SICUREZZA TAMOIL: INTERROGAZIONE DI MAURIZIO TURCO

SICUREZZA DEL SITO TAMOIL: IL DEPUTATO RADICALE
MAURIZIO TURCO INTERROGA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

E’ stata pubblicata negli atti della Camera l’Interrogazione a risposta scritta al Presidente del Consiglio Monti, al Ministro dell’interno e al Ministro dello sviluppo Economico, presentata in data 5 giugno 2012 dai deputati radicali - prima firma Maurizio Turco – riguardante la sicurezza Tamoil ed in particolare il servizio di sorveglianza che, stante le notizie diffuse a mezzo stampa, non pi garantito 24 ore su 24. Nell’interrogazione si chiede, fra l’altro, quale sia la situazione dal punto di vista della sicurezza dell’impianto e l’esito delle verifiche disposte dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, se il personale che di volta in volta viene coinvolto nell’attivit di sorveglianza sia formato e con quale professionalit e quali titoli inerenti alla sicurezza. Segue il testo dell’interrogazione.

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
dal primo maggio 2012 il ciclo della raffineria Tamoil di Cremona terminato e una parte del sito della raffineria diventato deposito di carburanti;
il servizio di sorveglianza, stando alle notizie diffuse a mezzo stampa, non pi garantito 24 ore su 24 dalle guardie giurate competenti, ma viene attuato con l'utilizzo di telecamere e periodici passaggi di controlli; nelle ultime settimane si sono gi avute - come denunciato dal quotidiano telematico Il Vascello, anche con formale documento alla Polizia di Stato - almeno due intrusioni dimostrative senza che i lavoratori incaricati del controllo si accorgessero di alcunch; la raffineria Tamoil - di propriet libica e fino a pochi mesi fa sotto il controllo diretto della famiglia Gheddafi - costituisce tuttora un obiettivo strategico e ad altissimo rischio. E ci sono forze, non scomparse con la eliminazione di Gheddafi, che potrebbero decidere - solo una ipotesi, ma assolutamente realistica - di scatenare proprio a Cremona, una azione che avrebbe vastissima eco internazionale e che sarebbe agevolata dalla estrema facilit di accesso al deposito di carburanti -:
quale sia il quadro della situazione all'interno della raffineria, in particolar modo riguardo la dismissione degli impianti e l'occupazione dello spazio destinato al deposito;
quale sia la situazione dal punto di vista della sicurezza dell'impianto e l'esito delle verifiche disposte dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, organismo istituito presso la prefettura di Cremona;
se il personale che di volta in volta viene coinvolto nell'attivit di sorveglianza sia formato e preparato e con quale professionalit e quali titoli inerenti la sicurezza.

Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1843

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