Dibattito, la peste italiana: il caso Caserta

Sabato 16 Aprile si è svolto a Caserta, all’Hotel Europa, il convegno “la Peste Italiana : il caso Caserta”, organizzato dalle due associazioni Radicali di Terra di Lavoro, la Cellula Coscioni e Legalità e Trasparenza, con la presenza della Deputata Radicale eletta nel PD Elisabetta Zamparutti, e la partecipazione di diversi esponenti di organizzazioni che si occupano della tutela di questo territorio bello e dannato.
Il componente del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, Luca Bove, ha tracciato una panoramica generale della situazione disastrosa della provincia, stilando l’elenco delle nefandezze frutto dell’illegalità partitocratica di questo regime corrotto e mafioso che pervade ogni ambito della società. Su questo si è dimostrato d’accordo Nicola Sorbo , che insieme a Donato Gallo e Viviana Fiorillo era in rappresentanza del Movimento Salviamo il Paesaggio .
Raffaele Lauria del WWF, Filippo Vettone del PDL di Curti, Vincenzo Cenname, sindaco del comune virtuoso di Camigliano, hanno fatto notare che la petizione provinciale per il registro dei malati tumorali, presentata proprio in quest’occasione e firmata da tutti i presenti, è il primo passo per una battaglia più ampia per far ritornare quella che era la Campania Felix ai suoi antichi splendori.
Nei loro interventi Elisabetta Zamparutti, Luca Bove e Gianroberto Zampella, militante Radicale locale, hanno snocciolato tutti i dati delle illegalità presenti nel casertano, come le centinaia di cave abusive e le possibili loro delocalizzazioni nel nord della provincia, le innumerevoli discariche contenenti rifiuti tossici, gli inquinati Regi Lagni e Litorale Domizio ed infine il drammatico caso delle scorie nucleari abbandonate nella Centrale del Garigliano.
Domenico Letizia, esponente del Movimento Libertario, ha inoltre illustrato e invitato i vari rappresentati delle associazioni e la parlamentare presente a dare importanza alla campagna di "Contabilizzazione dei beni demaniali pubblici" in corso nella provincia, illustrando come questa proposta, presentata a Maddaloni con una petizione, sia in grado di ampliare l'anagrafe degli eletti e dei nominati, contabilizzando nei bilanci comunali, con utilità sociale, tutto il patrimonio dei vari comuni. Quindi trasparenza dei beni comunali e in caso di loro vendita far valere il diritto di esercitare la prelazione ai cittadini in base al Codice Civile nei casi in cui detti beni hanno subito migliorie da parte dei loro avi o siano stati donati al Comune .
Questa è una delle altre cinque petizioni comunali (unioni civili, prostituzione, narcosalas, consumo del territorio) su cui i Radicali stanno raccogliendo le firme in diversi tavoli a Caserta (il 22 Aprile a Piazza Vanvitelli e il 29 a Largo S. Sebastiano, dalle 10.00 alle 20.00) a cui le militanti storiche e dirigenti locali Olga Corse, Gioia Galeotti ed Antonella D’Andreti invitano i concittadini a partecipare numerosi.

Fonte: http://www.radicalicaserta.com/index.php?option=com_content&view=article&id=125:dibattito-la-peste-italiana-il-caso-caserta&catid=4:ecologia&Itemid=18

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