16 e il 17 aprile, due delegazioni radicali visitano San Vittore e il CIE di Via Corelli

16 e il 17 aprile, due delegazioni radicali visitano San Vittore e il CIE di Via Corelli

Negli scorsi due giorni, il 16 e il 17 aprile, due distinte delegazioni radicali guidate dal Senatore Marco Perduca hanno potuto visitare il carcere di San Vittore e il CIE di Via Corelli.

“Le condizioni rimangono drammatiche in entrambi gli istituti. Dall'ultima volta che abbiamo visitato il carcere di San Vittore la situazione purtroppo non è mutata e il sovraffollamento rimane il problema cronicodella struttura: in celle concepite per sole due persone, c'erano ben sei detenuti e nelle celle per quattro fino a nove. Questo, dati alla mano, fa capire quanto poco il decreto Svuota-carceri voluto dal Ministro Severino abbia avuto effetto” dichiara Calabro.

Ad oggi, infatti, nel carcere di San Vittore sono recluse più di 1600 persone(1580 uomini, fra i quali 300 tossicodipendenti, e 100 donne) mentre la capienza consentita sarebbe di sole 550 unità e quella tollerata di 800.

“Diverse parti dell'edificio necessitano di urgenti lavori di ristrutturazione, in particolare il sesto raggio, dove la situazione è più grave e intollerabile, ma anche pericolosa da un punto di vista igienico-sanitario. Tengo a sottolineare” conclude Calabro” come i problemi delle carceri italiane non riguardino solo i detenuti ma anche la polizia penitenziaria: l'organico è insufficiente e le strutture ricalcano la condizione delle celle dei detenuti”.

Anche nel famoso CIE di via Corelli la situazione è molto grave. “Fortunatamente in questo caso il sovraffollamento non esiste perchè espressamente vietato”dichiara Giulia Crivellini “Le persone recluse sono novanta su novantasei posti disponibili. Nonostante questo, la struttura presenta molte mancanze: un intero raggio non è accessibile a causa della rivolta di Gennaio che l'ha reso inagibile ed i fondi per la ristrutturazione sono bloccati da Ministero dell'Interno. Sono normalmente presenti 4 docce e 4 bagni ogni 30 trattenuti, ma in alcune parti dell'edificio le aree preposte all'igiene personale si riducono. Non vi sono mobili e molte stanze sono piene di infiltrazioni d'acqua e ruggine. Infine, uno degli aspetti più negativi e tragici risulta essere la carenza di assistenza legale: gli immigrati vivono infatti nella totale incertezza sul loro destino.”

“L'incertezza dei diritti delle persone equivale ad una giustizia negata; ed in uno stato democratico questo non dovrebbe mai accadere per nessuno. Le istituzioni sono tenute a dare una risposta alla malagiustizia italiana, più vole condannata dalla Corte di Strasburgo per lunghezza dei processi e trattamenti disumani nei confronti di detenuti e immigrati trattenuti al CIE.”

“Lanciamo un appello”, conclude Crivellini, “all'ordine degli avvocati di Milano affinché le tutele legali possano entrare anche nelle mura di Via Corelli”.

Marco Perduca, al termine delle visite ispettive, ha dichiarato che il Partito Radicale aderirà alla campagna FNSI FateCIEntrare.

La conferenza stampa del 17/4/2012

 

Fonte: http://www.radicalimilano.it/item/7562-16-e-il-17-aprile-due-delegazioni-radicali-visitano-san-vittore-e-il-cie-di-via-corelli.html

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