Massachussetts: il Defance Marriage Act diventa anticostituzionale

Benefici federali per le coppie omosessuali "Pensiamo che oggi sia un giorno memorabile e attendiamo frementi gli sviluppi”. Con queste parole Mary L. Bonauto, consulente legale di alcune associazioni che si occupano della difesa dei diritti dei cittadini omosessuali americani, ha commentato, durante la dichiarazione di tre giudici di Boston che durante una seduta di appello hanno dovuto ammettere l’incostituzionalità del Defance Marriage Act (DOMA), firmata dall'allora presidente Bill Clinton il 21 settembre 1996, che definisce il matrimonio come l’unione effettiva tra un uomo e una donna. Segno che i tempi stanno cambiando, anche da quando Obama nel 2008 cercò di scardinare questa legge. Oggi però in discussione non è tanto il valore legale del matrimonio tra due coniugi dello stesso sesso, quanto la possibilità di accedere anche per le coppie omosessuali ai finanziamenti federali, considerati in America fondamentali per sostenere la struttura sociale del Paese (Social Security). Basti pensare che solo nel 2011 55 milioni di americani hanno usufruito di questi sussidi per un carico di 727miliardi di dollari (20% del bilancio federale) come facilitazioni economiche a quelle famiglie considerate di fascia debole (pensionati e familiari, coniugi di lavoratori deceduti, famiglie con disabili), secondo la logica del possesso almeno di un reddito di sussistenza per famiglia: Bush figlio cercò di privatizzarli, mentre Obama tassò i più ricchi, mantenendo costante le sovvenzioni statali. Questi sgravi fiscali vennero introdotti dal Presidente Delano Roosvelt come contratto sociale con gli americani per uscire dalla Grande Depressione, nel 1935. Inoltre i benefici federali permettono di presentare la dichiarazione fiscale condivisa, con conseguente suddivisione del carico di responsabilità con il coniuge. È stata vinta una battaglia, non certo la guerra; la partita ora si giocherà davanti la Corte Suprema. Tutt‘oggi la dichiarazione dei giudici non ha alcun effetto legale, ma bisognerà aspettare la discussione della Corte Suprema prevista per il prossimo autunno; quindi la sentenza potrebbe arrivare nella primavera del 2013. Non mancano però già le critiche: il giudice della Corte d’Appello di Boston, Micheal Boudin (nominato da Bush padre) vede nella dichiarazione di incostituzionalità del DOMA un tentativo di metter mano alla forma stessa del matrimonio, influenzando la decisione del singolo Stato; comunque, conclude, “solo la Corte Suprema potrà decidere sul caso”. In effetti i membri della Corte in questione sembrano divisi a pari merito sulla concessione di diritti alle coppie omosessuali; anche perchè, come sottolinea Jennifer C. Price, professoressa alla University of California, “molte persone di buona volontà sono cresciute nella convinzione che l’omosessualità sia pericolosa”. I sostenitori della legge del 1996 (di solito legati ad associazioni religiose) sperano che in Corte di Appello la Corte Suprema invertirà la sentenza: “la società – hanno dichiarato - dovrebbe proteggere il matrimonio, non minarlo”. Esisterebbero, però, dei buoni motivi per non far passare la sentenza; lo hanno affermato alcuni costituzionalisti che intravedono in questo procedimento il pericolo di uniformare le sentenze tra Stati che necessitano di leggi diverse. Il problema è complesso e riguarda la costruzione in divenire della Giurisprudenza americana. Per la stessa ragione infatti i giudici di Boston hanno di contrario dichiarato che la legge interferisce con il diritto dei singoli Stati di dare la propria definizione legale di matrimonio. agenziaradicale.com link: tinyurl.com/cjmjh3z

Fonte: http://radicaligenova.iobloggo.com/670/massachussetts-il-defance-marriage-act-diventa-anticostituzionale

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