Economia. Caso Perugina Nestlè, Chiaramello-Massari: una soluzione non ottimale, ma concreta, al problema dello scontro tra le generazioni per il posto di lavoro.

La stampa ha riportato dichiarazioni di alcuni lavori di questo tenore: “A me questa proposta piace. Mio figlio ha 29 anni e non trova nulla da fare. Un call center prima, la consegna di lettere per una posta privata, tutto il giorno in giro a sue spese per portare a casa venti euro quando va bene Con la proposta della Nestlé, io avrei meno soldi ma anche meno ore di lavoro, e lui avrebbe finalmente uno stipendio, sia pure basso, e anche i contributi".
Non è certo una soluzione ottimale, ma le imprese iniziano a rendersi conto che c’è bisogno di trovare una soluzione per i tanti giovani disoccupati il cui tasso di disoccupazione ha toccato un record storico salendo al 36,2%.
Sono anni che Radicali Italiani avvertono del pericolo legato alla legislazione vigente, che avrebbe messo i padri contro i figli.
La proposta non è ottimale, ma in tempi di crisi è una proposta concreta fatta tra soggetti privati in autonomia e responsabilità, trovando un punto d’incontro tra esigenze concrete dei lavoratori e imprese, che almeno tenta un approccio positivo e non conflittuale al problema. Infatti i sindacati sono contrari alla proposta.
Certo, in questo caso sarebbero i padri a pagare per i figli, ma lo tsunami economico finanziario ci fa ritenere che sia sempre valido il motto in base al quale: “in primo luogo bisogna vivere poi fare filosofia”.Liliana Chiaramello, Presidente Radicali Perugia
Alessandro Massari, Direzione Nazionale di Radica
Fonte: http://radicalipg.blogspot.com/2012/07/economia-caso-perugina-nestle.html
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