Oltre 300 messaggi al Governo e a Calabrò: fermate la censura online
Diritto d'autore, censura online, nuovo regolamento Agcom, innovazione, libertà d'informazione, internet libera: queste le principali tematiche affrontate nei 300 messaggi al Governo e al presidente Agcom Corrado Calabrò.
Lasciate anche voi il vostro messaggio. Ecco il link della nostra iniziativa: http://www.agoradigitale.org/Agcom-Calabr%C3%B2-Regolamento-pronto-attendiamo-norma-governo
Nome | Città | Il tuo messaggio |
Rita | DESIO | CHIEDIAMO al governo una presa di posizione chiara contro la censura che l'Autorità intende attuare alla libertà di informazione ed espressione in rete. Noi chiediamo, urgentemente e senza riserve al Governo, vista l'imminente approvazione annunciata da Calabrò, di portare avanti quella discontinuità che ne ha caratterizzato finora l'operato. Consapevoli che una riforma del diritto d’autore sia necessaria, riteniamo però che sia essenziale da parte dell’esecutivo esplicitare quanto più possibile l'assenza di un'azione repressiva e lesiva delle libertà di informazione ed espressione che caratterizzano Internet. |
Nicola | ROMA | invitiamo i parlamentari di ogni schieramento a presentare da subito un’interpellanza urgente ai sottosegretari alla presidenza del Consiglio Catricalà e Peluffo, affinchè possano rendere edotti il Parlamento e i cittadini circa i contenuti di detta norma, consentendo altresì al legislatore di partecipare alla realizzazione di una così importante riforma. |
Adriana | FORMELLO ( RM) | ......"libertà è partecipazione ".Giorgio Gaber |
Pierpaolo | S.BENEDETTO DEL TRONTO | ...il mio senso della libertà... si basa sulla natura stessa dei SENSI che....sono indivisibili nell'essere umano...la vista...l'udito...l'olfatto....la parola...il tatto...che altra sensibilità formata nella crescita Umana...ne amalgama l'insieme per formare coscienza e conoscenza.... quella stessa coscienza e conoscenza che....lo stesso Corrado Calabrò esige per la sua autonoma (si spera) visione di regolamento che propone...cioè quella libertà che nel doveroso rispetto del suo ruolo...ha dovuto utilizzare nell'uso dei suoi SENSI naturali...con la Vista per vedere la realtà esistente....con l'Udito per ascoltare le varie ragioni degli stessi editori... ma anche di coloro che...autori del libero pensiero ne diventano di esso grazie alla tecnologia...editori di loro stessi....poi con l'Olfatto ...che in questo caso ha il profumo della tecnologia....se ne ri_cerca il fiore...l'arbusto...il frutto....che indicano la specificità dell'intuizione.....il punto di partenza per un pensiero sviluppato e cosciente....ed il Web si sostituisce al bosco...al prato...al terreno...alla città...dove annusare i profumi delle notizie...per poi farne Parola ...narrata a voce o scritta...diffondendola ed ampliandola alla conoscenza dei molti....Parola che non deve essere freno o limitata...essendo essa stessa connaturata all'essere Umano...come completezza del conosciuto che ne fa specifica....nella distinzione fra gli altri esseri viventi...che nella similitudine di alcuni sensi...non hanno però il Tatto del limite o dell'enfasi....che scaturisce quando tutto l'insieme dei Sensi....è in armonia nello sviluppo del pensiero.....liberamente manifestato ai propri simili.... di certo il ruolo autorevole che pre_dispone il sig. Calabrò ad esprimere il suo pensiero formulatorio del regolamento.....si sarà avvalso degli stessi strumenti naturali che ...sono i Sensi .....a cui liberamente ne ha esercitato l'uso...per arrivare alla conoscenza dei fatti di cui si parla nel regolamento.... ma chiediamoci e chiediamogli se....questa sua libertà di informazione...di poter conoscere...di poter divulgare..di poter vedere ...di poter toccare...gli fosse stato impedito....o limitato per mancanza delle fonti....quale sarebbe stato il suo pensare..quale sarebbe il suo divulgare...quale sarebbe il suo agire.....nel sentirsi limitato all'uso della connaturata formazione dei suoi stessi Sensi che....ne fanno membro della specie Umana? a volte la ragione di alcuni interessi....non possono essere presupposto di interessi... che limitano alla ragione degli altri... |
Giuseppe | GROTTAMMARE | <p>E' necessario cambiare rotta, è fodamentale che il governo non vada avanti nell'inasprimento e nella repressione dell'unico luogo dove ancora esiste liberta di informazione ed espressione. Andando in questa direzione perderemo l'ultimo baluardo di indipendenza. </p> |
Alessandro | RICCIONE | A forza di tirare la corda va a finire che si rompe |
Giovanni | ROMA | A fronte dell'obsolescenza della disciplina italiana del diritto d'autore e delle ICT, e della contrapposta posizione assunta in sede Europea avverso le soluzioni unilaterali e sommarie che possono incidere su una libertà fondamentale come quella alla privacy e segretezza delle comunicazioni, rifengo necessario che si evitino proposte in materia non provenienti da uno specifico dibattito parlamentare e non coerenti con la tutela accordata dalla nostra costituzione ai diritti dell'individuo ed alla necessità di limitare gli sessi solo dopo idoneo filtro da parte di un organo terzo, non amministrativo ed indipendente. Può esserlo solo un giudice, non un'autorità o altri organi amministrativi. |
