Aumentano il volume dell’export e i turisti. Cala l’occupazione a Napoli e nella sua provincia

da www.metropolisweb.it, 14-05-2012

Aumentano il volume dell’export e i turisti che, nel 2011, sono arrivati in città, ma, al contempo calano occupazione, il prodotto interno lordo e cresce il numero dei fallimenti dlle imprese. E’ la fotografia in chiaroscuro della situazione economica dell’area metropolitana di Napoli scattata dal Rapporto sull’apparato produttivo, presentato nella sede della Camera di Commercio partenopea, in occasione della decima edizione della Giornata dell’Economia. Solo a partire dal 2013 è possibile prevedere qualche segnale di miglioramento per la situazione generale del Paese. Per il Sud, la Campania e la provincia di Napoli, stando ai dati di Unioncamere, il contesto assume elevati livelli di criticità, traducendosi in un peggioramento degli andamenti: export, occupazione, reddito delle famiglie. Secondo le previsioni, nel 2012, la disoccupazione a Napoli raggiungerà il 19%, un valore superiore alla media del Mezzogiorno del 14,3% e più che doppio rispetto al dato nazionale del 9%. Guardando i dati dell’export, settore che nel 2011 ha fatto registrare un +6,7% rispetto all’anno precedente, è l’area europea, con il 58,8% del totale, la destinazione prevalente del prodotti locali. Seguono l’America settentrionale (14,8%), Asia e Oceania (12%), l’Africa (5,8%) e dai Paesi del Vicino e Medio oriente (5,5%). Per volume di importazione, invece, è la Cina l’interlocutore principale, seguita da Svizzera, Germania, Stati Uniti e Francia. Dall’analisi dell’export per settore merceologico, risulta che i comparti di maggiore rilievo sono il metalmeccanico (38,6% del totale provinciale), il chimico-farmaceutico (25,6%), l’alimentare (13,3%) e le produzioni del sistema moda (11,7%). L’aumento delle esportazioni indica, dunque, che le imprese esportatrici della provincia hanno mantenuto, nel corso del 2011, la propria presenza sui mercati esteri, confermando da un lato i positivi andamenti del 2010 e, dall’altro, hanno registrato un’ulteriore crescita delle esportazioni di prodotti specializzati e high-tech, che sono arrivati al 58,2% delle esportazioni complessive, superiore a quello medio nazionale del 41,4%.

Sul versante del turismo, nel corso del 2011 , lo studio ha registrato un aumento del flusso turistico e di arrivi nelle strutture alberghiere: l’incremento, rispetto all’anno precedente è dell’8,5%. Diminuisce, però, il numero di giorni che i turisti, soprattutto stranieri, trascorre nelle strutture. Nel triennio 2009-2011, si è passati dalle 3,4 alle 3,3 giornate (il dato medio in Italia è 3,8). La situazione non è, però, altrettanto positiva per altri aspetti. A cominciare dal reddito delle famiglie e dall’occupazione. Nel primo caso, dal 2008 al 2010, il reddito disponibile per le famiglie è passato da 12.799 euro a 12.489, inferiore rispetto al valore medio nazionale di 17.028euro. Tra il 2008 e il 2011, la cassa integrazione è passata dall’inizio della recessione da 7,6 a 28,9 milioni di ore autorizzate, facendo registrare nel 2011 un aumento del +380%. A questo corrisponde anche l’innalzamento della disoccupazione, fino a giungere al 17,8% lo scorso anno, contro un andamento medio nazionale attestatosi all’8,4%. Gli effetti della crisi si sono manifestati sull’imprenditoria napoletana, in forma preoccupante: tra il 2008 e il 2011 le aziende poste in liquidazione sono state 19.285. Nello stesso arco temporale, i fallimenti dichiarati sono nella provincia sono cresciuti dell85%, contro una media nazionale del 57,7%. Il Pil della provincia ha subito, tra il 2007 e il 2010, una caduta, registrata nell’anno 2009, con una diminuzione del 3,7%

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=7045&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=aumentano-il-volume-dell%25e2%2580%2599export-e-i-turisti-cala-l%25e2%2580%2599occupazione-a-napoli-e-nella-sua-provincia

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