Carcere Montacuto: situazione invivibile. SAPPE in sciopero della fame

Lo ha reso noto tramite una dichiarazione il segretario nazionale del sindacato di Polizia Penitenziaria Donato Capece. Capece, dopo il suicidio di un ragazzo greco di 28 anni, denuncia la situazione operativa della casa circondariale di Montacuto che è gravissima in quanto si registrano suicidi, atti di autolesionismo, violenze e aggressioni da parte della popolazione detenuta oltre ad una carenza di organico particolarmente critica.

Purtroppo ancora non è stato preso nessun provvedimento e, tenendo conto degli enormi sacrifici che sta sostenendo il corpo di Polizia Penitenziaria del carcere, il coordinatore regionale del Sappe Aldo Di Giacomo è da ieri in sciopero della fame per protestare contro questa situazione. Capece fa anche sapere che in occasione della cerimonia della festa del corpo regionale di Polizia, si terrà una manifestazione di protesta.

La nota è pubblicamente indirizzata a Simonetta Matone (Vice Capo Vicario del dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria), Riccardo Turrini Vita (Direttore generale del personale e formazione D.a.p.), all’Ufficio per le relazioni sindacali del D.a.p. di Roma e al Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per le Marche.

“Da ieri sono in sciopero della fame per evidenziare ancora una volta la grave situazione che si sta vivendo all’interno del carcere di Montacuto – ha dichiarato Aldo Di Giacomo- che rispecchia in pieno la situazione degli istituti penitenziari italiani, caratterizzati principalmente dal sovraffollamento e dalla carenza di organico di Polizia Penitenziaria. Vorrei inoltre attirare l’attenzione delle istituzioni ma soprattutto della politica che nonostante tutto quello che sta succedendo resta lontana dalla problematica”.

Dunque il carcere di Montacuto è tornato di nuovo a far parlare di se, della sua tragica condizione, così come i Radicali delle Marche, con convegni, tavoli di sensibilizzazione, iniziative, digiuni, nel quadro della mobilitazione nazionale, stanno da molto tempo denunciando.

Si è espresso anche Adriano Cardogna, consigliere regionale dei Verdi, che ha dichiarato: “Piena solidarietà al segretario regionale del Sappe Di Giacomo, sperando che il suo sciopero riesca a far capire l’importanza di una migliore distribuzione degli agenti di Polizia penitenziaria, di un aumento del numero degli educatori e degli Assistenti Sociali, della previsione e progettazione di corsi di formazione ed aggiornamento per la Polizia Penitenziaria presente ed infine di aumentare gli impianti di videosorveglianza”.

Cardogna ha anche sottolineato la necessità di lavorare su più fronti in quanto a Montacuto sono presenti ulteriori criticità: le attività di trattamento dei detenuti quasi del tutto inesistenti, il fatto che al momento attuale sia presente un solo educatore per 400 detenuti, le difficoltà per i volontari ad operare all’interno dell’istituto, la scarsa attenzione alla persona: 11 tra suicidi e morti da accertare tra il 2002 ed il 2012 solo a Montacuto, l’ultimo quello del ragazzo greco.

Fonte: http://beta.radicalimarche.org/2012/05/28/carcere-montacuto-situazione-invivibile-sappe-in-sciopero-della-fame/

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