Gilberto | TREVISO | aboliamo queste inutili e costose autorità, non intervengono mai a ragion veduta, ma difendono solo interessi di parte. Sono sufficienti leggi chiare e non fatte come le attuali, incomprensibili ai cittadini. LICENZIAMOLI TUTTI |
Alba | TN | aderisco perchè ne va della nostra DEMOCRAZIA |
Federico | PISTOIA | Affinchè il governo monti dia un segno di discontinuità, non si può chiudere un sito web per motivi futili e soprattutto solo l'autorità giudiziaria lo può ordinare non organismi ad-hoc amministrati da chissàchi |
Alberto | MILANO | Affinchè NON si ponga mai alcun mattone che contribuisca a erigere intorno ai nostri figli una società Orwelliana, CHIEDO che internet resti un territorio assolutamente LIBERO, dove se é vero che si possono trovare le notizie più disparate e pure anche qualche falsità, E' altrettanto VERO che il libero arbitrio e il personale senso critico e la capacità di discernimento di ciascun individuo sono PIU' CHE SUFFICIENTI a difendere le nostre menti. NON VOGLIAMO che nessuno pensi per NOI !! Vogliamo essere liberi di pensare da soli e di decidere in assoluta autonomia ciò che è giusto e ciò che non lo è. |
Rocco | BOVES | Al Governo Al presidente Agcom Bisognerebbe risolvere i problemi dell'Italia (CORRUZIONI VARIE, SPRECHI, EVASIONE FISCALE, ECC.) anziché preoccuparsi di Internet che va bene così comè!!! |
Giorgio | CIVITAVECCHIA | Ampliare l'open source, diminuire tutte le barriere economiche e strutturali che impediscono ai giovani di accedere ai contenuti della rete, non punire lo scambio file, fatto non a fini di lucro, tra individui e assimilarlo a una forma di scambio di libri che non elimina gli editori o gli autori, ridisegnare la missione della SIAE e i suoi obiettivi, incrementare nuove forme di fruizione di contenuti sulla rete a costi ridotti per i giovani. Innalzare barriere intorno all'utilizzazione di Internet è solo un modo per limitare lo sviluppo delle nuove energie dei giovani che oggi sono già penalizzati da scelte finanziarie dispotiche di poteri che nulla hanno a che fare con la crescita di sapere della società. |
Anna | ROMA | Anche senza nessuna regolamentazione in generale nella rete esiste una dignitosa e matura democrazia che si afferma ogni giorno, senza che qualcuno si preoccupi, direttamente o tramite, di intervenire e regolamentarla. |
Daniele | CATANIA | andiamo sempre a peggiorare... si dice che la nostra è una democrazia, ma credo che proprio chi lo ha detto non ci crede affatto... monti e fornero, se volete fare qualcosa di davvero utile per la nostra Italia dimettetevi e scomparite per sempre, che già di denaro sia a noi che allo Stato ne avete rubati già abbastanza! |
Matteo | BOLOGNA | appoggio la vostra iniziativa |
Giorgio | CAGLIARI | Appoggio senza riserve la campagna per chiedere al governo Monti un segno di discontinuità rispetto al regolamento dell'AgCom |
Massimo | ROMA | Approvare urgentemente il regolamento è una questione di civiltà, una prova per un governo che si vuole salvatore della patria. |
Francesco | TARANTO | Ascoltate la voce dei molti e non permettete a pochi di fare della legge uno strumento al servizio del loro particolare interesse. Il diritto d'autore è oggi oggetto di una deformazione interpretativa della sua natura che lo rende strumento dell'avidità dell'industria dei contenuti. Per difendere tali particolari interessi si prospettano leggi oppressive che minacciano i diritti civili e democratici. Non permettete che ciò accada. Il diritto d'autore andrebbe invece riformato in modo chiaro quale strumento di utilità sociale e la net-neutrality andrebbe chiaramente ribadita quale strumento di democrazia. |
Riccardo | ROMA | Assolutamente contrario al regolamento Agcom sul diritto d'autore. |
Ivan Vladimiro | FIUMICINO | Attuiamo come i paesi più liberali, da un punto di vista di libertà di informazione in Europa. Vedi http://www.osce.org/fom/70956 |
Gennaro | PISA | Avere un'informazione libera da censura è un diritto dei cittadini ed un dovere per i giornalisti nel praticarla e del Governo nel garantirla. Le leggi in materia di tutela contro la diffamazione esistono già da tempo e sono sufficienti ad evitare e punire eventuali abusi. La censura come forma di controllo limita la libertà dei cittadini di esercitare la capacità di giudizio oggettivo ed è tipica dei regimi. |
Carlo | MILANO | Basta a tentativi di censura dei contenuti online. Siano i giudici, non un'autorità "indipendente" a decidere su un diritto fondamentale come quello di parola e quello corrispondente di essere informati. |
Antonella | BUSSETO | basta censura! |
Alessandro | SAN GIULIANO MILANESE | Basta cercare di lavorare sul controllo, puntiamo piuttosto all'uso dell'opensource e del free software nelle amministrazioni pubbliche e scuole. Quanto denaro si potrebbe investire in apparecchiature anziche' in software |
Dario | CASSINA DÈ PECCHI | Basta coi bavagli cittadini al centro della vita del paese| |
Massimo | ROMA | basta con l'oscurantismo e lo squadrismo di stato |
