Fitti pagati dal Comune per 5 immobili non utilizzati: spreco di quasi sei milioni
da Corriere.it, 17-07-2012
NAPOLI – Ammonta complessivamente a 5.850.000 euro il danno all’Erario accertato dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli, nell’ambito di indagini delegate dalla Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania, su disposizione del sostituto Ferruccio Capalbo, per accertare profili di danno pubblico conseguente a negligente gestione di contratti di locazioni immobiliari passive da parte di amministratori e dirigenti di enti pubblici. Tale spreco scaturisce dai costi connessi a fitti passivi inutilmente protratti nel tempo da parte del Comune di Napoli, nonostante le esigenze di pubblico interesse cui erano preordinati fossero cessate.
DIRIGENTI E AMMINISTRATORI - Sono quattro gli inviti a dedurre (cioè a esporre entro 30 giorni le proprie ragioni davanti alla corte dei conti) notificati dalla guardia di finanza a undici dirigenti del Comune di Napoli e a otto (e non a nove come era stato comunicato in precedenza) ex amministratori. Dei fitti di due immobili di corso Arnaldo Lucci e via Nuova Poggioreale, che in passato hanno ospitato il servizio dipartimento tributi, sono chiamati a rispondere l’ex sindacoRosetta Iervolino, gli ex assessori Ferdinando Balzamo, Ferdinando Di Mezza, Enrico Cardillo e Michele Saggese, e i dirigenti Maria Rosaria Guidi, Giovanni Annunziata, Luigi Massa, Marcello D’Aponte, Vincenzo Mossetti e Domenico Liguori.
PALAZZINE - Per un’altra palazzina di via Nuova Poggioreale, già sede del centro civico della circoscrizione di Poggioreale, dovranno fornire le proprie deduzioni gli ex amministratori Ferdinando Di Mezza, Marcello D’Aponte e i dirigenti Luigi Massa, Maria Rosaria Guidi, Giovanni Annunziata, Beatrice Zeuli, Attanasio Colmayer e Corrado Di Maso. Del fitto passivo di un immobile in via Ferrante Imparato, che in passato ha ospitato la biblioteca comunale Labriola, rispondono gli ex assessori Ferdinando Balzamo, Ferdinando Di Mezza, Marcello D’Aponte, i dirigenti Luigi Massa, Maria Rosaria Guidi, Giovanni Annunziata, Giovanni Spagnuolo, Nicola Varriale eGennaro Peccarino, oltre ad Antonio Borriello ed Anna Cozzino, rispettivamente ex presidente ed attuale presidente della Municipalità di San Giovanni a Teduccio.
DUE SCUOLE - Il quarto invito a dedurre riguarda un altro immobile di via Ferrante Imparato, adibito a sede di due scuole, la Scialoja e la Cortese, e ad abitazione del custode è stato notificato a Maria Rosaria Guidi, Giovanni Annunziata, Corrado Di Maso, Luigi Massa Vincenzo Mossetti e all’ex assessore Marcello D’Aponte.
LA REPLICA DI ROSETTA DALLA NORVEGIA - «Non ho letto gli atti e non conosco i dettagli della vicenda. Comunque ho grande fiducia nella magistratura e pertanto sono serena» ha detto all’Ansa l’ex sindaco di Napoli, Rosetta Iervolino. L’ex ministro degli Interni è da qualche giorno fuori Italia. «Leggerò gli atti appena farò rientro dalla Norvegia – ha aggiunto – e fornirò tutte le delucidazioni richieste: lo farò come ho sempre fatto negli anni passati».
INDAGINE - L’indagine è partita da una prima ipotesi di danno alle casse del Comune di Napoli per circa 280.000 euro relativo all’inutile pagamento di un fitto passivo per un immobile già adibito a sede di una circoscrizione comunale e successivamente, a seguito del suo trasferimento ad altra sede avvenuto nel 2006, non più utilizzato. In particolare, il Comune di Napoli, non solo ha continuato inutilmente a pagare il relativo canone di locazione senza trarne alcuna utilità, ma l’immobile, lasciato inutilizzato ed incustodito, ha subito occupazioni abusive succedutesi negli anni, che hanno causato allo stabile ingenti danni, con conseguenti onerosi costi di risanamento a carico delle finanze comunali per giungere alla restituzione dello stesso ai legittimi proprietari. A tutt’oggi il predetto immobile non è stato restituito.
CINQUE IMMOBILI - Sulla scorta di tali primi accertamenti, i finanzieri del Gruppo Tutela Spesa Pubblica hanno esteso, d’iniziativa, le attività d’indagine a situazioni analoghe a quella già riscontrata, consentendo, in tal modo, ulteriori approfondimenti alla magistratura contabile conclusi con l’accertamento di un danno complessivo alle casse del Comune di Napoli di 5.850.000 euro determinato da mala gestione dei contratti di locazione passiva di ulteriori 5 (cinque) immobili, di cui: due, già sedi di istituti scolastici (una scuola media e un circolo didattico), che dal mese di gennaio 2009 sono rimasti inutilizzati e, inoltre, hanno subito ripetute occupazioni abusive e vandalizzazioni; uno, già sede di una biblioteca comunale, trasferita dal mese di aprile 2001, presso altra sede di proprietà dell’ente locale, che, senza alcun formale affidamento, è stato lasciato, per oltre un decennio, nella disponibilità di terzi soggetti non identificati, sottraendolo così alla fruizione del legittimo locatario (il Comune di Napoli) e rendendo possibile numerose e gravi azioni di danneggiamento della struttura; uno , già sede del servizio tributi del Comune di Napoli, che, a seguito del trasferimento in altro immobile preso in locazione passiva è rimasto parzialmente inutilizzato sin dal mese di marzo 2007; uno, preso in locazione passiva per le esigenze del servizio risorse strategiche del Comune di Napoli nel mese di maggio 2005 e rimasto inutilizzato sino al mese di marzo 2007.
NOVE AMMINISTRATORI NEGLIGENTI - La chiusura dell’indagine ha portato alla contestazione, per condotta gravemente negligente, nei confronti di 9 (nove) amministratori e 11 (undici) dirigenti comunali (tutti suelencati), di un danno erariale complessivo pari a 5.850.000 euro. Agli stessi soggetti è stato anche notificato il sequestro conservativo di beni mobili ed immobili. Il provvedimento cautelare disposto dalla Corte dei Conti ha riguardato, in particolare, 17 (diciassette) immobili e 15 (quindici) conti correnti riconducibili ai citati amministratori e dirigenti comunali coinvolti nella vicenda, i quali, dovranno rispondere, ove venisse confermato l’impianto accusatorio, con il proprio patrimonio personale, a ristoro del danno patito dal Comune di Napoli. Va evidenziato che l’eco dell’attività investigativa sinora svolta dalla Guardia di Finanza e dalla Procura contabile ha già prodotto effetti incentivanti sull’operato degli amministratori dell’ente pubblico nell’ambito della gestione dei fitti passivi. Assessori e dirigenti responsabili dei relativi servizi, infatti, al fine di addivenire ad una tempestiva risoluzione delle varie problematiche che incidono sulle corrispondenti voci di spesa dell’ente pubblico, hanno intensificato le attività di controllo per impedire il prodursi di ulteriori danni. (fonte Ansa)
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