Piccola posta
di Adriano Sofri pubblicato su Il Foglio, il 26/04/12
Che bilancio trarre dalla manifestazione romana di ieri, merito dei radicali, sull’orrore delle carceri e della giustizia e la richiesta dell’amnistia? Prima di tutto la partecipazione: realisticamente, sapevo che c’è ancora una percentuale di cittadini che non ha capito, e un’altra che non vuole capire. Dunque mi aspettavo che partecipassero non più di 41-43 milioni di persone. In verità eravamo in meno, fra i millecentotrenta e i millecentocinquanta, direi. Questo quanto ai numeri. Quanto alla qualità, c’erano i nomi più capaci di suscitare la commozione e l’ammirazione degli italiani nel giorno della Liberazione: Cucchi, Uva, Ferrulli, Franceschi… Era un onore esserci, in quel corteo. Ci ho camminato dentro, senza avere niente da dire. È tanto tempo che provo un rigetto per le parole sul carcere e i carcerati. Sono state tutte dette, escono ogni volta di nuovo dalle bocche con un suono di monete false. Una cosa vorrei dirla, a quella moltitudine di persone mie prossime che stanno nelle celle: non fatevi imbrogliare da nessuno, nemmeno da voi stessi; io so quanto vale la vostra vita.
Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=6844&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=piccola-posta
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