Virginio | PADOVA | Basta con questi tentativi di repressione che diventano ancora più squallidi perchè nascosti dietro alla parola privacy e simili. Basta con il pretendere che ogni nostro minuto deve essere controllato da gente che vuole solo riempirsi il portafoglio e quando qualcuno alza la testa perchè è stanco di fare la pecora vogliono il potere per tagliargliela. |
Maria Rosa | ORBETELLO | Basta con tutti questi regolamenti.. regola menti! |
Giorgio | FERRARA | Basta Internet è libera e deve rimanere libera. Basta con i bavagli. Calabrò a casa |
Domenico | FIRENZE | basterebbe obbligare dichiarare la fonte da dove viene ripresa la notizia. |
Nazzareno | OFFIDA | Buona sera, penso che normare una materia così complessa non sia semplice, ma voglio che chi si occupa di fare questo lo faccia nel totale rispetto della libertà di informazione che è ben distante dal difendere gli eventuali interessi particolari di qualcuno, quindi anche se la norma non fosse perfetta comunque non sarebbe un bavaglio. Grazie Nazzareno Giudici |
Paolo | MILANO | Buonasera, concordo sul proteggere i diritti d'autore ma se questo significa perdere la libertà su internet il prezzo da pagare e' troppo alto. Internet senza lla ibertà di circoolazione delle informazioni non e' piu' internet ma solo l'ennesimo canale televisivo a senso unico. Cordiali saluti. |
Leo | SAN DAMIANO D'ASTI | Buongiorno.....In un democrazia,anche se imperfetta,il volere del popolo (è legge...) è importante ed essenziale.Libera informazione ed espressione sono basilari. grazie |
Giampaolo | LUSIANA | Caro Presidente, stai dimostrando che non è sufficiente la competenza di un professore di economia, per quanto bravo, per poter governare un paese; prova ne è la libertà di agire che lasci al sottobosco politico della seconda repubblica di cui ti sei circondato. |
Claudia | ROMA | Cercare di controllare il XXI secolo con metodi del secolo scorso non puo' portare nulla di buono. Consiglierei vivamente una concertazione con gli esperti della rete, i soli che capiscono come funziona il web. |
Thunder | BOLOGNA | Che dire, internet e' e deve rimanere la forma di liberta' di espressione piu' ampia e non controllata come avviene con tutti gli altri Mass Media. Il problema e' l'economia, il forte impatto economico non lascera' fuori internet dal controllo sull'informazione. Io sono contrario e sostengo il diritto di liberta' sul Web, allo stesso modo pero' ritengo che sia necessario un controllo e un autorita' in grado di esercitarlo sui contenuti sgraditi, offese, calunnie e turpiloqui, esempio eclatante e' Tanker nemy che i suoi siti si rende pubblico carnefice di centinaia di persone che a loro volta trovano proibitivo anche se possibile, portare avanti un procedimento penale contro un pazzo. Tuutto questo dovrebbe essere semplificato, ma allo stesso tempo dovrebbe essere garantita la liberta' e la pluralita' di espressione senza censure. L'unica censura e' data dalla legge, calunnie, offese, turpiloqui pubblicazione di dati sensibili non autorizzati dovrebbero essere puniti con il massimo della pena e controllaboili da un organo apposito. Oggi il web e' il farwest libero di coloro speculano sulle calunnie e vari reati, questo va controllato. Il monopolio dell'informazione non dovrebbe pero' entrare su internet, e' ridicolo trovare le reti mediaset che si pubblicizzano con siti internet quando hanno gia' la maggior parte dei media sotto il loro controllo, un antitrus deve intervenire per garantire la massima pluralita' e trasparenza nelle informazioni. Grazie |
Umberto | SAN MARCELLO PT | che nel ventunesimo secolo si possa anche solo pensare a qualsiasi forma di censura per limitare la libertà di espressione e di informazione è vergognoso e di certo non aiuta il progresso e lo sviluppo di un paese meraviglioso come l'italia,ridotto ormai all'ombra di se stesso grazie a politici che pensano solo alle proprie convenienze |
Riccardo | ANCONA | Che nessuno ci tocchi INTERNET! |
Stefano | ZEVIO | CHI NON VUOLE LA LIBERTA' D'INFORMAZIONE HA QUALCOSA DI MALVAGIO DA NASCONDERE! |
Ignazio | ASSEMINI | Chi vuol mettere la rete alla rete, di rete perirà. Lunga vita, per carità...ma fora de is patatas... |
Luca | GROSSETO | Chiediamo al Governo Monti un forte segno di discontinuità prima che sia troppo tardi Corrado Calabrò è tornato stamattina in Senato per concludere la sua audizione Stando alle parole del presidente dell'Agcom il regolamento è pronto e l'Autorità attende solo la norma del Governo per approvarlo. Neanche questa volta si è riusciti a vedere una bozza del regolamento, spiega Calabrò "per rispetto al Parlamento, stiamo maturando decisione finale, il dialogo è concluso, ora agiremo", posto che quello messo in consultazione è da ritenersi superato dalla critiche mosse dalla Commissione UE. La scorsa settimana il Presidente dell’Agcom aveva chiesto al Governo di adottare formalmente un provvedimento in grado di dotare l'Autorità delle competenze necessarie ad intervenire su una materia così delicata. Richiesta ribadita con forza anche oggi. Noi chiediamo, urgentemente e senza riserve al Governo, vista l'imminente approvazione annunciata da Calabrò, di portare avanti quella discontinuità che ne ha caratterizzato finora l'operato. Consapevoli che una riforma del diritto d’autore sia necessaria, riteniamo però che sia essenziale da parte dell’esecutivo esplicitare quanto più possibile l'assenza di un'azione repressiva e lesiva delle libertà di informazione ed espressione che caratterizzano Internet. Per questo, inoltre, invitiamo i parlamentari di ogni schieramento a presentare da subito un’interpellanza urgente ai sottosegretari alla presidenza del Consiglio Catricalà e Peluffo, affinchè possano rendere edotti il Parlamento e i cittadini circa i contenuti di detta norma, consentendo altresì al legislatore di partecipare alla realizzazione di una così importante riforma. |
