No ai box sotto il cinema Eden: Pegli scende in piazza per la difesa del territorio

Pegli. Nonostante le ruspe, Pegli scende in piazza per difendere ancora una volta l’Eden, il suo cinema estivo, il territorio e la viabilità urbana dalla costruzione di un parcheggio interrato che nessuno voleva o quasi. Il tam tam, partito nei giorni scorsi, si è trasformato in protesta di piazza, con una manifestazione gremita e partita oggi alle 17.30 da piazza Bonavino, davanti al Museo del mare. La battaglia del Comitato, iniziata nel 2007, è diventata appannaggio del Municipio, che nella scorsa amministrazione, ha più volte espresso pareri negativi sul progetto. Appelli “consultivi” e quindi rimasti inascoltati dagli uffici comunali che hanno invece rilasciato alla ditta regolari permessi per costruire. Martedì sono arrivate le ruspe e i residenti hanno voluto alzare il livello di allarme. “Non vogliamo che l’attenzione scemi – spiega Daniela Ponte, Comitato per la difesa del sottosuolo del cinema Eden – hanno fatto delle promesse fin’ora non mantenute, hanno stipulato una convenzione con la ditta su cui dobbiamo vigilare”. Il progetto approvato, dopo quattro revisioni chieste e ottenute dal Comitato, prevede un parcheggio più piccolo rispetto all’idea originale, tre piani invece di quattro e 68 box invece di 120, con le dovute e ottenute distanze di legge dai palazzi circostanti. “Ma questa è un’area pericolosa dal punto di vista idrogeolico, piena di falde acquifere difficilmente incanalabili – sottolinea Ponte – avevamo chiesto un’ulteriore perizia sui carotaggi rispetto a quelle effettuate nel 2007 in tempi di siccità, ma nonostante le promesse del passato vicesindaco, ad oggi non sono state ancora effettuate”. Oltre al rischio idrogeologico e al pericolo di crolli e crepe come successe in passato in via Dagnino, ci sono altri tre aspetti su cui la delegazione di Ponente, affiancata da associazioni come Legambiente, promette battaglia: la viabilità di tutta Pegli, stravolta dal passaggio di pesanti camion per tre o quattro anni, nove platani abbattuti durante i lavori per poi essere rimpiazzati (ma su questo punto permangono seri dubbi data la cementificazione che dovrà ospitarli), mentre il cinema Eden, non solo arena estiva, chiuderà i battenti con evidenti ricadute sul tessuto sociale, culturale ed economico della città. “Ci chiediamo che ne sarà di questa delegazione – commenta l’ex consigliere municipale, Paolo Gozzi neoeletto in Comune – piano piano stiamo perdendo tutto, e se alla crisi si somma la volontà di rendita economica a tutti i costi, il rischio per il tessuto sociale, già danneggiato dal dilagare di box e sale da gioco, è alto”. C’è poi un altro aspetto, oltre a quello strettamente culturale legato allo storico cinema Eden: “Chiudendo anche la sala al chiuso, le due persone che lavorano per l’Eden perderanno il lavoro”. La battaglia, come promesso dallo stesso Gozzi che ha aderito idealmente alla lettera scritta al neo sindaco Doria dal consigliere comunale Antonio Bruno, si sposterà in Aula Rossa, facendo appello alla sensibilità ambientale che Doria ha nel suo programma. Nonostante il disincanto dello stesso Comitato: “abbiamo visto aderire alla causa molti partiti, tante parole e pochi fatti – ammonisce Ponte – abbiamo solo una speranza: che i lavori si interrompano per salvaguardare i nidi presenti sui platani”. Da legge infatti le nidificazioni andrebbero preservate e quindi, almeno fino a luglio, gli alberi non dovrebbero essere abbattuti. “Prendiamo tempo ma bisogna far capire che la devono smettere di costruire box inutili sottoterra”.

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Fonte: http://radicaligenova.iobloggo.com/669/no-ai-box-sotto-il-cinema-eden-pegli-scende-in-piazza-per-la-difesa-del-territorio

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