Amnistia, la marcia per la libertà

da “Cronache di napoli” del 10 aprile 2012
Napoli (rc) – “I cittadini, credo, possono cominciare a riflettere come il 25 aprile, data che ricorda la liberazione dal fascismo, sia opportuno marciare per una nuova liberazione: una liberazione dalla partitocrazia, da questo regime che ha occupato tutti i gangli del vivere civile del nostro Paese”. Lo ha detto Emma Bonino, intervistata da Radio Radicale, a proposito della marcia per l’amnistia, la giustizia e la libertà convocata dai Radicali per il 25 aprile. “I cittadini, avendo avuto qualche informazione in più dai Tg di ieri sulla nostra marcia e la nostra iniziativa, eccezione che conferma la regola, potranno evitare di consumare la loro indignazione con qualche borbottio e trovare la forza e la consapevolezza che le cose si possono cambiare”, ha detto la Bonino. “La malagiustizia di questi mesi dovrebbe spingere i cittadini ad uscire di casa il 25 aprile e ad unirsi nel nostro grido un grido di liberazione non populista per l’uscita dell’Italia dall’illegalità e il ritorno allo stato di diritto. Servono istituzioni credibili, una amministrazione della giustizia credibile”. Quanto al dibattito sul finanziamento pubblico ai partiti, ha detto la senatrice Radicale, “evidentemente è imbarazzante per alcuni dover dire che questi quattro gatti visionari avessero ragione. Abbiamo avuto la cocciutaggine di non mollare mai. Per esempio: iscriversi al Partito Radicale, dicono tutti, è costoso. Ma se ogni cittadino andasse a vedere quanto costa al bilancio dello Stato (cioè alle proprie tasche) il finanziamento dei partiti, scoprirebbe che l’iscrizione esosa al Partito Radicale è molto meno esosa. Ma i radicali sono espulsi dalla informazione, per una sorta di fastidio, nel dover dire che qualcun altro ha avuto ragione del 1978, in poi”, ha detto la Bonino. L’antipasto è arrivato nel giorno di Pasqua alla 10, davanti al carcere di Regina Coeli, luogo simbolo della violazione costante di diritti umani fondamentali. La manifestazione si è spostata in fila indiana verso via della Conciliazione e raggiungere piazza San Pietro prima dell’Angelus. L’omaggio che i Radicali hanno voluto rendere a Giovanni Paolo II che nella Pasqua del 1979 accolse con parole forti d’amore i marciatori contro lo sterminio per fame nel mondo che raggiunsero a migliaia, da Porta Pia, Piazza San Pietro. Non mancarono allora le voci scettiche e diffidenti che ritennero quell’itinerario offensivo nei confronti della Chiesa Cattolica. Anche oggi laici e cattolici si ritrovano uniti nell’obiettivo di interrompere la flagrante violazione di diritti umani universalmente acquisiti sia per la drammatica situazione delle carceri, sia per il malfunzionamento della giustizia soffocata da dieci milioni di procedimenti penali e civili inevasi. Lo dimostrano gli annunci di partecipazione alla II Marcia per l’amnistia, la giustizia e la libertà del 25 aprile, di Don Antonio Mazzi (che già promosse la marcia di Natale del 2005) di Don Luigi Ciotti, di Don Andrea Gallo, di venti cappellani delle loro carceri, del volontariato cattolico e del sostegno dei Vescovi della Basilicata a partire da monsignor Agostino Superbo.

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=6719&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=amnistia-la-marcia-per-la-liberta

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