Daniele | COLLEGNO | Chiedo ai parlamentari italiani di bloccare subito ACTA e di fare in modo che ci sia in Internet la stessa libertà che ci dovrebbe essere senza il diritto di autore. Grazie. |
Nicola | FERMO | chiedo al Governo di esplicitare quanto più possibile l'assenza di un'azione repressiva e lesiva delle libertà di informazione ed espressione che caratterizzano Internet. |
Fabio | LUCCA (LU) | Chiedo al Governo Monti un chiaro segno di discontinuità rispetto al Governo precedente. |
Pier Luigi | MODENA | Chiedo al Governo Monti un forte segno di discontinuità prima che sia troppo tardi |
Gianmarco | CAGLIARI | Chiedo che qualsiasi iniziativa atta anche solo in parte a limitare la liberta' di espressione passi attraverso il parlamento e non tramite una commissione non eletta e non rappresentativa della volonta' dei cittadini |
Paolo | CHATILLON | chiedo semplicemente di poter mantenere quel poco(molto poco) di libertà che ci è rimasta..la rete non ferisce nessuno ne tantomeno il diritto d'autore(a quello ci pensa già la SIAE)..mentre la continua repressione(che sia dovuta alla troppa fretta,a pressioni dall'alto,o semplicemente a pregiudizi antichi e ormai decisamente fuori luogo)miete vittime da sempre e spesso porta le persone a dimenticarsi la propria umanità..non posso e non voglio credere che chi leggerà questo(se lo leggerà)non capisca queste parole..quindi x favore rifletta e porti i suoi colleghi a fare altrettanto prima di prendere qualunque decisione riguardante tutti noi(lei compreso).. |
Massimo | ROMA | Chiedo un segno di discontinuità al Governo Monti nei confronti del regolamento Agcom sul diritto d'autore su Internet. |
Mattia | DUEVILLE, VICENZA | Chiedo, a nome della libertà di espressione ed informazione in Internet, che vengano rese pubbliche le modalità di rinnovamento del regolamento sul diritto d'autore, che anche i cittadini possano esprimersi in merito, affinchè la democrazia trovi realizzazione. A fronte della necessità di riformare vecchi regolamenti, bisogna considerare anche i diritti dei cittadini e soprattutto la giustizia. |
Lorenzo | RAVENNA | Come al solito chi ci governa o non prende una posizione oppure e' forte coi deboli e debole coi forti. SONO DEGLI SCHIFOSI TECNOCRATI LOBBISTI. |
Paola | PERUGIA | come cittadina di un paese democratico ritengo essenziale preservare l'effettiva libertà su internet che è e sarà sempre più, in futuro, un mezzo per acquisire una sempre più adeguata coscenza democratica e avete una possibilità di controllo sui propri rappresentanti eletti. |
Alessia | SALERNO | Come cittadino italiano e libero utente della Rete,chiedo che nel processo di riforma della protezione del diritto d'autore venga preso in considerazione anche il diritto dei fruitori di Internet di poter accedere ad un'informazione libera e sfaccettata senza il pericolo di arbitrarie interferenze da parte dei detentori di tale copyright. È inaccettabile che qualcuno che non sia un organo giuridico abbia il potere di intervenire così pesantemente ed arbitrariamente sui contenuti presenti in rete o su interi siti solo per una sospetta violazione |
Lo Porto | ROMA | Come può permettersi un individuo che non è stato votato dal consenso popolare di attuare dei dictat imprescindibili come sta facendo Monti,(che tra l'altro è il presidente dell'OTO, componente di molte società segrete Aspen Commissione Trilaterale e gruppo Bilderberg?) Io personalmente il permesso di immischiarsi della mia vita non gliel'ho dato, cosi come credo tutti gli italiani onesti. Pertanto credo che farebbe bene a dimettersi, anzichè divincolarsi come un'anguilla nel tentativo di mettersi in mostra per vantare la sua pretesa autorità culturale sulla popolazione. Berlusconi è stato un disastro, ma almeno ha avuto il coraggio di ritirarsi in tempo, ma era già stato tutto calcolato dalla BCE per far pagare alla popolazione il suo governo iniziato all'insegna di un debito di seimila miliardi delle vecchie lire italiane che poi, grazie alla collaborazione di un altro finto professore (Prodi), sono diventati settemila miliardi di Euro. Dove si è vista mai una vergogna del genere? E perchè non si pagano loro le belle puzzonate che hanno fatto? Ma queste persone si vogliono rendere conto che c'è gente che non è disposta a farsi rimbecillire dai media si o no? E i comunisti ovviamente non son da meno, perchè prima di questi signori, l'onda la cavalcavano loro. Veltroni, Rutelli e altri predecessori farebbero bene a non mettere il naso fuori di casa ad esempio. Il Popolo Sovrano. |
Mario | GRADISCA D'ISONZO (GO) | CONCORDO CON L'INIZIATIVA DI AGORA' DIGITALE PER EVITARE CHE CI SIANO REGOLAMENTI AGCOM LESIVI DELLA LIBERTA' DI INFORMAZIONE ED ESPRESSIONE. |
