PROCESSO TAMOIL: CONSIGLIO COMUNALE APERTO AI CITTADINI

CONSIGLIO COMUNALE APERTO: L'INTERVENTO DI GINO RUGGERI, IL CITTADINO
CHE SI E' COSTITUITO PARTE CIVILE IN SOSTITUZIONE DEL COMUNE DI CREMONA

Mi chiamo Gino Ruggeri, sono un cittadino elettore del Comune di Cremona che dopo aver saputo dell’intenzione della Giunta comunale di non costituirsi parte civile nel processo TAMOIL, ha chiesto al Giudice Dott. Salvini di sostituirsi al Comune ai sensi dell’art. 9 del D.Lgs. 267/2000 che consente a qualsiasi cittadino elettore di esercitare l’azione popolare in luogo del Comune quando questi sia inerte. Il Giudice dott. Salvini ha accettato la mia richiesta il giorno 19 giugno 2012. Pertanto da quel giorno il Comune di Cremona parte civile nel processo TAMOIL. Ci un dato di fatto che piaccia o no. Eventuali risarcimenti saranno versati nelle casse del Comune di Cremona, non sul mio conto corrente. Sarebbe sufficiente leggere l’ordinanza del Giudice: “…la legittimazione, che scaturisce dall’azione popolare prevista dall’articolo 9 del D. Lgs. 267/2000 in materia di Enti locali, non viene meno per il fatto che l’ente territoriale, una volta integrato il contraddittorio, abbia deciso di non costituirsi parte civile. Al contrario tale situazione trasforma l’originario interesse di cui portatore il singolo cittadino in una piena facolt che, se ne esistono le condizioni, pu essere esercitata in via sostitutiva”. Chi non ancora convinto, si legga il verbale dell’udienza del 19 giugno 2012. Dunque, e spero di ribadirlo per l’ultima volta, dal 19 giugno 2012 non si pu dire che il Comune di Cremona non costituito parte civile, si pu solo dire che la Giunta del Comune di Cremona con l’avallo dei deputati Fontana e Pizzetti, non ha ritenuto utile proporre la costituzione. Punto. Dispiace dover fare queste precisazioni sottraendo tempo al merito della questione, ma le dichiarazioni di diversi esponenti istituzionali ed anche commenti di improvvisati reporter lo hanno reso necessario.
Venendo al merito, dunque, l’ordinanza del Giudice dott. Salvini sconfessa in modo clamoroso le motivazione addotte dalla Giunta per la non costituzione: innanzitutto l’accordo del 01.04.2011 “…il ripristino dello stato dei luoghi non si sovrappone, essendo in senso proprio una “spesa” obbligata posta in capo al responsabile, e non coincide interamente con il danno patrimoniale che pu essere stato cagionato dalla lesione al territorio, ben essenziale dell’ente territoriale. N ha efficacia ostativa il fatto che il Comune di Cremona…affermi… che dalla condotta della Tamoil non sarebbero derivati al comune di Cremona danni di natura patrimoniale diversi dal danno ambientale di esclusiva pertinenza del Ministero dell’Ambiente. Infatti da un lato tale valutazione essenzialmente discrezionale e d’altro lato, pur dovendo essere l’individuazione e la quantificazione concreta di un possibile danno demandata al merito, possibile intravvedere sin d’ora danni diversi dal danno ambientale…”. Insomma, detto in parole semplici, il Comune si impropriamente sostituito alla magistratura assolvendo preventivamente TAMOIL. Inconsistenti le valutazioni dei tecnici del Comune sulla titolarit o meno della legittimit ad agire, rimbalzando la palla al Ministero dell’ambiente peraltro senza sollecitarlo ad agire.
Ma veniamo all’accordo: mai pubblicato, mai ratificato da un organo istituzionale, senza impegni precisi e garanzie dal punto di vista ambientale. Perch non pubblico? C’ forse ancora una trattativa? I cittadini cremonesi hanno il diritto di sapere tutto di quell’accordo. La non ratifica, inoltre, lo rende inesistente anche nel caso contenesse impegni e garanzie; come si potrebbe farlo valere in sede giurisdizionale? E comunque nel merito si tratta di un accordo debole senza impegni per TAMOIL, anzi un’autoassoluzione avallata da Comune e Provincia. Certo la TAMOIL lo sta rispettando, non difficile, non ci sono impegni di sorta. La costituzione di parte civile rappresentava, anzi, rappresenta la possibilit per il Comune di rimediare a quell’accordo cos debole e di affrontare TAMOIL a testa alta, oltre a costituire un atto di prudenza per il futuro. Con la mia costituzione il Comune ha ora la possibilit di difendere i diritti dei propri cittadini affrontando la TAMOIL a viso aperto.
Si sottragga il Comune a quel ricatto occupazionale ed ambientale che gi aleggiava in questa sala nel 1985 quando solo una consigliera comunale disse no al rinnovo della concessione senza garanzie. C’, quindi, ora la possibilit di riaprire il tavolo ridiscutendo la legittimit e la convenienza di quell’accordo. Si creino le condizioni perch emergano le responsabilit anche politiche di chi doveva vigilare e controllare e non lo ha fatto. Fortunatamente le dichiarazioni e le prese di posizione degli ultimi giorni hanno dimostrato che non c’ un blocco unico e che la politica si pu riscattare ed assumere la responsabilit di trovare la via per fare luce sulla vicenda, altrimenti resta solo il fronte giudiziario che, per, non giustizia sommaria.
Ringrazio il deputato Maurizio Turco autore di numerose interrogazioni parlamentari, l’associazione radicale Piero Welby nella persona del suo Segretario Sergio Ravelli, gli avvocati Giuseppe Rossodivita ed Alessio Romanelli.
Gino Ruggeri, tesoriere dell'associazione radicale Piero Welby

Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1852

Sostieni i Radicali Italiani con almeno 1 € - Inserisci l'importo » €