Carceri che scoppiano, vergogna continua: Campania tra le peggiori

Ma - secondo Antigone - e' il provvedimento che avrebbe dovuto limitare le cosiddette porte girevoli, ossia quegli ingressi in carcere per pochi giorni dopo l'arresto, a non funzionare gia' piu', e gli arresti con conduzione in carcere sono ripresi. Inoltre facendo un raffronto di medio periodo negli anni la durata della custodia cautelare e' in crescita e le pene comminate sono piu' lunghe.
La regione con il piu' alto tasso di sovraffollamento e' la Puglia, dove il numero di detenuti e' praticamente doppio rispetto alla capienza regolamentare (4.650 su 2.463), a seguire Lombardia (9.389 su 5.384 posti) e la Liguria (1.831 su 1.088). Il Trentino Alto Adige ha invece, al contrario piu' posti che detenuti (340 su 520).
La Campania rappresenta un altro caso limite, ci sono in carcere piu' imputati che condannati. Il 51,5% aspetta in un istituto di pena la conclusione dell'iter giudiziario. Prima della entrata in vigore della legge Alfano, ossia il 31 dicembre del 2010 la popolazione carceraria era di 67.961 persone. Gli effetti - ricorda Antigone - sono stati ben lontani dalla prevista riduzione di ottomila unita': al 31 dicembre 2011 i detenuti erano infatti 66.897. Quindi poco piu' di mille in meno.
E anche dopo il decreto Severino al 13 aprile 2012 i detenuti arrivano a 66.585, quindi soli altri 312 in meno. E il quadro di sovraffollamento e sofferenza pesante non puo' non incidere sul numero dei morti in cella: 37 nel primo trimestre di quest'anno, di cui 35 nelle carceri e 2 all'interno delle camere di sicurezza della questura diFirenze.
Il tragico bollettino comprende 17 suicidi, 5 morti per malattia e per 15 le cause sono ancora da accertare. (Ansa)
La regione con il piu' alto tasso di sovraffollamento e' la Puglia, dove il numero di detenuti e' praticamente doppio rispetto alla capienza regolamentare (4.650 su 2.463), a seguire Lombardia (9.389 su 5.384 posti) e la Liguria (1.831 su 1.088). Il Trentino Alto Adige ha invece, al contrario piu' posti che detenuti (340 su 520).
La Campania rappresenta un altro caso limite, ci sono in carcere piu' imputati che condannati. Il 51,5% aspetta in un istituto di pena la conclusione dell'iter giudiziario. Prima della entrata in vigore della legge Alfano, ossia il 31 dicembre del 2010 la popolazione carceraria era di 67.961 persone. Gli effetti - ricorda Antigone - sono stati ben lontani dalla prevista riduzione di ottomila unita': al 31 dicembre 2011 i detenuti erano infatti 66.897. Quindi poco piu' di mille in meno.
E anche dopo il decreto Severino al 13 aprile 2012 i detenuti arrivano a 66.585, quindi soli altri 312 in meno. E il quadro di sovraffollamento e sofferenza pesante non puo' non incidere sul numero dei morti in cella: 37 nel primo trimestre di quest'anno, di cui 35 nelle carceri e 2 all'interno delle camere di sicurezza della questura diFirenze.
Il tragico bollettino comprende 17 suicidi, 5 morti per malattia e per 15 le cause sono ancora da accertare. (Ansa)
Fonte: http://www.detenutoignoto.com/2012/05/carceri-che-scoppiano-vergogna-continua.html
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