Patrizio | ZUMAGLIA | concordo con l'iniziativa, la rete è libera e lo deve rimanere, in questo paese è rimasto ben poco di libero poiché i partiti hanno occupato tutta l'informazione per portarci al pensiero unico. è ora di dire BASTA!!! |
Adriano | ROMA | condivido pienamente la vostra iniziativa |
Marco | GALLIATE | Consapevoli che una riforma del diritto d’autore sia necessaria, riteniamo però che sia essenziale da parte dell’esecutivo esplicitare quanto più possibile l'assenza di un'azione repressiva e lesiva delle libertà di informazione ed espressione che caratterizzano Internet. |
Luigi | FIANO ROMANO | contro la censura che l'Autorità intende attuare alla libertà di informazione ed espressione in rete. |
Felice | CATANIA | Costringere, limitare la libertà di espressione dei cittadini, on line come off line, e' spesso supportata da appetenti buone ragioni Di ordine pubblico o di difesa di qualche altro diritto, o soluzione di un qualche problema. Ma chiunque ha potestà di decidere di un tema delicato come la compressione della liberta' di espressione in qualsiasi forma, ha la grave responsabilita' di ricordasse a se stesso e agli altri che non esisterono buoni motivi che tengano di fronte alla tutela ddl pilastro fondamentale delle nostre societa' democratiche: la libera circolazione delle idee e delle informazioni. La storia ci insegna, e non dobbiamo dimenticarlo, che i più disastrosi regimi del secolo scorso si sono costruiti grazie alla progressiva compressione dei diritti umani e democratici dei cittadini. Difendete la democrazia: e' il nostro comune patrimonio |
Annamaria | LA SPEZIA | credo che l'informazione vada regolamentata ma assolutamente NON imbavagliata. |
Maurizio | CAMPOMARINO (CB) | Credo che non l'abbiate proprio capito che il mondo vi stà cambiando sotto i piedi. O fate qualcosa PER NOI TUTTI o il mondo dei vostri figli diventerà sempre più piccolo. |
Roberto | TRENTO | Credo che non potrete fare sempre e comunque quello che volete. Ricredetevi!!!! |
Roberto | LOCATE DI TRIULZI, MI | Credo che ogni democrazia degna di questo nome debba avere tra le sue priorità quella di favorire e di tutelare la libertà degli individui. E questo vale, a maggior ragione, per tutto quanto concerne il sapere. Internet è uno straordinario veicolo d'informazioni e di sapere. Soprattutto perché capace di rendere questo sapere fruibile, alla portata di tutti. Andare nella direzione opposta, quella cioè di cercare di porre dei rigidi paletti, di applicare dei controlli, di filtrare le informazioni e quindi di investire qualcuno del ruolo di arbitro, legittimato a decidere cosa può e non può essere visto, letto, conosciuto, sarebbe un grave passo indietro. Basti pensare che questo genere di operazioni (di controllo, di filtro, di censura) sono tipiche dei regimi. Ovvero dell'anti-democrazia. Salvaguardiamo la democrazia del sapere. Questo sì sarebbe indice di equità. Questo sì sarebbe progresso. Culturale. Sociale. E da questo genere di progresso non possono che derivare vantaggi. Crescita. Alla portata di tutti, finalmente. Grazie, R. |
Stefano | CASTREZZATO (BS) | Credo che questo "regolamento" non tutelerebbe i diritti d'autore di nessuno,ma avrebbe come unico effetto una limitazione della libera informazione;chi dice il contrario non ha ben chiaro l'argomento oppure mente. |
Michele | GIAVERA DEL MONTELLO | Credo sia inutile ribadire l'importanza di potersi esprimere liberamente attraverso la rete, e di poter usufruire di tutte le possibilità che questa dà ai singoli. Che il Governo e le Istituzioni ricordino sempre la Costituzione e il diritto di libertà di espressione in essa sancito in modo fortissimo. |
Gilberto | ROMA | cultura, sapere, opportunità imprenditoriali non devono soffrire restrizioni e barriere a vantaggio di pochi. Internet liberalizza. Morale, diritti personali, diritti economici hanno già le protezioni di legge per essere difesi. |
Stefano | PERUGIA | Da cittadino, consapevole che forse una riforma del diritto d’autore sia necessaria, ritengo però che sia essenziale da parte dell’esecutivo esplicitare quanto più possibile l'assenza di un'azione repressiva e lesiva delle libertà di informazione ed espressione che caratterizzano Internet. |
Aldo | COMO | Da sempre il potere ha cercato di contrastare la libera circolazione delle idee e sempre le idee sono circolate lo stesso. Un potere illuminato ed intelligente perciò, quindi un potere sconosciuto a questa classe politica, non spreca energie per combattere le idee ma piuttosto cerca esso stesso di essere un'idea.Lo furono De Gasperi, Gramsci e lo fu, in certo qual modo seppur negativo e limitante, Mussolini. I politici di oggi non hanno idee, e non avendole non possono essere essi stessi un'idea, a meno che si definisca idea l'interesse personale o particolare in contrasto con l'interesse generale, ma in questo caso, più che idea è il caso di parlare di opportunismo. |
Mauro | MODENA | Di censura c'e' ne anche troppa!Non accetteremo di farci mettere bavagli http://www.youtube.com/user/merlino974?feature=mhee |
