Radicali Perugia, prostituzione: dall'ordinanza proibizionista del sindaco Boccali i fondi per il potenziamento delle unità di strada e la reintegrazione delle borse lavoro

L’ordinanza n. 304 del 2 aprile 2012 del sindaco di Perugia vieta ai clienti delle prostitute di intrattenersi in alcune vie della città e di fatto vieta, nelle stesse, l’attività di meretricio.
Intrisa di moralismo insopportabile, l’ordinanza è una scorciatoia proibizionista che mira ad eliminare la prostituzione per strada: obiettivo impossibile da raggiungere che avrà la conseguenza di spostare il problema da una zona ad un’altra e di non risolvere il problema della criminalità, laddove esiste,
Nei prossimi giorni renderemo noti il testo di una petizione che affronta le questioni del proibizionismo in città da un punto di vista della riduzione del danno. Per il momento chiediamo al comune di Perugia che, in attesa di ritirare l’ordinanza, si facciano tutti gli sforzi per il potenziamento dell’unità di strada di assistenza delle prostitute. In particolare chiediamo che l’equivalente delle sanzioni amministrative fin qui emanate, servano al potenziamento delle case di fuga e alla reintegrazione delle borse lavoro di aiuto lavorativo per le prostitute,  di fatto abolite, e al potenziamento delle unità di strada.

Fonte: http://radicalipg.blogspot.com/2012/04/radicali-perugia-prostituzione.html

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