'inizio dell'anno con 87 detenuti morti, dei quali 31 suicidi. Negli ultimi dieci anni ci sono stati più di 600 suicidi tra i detenuti. Dal 2000 ad oggi si sono uccisi 68 agenti carcerari. 

Consapevoli della difficoltà nel proporre una lotta di legalità, in difesa delle vittime ma anche di chi i reati li ha commessi, ad un'opinione pubblica che è nutrita spesso di indifferenza o vendetta, siamo convinti che molti detenuti non dovrebbero stare in carcere a causa di leggi come la Bossi-Fini o la Fini-Giovanardi o la ex-Cirielli, e che molti dovrebbero usufruire di pene alternative. 

Marco Pannella in un collegamento a Radio Radicale ha dichiarato che: «La nostra richiesta di Amnistia non è quel "gesto di clemenza" che chiede il Papa. Noi vogliamo un'amnistia "legalitaria", cioè che ripristini le condizioni di legalità costituzionale nei tribunali e nelle carceri, contrapposta a un'altra amnistia: quella strisciante, clandestina, di massa e di classe che si chiama "prescrizione" (140.000 processi che decadono ogni anno). Noi vogliamo un'Amnistia che sia propedeutica a una grande Riforma della giustizia penale e civile, la cui paralisi penalizza i privati e le imprese, scoraggia gli investimenti esteri e comporta costi enormi per l'economia nazionale. Chiediamo una Grande Amnistia per la Giustizia, per la Costituzione, per la Repubblica». 

Elia Lunardelli -Tesoriere VenetoRadicale-

Fonte: http://venetoradicale.blogspot.com/2012/07/presidi-per-lamnistia.html

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