Santo | ESTERO | Dice Calabrò: "per rispetto al Parlamento, stiamo maturando decisione finale, il dialogo è concluso, ora agiremo" Io come cittadino, elettore, contribuente e utilizzatore chiedo altrettanto rispetto: il legislatore non puo' dichiarare concluso un dialogo prima di aver reso pubblico il contenuto del regolamento. |
Alessandro | CASTELFRANCO VENETO | Dico NO alla censura, e SI alla trasparenza. Lo Stato deve affermare libertà di espressione e di opinione! |
Francesca | ROMA | dico semplicemente NO alla censura alla libertà di informazione ed espressione in rete |
Giuseppe | BARI | Difendiamo la libertà di informazione! |
Fabio | MILANO | Difendiamo la libertà d'informazione e di espressione su internet! |
Damianmo | ARICCIA | Diffondiamo e condividiamo informazioni sulla evoluzione normativa raccogliendo i contributi e consigli della Notte della Rete di luglio 2011 |
Serafina | ROMA | Dobbiamo impedire questo sconcio |
Giorgio | BRESCIA | E' assolutamente necessario innanzitutto garantire libertà di espressione in tutte le forme; è una libertà che non prevede forme preventive di controllo. E' già attivo il codice penale per derimere questioni a riguardo. Libertà. |
Ottavio | CUCEGLIO | E' evidente questa trasversalità, che arriva da oltreoceano, per mettere a tacere ed impedire una rete di democratico scambio di idee. Siamo nel medioevo ma una organizzazione di potere molto più organizzata e subdola. |
Stefano Francesco | RIMINI | E' finita un'epoca ed ora si cambia: non come volete fare Voi con queste leggi "assurde" e da incompetenti ...presto il nuovo avanza ! |
Marcello | CUSANO MILANINO | E' fondamentale che internet diventi sempre di più un mezzo di informazione indipendente e di libero accesso. Non sono sufficienti le scuse di protezione dei diritti di copyright per pensare di gestire "privatamente" quello che per ora è l'unico mezzo di comunicazione veramente LIBERO. Tutelate gli autori migliorando la qualità dei prodotti e il costo al pubblico, non cercando di limitare lo scambio tra i privati. |
Lorenzo | FIRENZE | E' necessario adattare la legislazione alle tecnologie attuali e non forzare a tutti i costi il contrario, oltretutto criminalizzando i privati cittadini. Qualunque paletto/limitazione o semplice forzatura riguardante la libera circolazione in rete non fa altro che peggiorare la già ingessata situazione italiana. Sono proprio queste le ragioni che bloccano gli investimenti delle aziende in Italia, insieme alla burocrazia eccessivamente complessa che scoraggia investimenti e spreca risorse. |
Gianfranco | CISTERNINO | E' ora che anche il diritto d'autore sia riformato. Non si capisce perchè tutto è da riformare (mercato del lavoro, pensioni, ordini professionali) tranne il diritto d'autore. Una roba di oltre 100 anni fa. |
Antonio | TERNI | E' ora di dire basta! Basta a leggi e leggine, provvedimenti d' urgenza e quant' altro solo per compiacere la compagnia o qualiasi altra cosa di turno!! Se ci deve essere un regolamento per internet, che sia scritta con chi REALMENTE ci lavora, non come altri provvedimenti presi solo per fare cassa od altro ( come la tassa sui cd e dvd impostaci per la SIAE... ). Il diritto d' autore è una proprierà INTELLETTUALE, non per fare soldi! Se un' autore rilascia una sua opera gratuitamente, perchè ci deve essere qualcuno che può millantare diritti su di essa? E' indegno che, in una nazione come l' Italia, vera culla dell' Europa, ci debba sempre piegare a qualche "inciucio" per il comodo di qualcuno. |
Giuseppe Claudio | ENNA | E' ora di liberare completamente la rete. Il Governo italiano deve assolutamente evitare di mettere bavagli e travestimenti vari alla libertà di internet con scuse più o meno credibili. Occorre avere una piena libertà di informazione e internet deve essere libera a aperta a tutti. l'Agcom invece di occuparsi di internet sdi occupi di verificare l'occultamento della libertà di espressione che vigen nella Rai pubblica. |
Marino | VERONA | E' un vero delirio. Il diritto d’autore non deve diventare una scusa per bloccare tutto ciò che non è gradito sopratutto con risoluzioni extragiudiziali. Siamo stufi di vedere queste porcate sul copyright. |
Walter | NAPOLI | è una vergogna che per sostenere le ultra miliardarie Major si debbano calpestare i diritti di tutti!!! per ottenere cosa? La pirateria non duole al cinema ne alla musica anzi ne aumenta la qualità. E si tenga ben presente che ogni download non equivale ad una mancata vendita |
Carlo | TERZO (AL) | è vergognoso, chiedo al governo Monti un forte segno di discontinuita |
Stefano | RIMINI | Egregio Presidente del Governo Mario Monti, le scrivo in quanto sostenitore della comunità virtuale "Agorà Digitale", che raccoglie una vasta rappresentanza di professionisti ed esperti di varia natura nel settore delle nuove tecnologie e delle telecomunicazioni e comuni cittadini quale sono io. Con la presente, mi permetto umilmente di esortare Lei ed gli spettabili membri del Suo Governo ad esprimere un forte segno di discontinuità e a prendere nettamente le distanze nei confronti del Regolamento Agcom, che il Presidente dell'Autorità Corrado Calabrò ha appena presentato per la seconda volta in Senato e che, stando alle sue parole, attende solamente la norma dell'Esecutivo per essere approvato. Come Lei certamente sa, si tratta, formalmente, di un dispositivo volto a regolare il diritto