Legalità violata in carcere

di Pietro Marcenaro, presidente della commissione Diritti umani del Senato, 12-04-2012

Se si guarda alla legislazione sulla tossicodipendenza, sugli immigrati e sulla recidiva, si capisce che ci sono tre o quattro leggi che se fossero modificate potrebbero contribuire fortemente a cambiare la situazione nelle carceri italiane.

Il “Rapporto sullo stato dei diritti umani negli istituti penitenziari e nei centri di accoglienza e trattenimento per migranti” dice che viviamo in condizione di violazione della legalità. La violazione dei diritti umani non è solo una violazione di principi etici, è una violazione di vere e proprie leggi. I diritti umani sono garantiti da leggi interne e da convenzioni internazionali che hanno forza e valore di legge.

Il sovraffollamento è la conseguenza di una visione della pena che ha dimenticato la priorità di recuperare le persone, e di offrire loro una nuova possibilità. La parola pena è oramai identificata con la parola carcere. Quando si parla di certezza della pena in realtà si intende certezza del carcere, come se fosse la stessa cosa. E in questi anni c’è stata una legislazione che ha accentuato tutto questo.

Il rapporto verrà presentato al Senato il prossimo 17 aprile alla presenza del guardasigilli Paola Severino e costituisce una base analitica e conoscitiva da cui partire per prendere decisioni efficaci e che può permettere un lavoro un po’ più avanzato di quello realizzato in passato. Un primo intervento riguarda l’introduzione del reato di tortura.

I senatori della Commissione diritti umani del Senato hanno deciso di unificare i progetti di legge che avevano già presentato per l’introduzione del reato di tortura nel codice penale italiano. Ci sono state molte resistenze, in particolare dopo i fatti di Genova. Oggi è ora che su questo si faccia un passo in avanti. Un reato che non vuole colpire le forze dell’ordin”, ma che serve a evitare che la tortura avvenga e per difendere l’onore di chi nelle forze dell’ordine fa il proprio lavoro con serietà e che non deve essere coinvolto.

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=6715&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=legalita-violata-in-carcere

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