d'autore su Internet, ma, sostanzialmente, consiste in un vero e proprio tentativo di mettere in atto una pesante azione di censura nei riguardi della libertà di espressione e del diritto di informazione, elementi peculiari e caratterizzanti la realtà e la vita della rete, senza i quali verrebbero meno i presupposti stessi della sua esistenza. Sono convinto che Lei e tutti i Suoi Ministri, con la sensibilità e l'attenzione verso i cittadini ed i loro bisogni che avete costantemente mostrato in questi primi mesi in cui avete governato il Paese, non mancherete di dare una risposta positiva al mio accorato appello, mio e di milioni di persone comuni, per le quali l'accesso ad Internet e la libertà di poter comunicare tra loro e di potersi esprimere senza vincoli eccessivamente costrittivi, nel contesto di un mondo contemporaneo sempre più connesso e che non può più definirsi solo banalmente "virtuale", sono diventate esigenze ormai imprescindibili. Forte di questa convinzione, mi permetto di rinnovare nuovamente alla Sua persona e all'Esecutivo la richiesta di esprimere nella maniera più categorica ed esplicita possibile l'essenzialità dell'assenza di un'azione repressiva e lesiva delle libertà fondamentali di tutti coloro che sono ormai indissolubilmente coinvolti ed uniti all'interno di un universo che, al giorno d'oggi, non è certo più possibile limitare con provvedimenti oscurantisti ed anacronistici, prima che lo stesso Regolamento venga definitivsmente approvato, pur essendo tutti noi cittadini, me compreso, consapevoli dell'impellente necessità di una riforma del diritto d'autore, quand'essa non sia palesemente inquisitoria e censoria, bensì guidata da principi di trasparenza e chiarezza ed orientata verso il sentimento comune della popolazione. Nell'attesa fiduciosa di una Vostra chiara presa di posizione e di una decisione che, come detto, sono certo sarà ancora una volta favorevole alla democrazia ed ispirata dal Vostro innegabile buon senso, porgo a Lei ed al Suo Governo i miei più distinti e cordiali saluti. Umilmente, Stefano Serpico |
Stefano | CUNEO | E'necessaria una nuova norma. Non si può e non si deve reprimere la libertà d'informazione. |
Daniele | MILANO | Esprimo il mio dissenso verso la proposta di regolamento Agcom sul diritto d'autore su internet e il modo in cui tutta la questione è stata gestita dal governo italiano. |
Guido | BOLOGNA | Evitare ogni tipo di censura e' importante |
Carlo | ROMA | Evitiamo ulteriori colli di bottiglia che impediscano la libera circolazione delle risorse culturali on line. Vanno liberate le energie creative capaci di riusare i dati, le informazioni e le produzioni culturali, rilanciandole in nuove soluzioni "aumentate". Nel remix di un'informazione si esprime un valore aggiunto che arricchisce l'intero sistema culturale. In questo modo si valorizza il lavoro degli autori, altro che. |
Antonella | BLEVIO | Faccio parte della maggioranza silenziosa delle vere partite IVA che fatturano meno di 2000 euro al mese e della categoria dimenticata dei traduttori. Con un bilancio domestico simile non è possibile comprare libri, dischi o andare al cinema. Internet e lo scarico gratuito rimangono l'unica via per illudersi di avere quantomeno una vita intellettuale normale. Anche se si commette un illecito. Si cerca di salvarsi dalla barbarie culturale cercando piccoli strumenti di piacere che ci facciano dimenticare la povertà e i tagli sul riscaldamento che ci si impongono per tirare avanti, mantenendo una facciata di dignità quando si esce di casa. Penso che ce ne siano tante di persone come me nell'Italia di oggi. E penso che bisognerebbe aiutarci, in molti altri modi, invece che trattarci da criminali perché abbiamo scaricato i notturni di Chopin da e-mule. |
Giuseppe | CATANZARO | Fermate questo scempio! |
Claudio | TORINO | Fermiamo Acta, fermiamo il decreto AgCom |
Vincenza | MANTOVA | Gentili Parlamentari e gentili membri del Governo, esistono già delle norme che tutelano il diritto d'autore, adesso è il momento di tutelare la libertà di informazione e non di tarparla perchè quando si è informati si è cittadini e anche persone migliori. |
Egidio | SENIGALLIA | Gentilissimo Presidente Monti, Le scrivo questo messaggio tramite l'associazione Agorà digitale per chiedere un segno di discontinuità al Governo Monti nei confronti del regolamento Agcom sul diritto d'autore su internet: bisogna pensare a modelli nuovi e regole adeguate ad un mondo in rapido cambiamento, in cui vengono applicati concetti obsoleti; mi permetta di farla riflette su una cosa: si stanno applicando alla proprietà intellettuale concetti legate ad oggetti fisici, ebbene, gli oggetti se troppo usati/condivisi si esauriscono e si consumano, le idee se diffuse ed utilizzate, SI MOLTIPLICANO, si sviluppano ed evolvono. Come vede, chi intende applicare per le due cose gli stessi principi, sta ragionando con categorie mentali errate. Grazie per la cortese attenzione. Egidio Cardinale, consulente per l'innovazione. |
Claudio | GENOVA | Già da tempo stanno cercando in ogni modo di controllare la rete tramite queste trovate estemporanee, camuffandole sotto vari nomi ma sostanzialmente sempre tese a mettere un controllo del potere su Internet. Io non so indicare come agire circa la questione in atto ma so che bisogna farlo senza censurare nulla e nessuno in rete. Siamo già censurati e controllati in altri ambiti, via stampa e mass-media di regime, non abbiamo bisogno di altre censure. Sarebbe un'ulteriore perdita di democrazia e libertà, già abbondantemente inquinate in questo paese da una casta politica vergognosa e corrotta. Claudio Guglieri |
Bruno | ROMA | Già nel 2010 ho messo in rete una proposta ragionevole per risolvere il problema della musica registrata: http://www.peninsula.eu/copyright.htm anche in lingua Inglese: http://www.peninsula.eu/copyright.htm#AUGUST se applicata senza stravolgimenti, risolverebbe il problema all'istante. |
Lorenzo | CASALE MONFERRATO | Già preso nota di tutto quanto e sapendo che ciò che l'Agcom si appresta a fare è comunque illegale e anticostituzionale, sono anche conscio del fatto che leggi e leggine di questa portata sono solo un'ennesima dimostrazione di mancanza dello stato sul territorio. Difatti è più costoso controllare che fare leggi che colpiscano a pioggia tutti tranne quelli che si dovrebbe, e così per l'ennesima volta invece di investire sul cittadino lo si bastona di nuovo come ai tempi del medio evo! Che dire così non solo non ripartirà l'economia ma anzi andremo verso il baratro della dittatura economica e multimediale , mi ricorda molto "Il Grande Fratello" di Orson Welles, ma deve proprio essere quello il nostro destino? |
Mauro | SACILE | giù le mani dalla rete!! |
Gino | EBOLI | Gli antichi romani erano molto più intelligenti e perspicaci di voi con il popolo. Vi consiglio vivamente di rivedere le vostre idee: non fanno bene a nessuno. Come un granello di sabbia si nasconde bene in spiaggia così, il non detto fa più rumore del detto. Se su internet dico: Monti è anziano, si perderà in milioni di altri aggettivi che dopo pochi secondi nemmeno ricordiamo. Per quanto mi riguarda, ho già dimenticato cosa ho scritto. Ergo, lasciate il mondo come sta, se non sapete migliorarlo. |
Giovanni | GIUSTENICE | governo sempre più LADRO!!! |
Marino | CIVITANOVA MARCHE | http://punto-informatico.it/3491732/PI/Commenti/agcom-autorita-una-trina.aspx AGCOM, autorità una e trina? di G. Scorza - Calabrò alla seconda audizione in Senato. Emerge il testo del provvedimento che il Governo dovrebbe varare per affidare ad AGCOM i poteri per vigilare sul rispetto del diritto d'autore online. Inaccettabile, nel metodo e nel merito. Roma - Altro che Governo dei professori, del rilancio e del futuro. Quello del Professor Mario Monti rischia di passare alla storia come il Governo più nemico della Rete che il Paese abbia avuto negli ultimi anni. Ma stiamo ai fatti che giustificano un giudizio tanto severo. Anna Masera, sulle pagine de La Stampa, pubblica il testo del provvedimento che il Governo, stando a quanto anticipato dal Presidente dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni nel corso delle sue recenti audizioni dinanzi al Senato, si accingerebbe a varare. Si tratta, purtroppo, di quanto già anticipato su queste pagine. Con il Provvedimento in questione il Governo affiderebbe - il condizionale è conseguenza del carattere non ufficiale del documento pubblicato sulle pagine de La Stampa e del silenzio della Presidenza del Consiglio dei Ministri - all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni il compito di vigilare sul rispetto della disciplina in materia di diritto d'autore online, di risolvere le relative controversie e, come se non bastasse, di dettare le regole che governeranno i procedimenti relativi alla rimozione dei contenuti pubblicati in violazione del diritto d'autore online. Un'Autorità una e trina, dunque. Un'Autorità che - caso più unico che raro in un paese democratico - è tenutaria, in relazione ad una materia tanto rilevante come la circolazione dell'informazione e del sapere nello spazio pubblico telematico, dei tre poteri dello Stato: quello legislativo, quello esecutivo e quello giudiziario. È una decisione di inaudita gravità inaccettabile nel metodo e nel merito. Ecco le ragioni di metodo. 1. Gap di Trasparenza L'iniziativa del Governo è stata gestita - e continua ad essere gestita - nelle segrete stanze di Palazzo Chigi, nonostante la rilevanza del tema del quale si discute e l'esistenza, ormai da mesi, di un dibattito pubblico senza precedenti che a Palazzo Chigi non può essere sfuggito. È una scelta istituzionalmente offensiva nei confronti dell'opinione pubblica che un Premier come Mario Monti che nella sua prima conferenza stampa aveva annunciato di voler procedere - "alla maniera europea" - in modo trasparente e con ampie consultazioni non avrebbe dovuto permettere venisse assunta dai suoi uomini. È urgente, per rimediare, che il testo ufficiale del provvedimento - in bozza - venga pubblicato sulle pagine del sito di Palazzo Chigi o che il Governo smentisca. 2. Balle di Stato Il provvedimento sarebbe intitolato "Disposizioni interpretative in materia di competenze dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni". Si tratta di una clamorosa mistificazione della realtà. Il provvedimento, infatti, non interpreta nessuna precedente disposizione di legge perché non esiste nessuna previsione normativa che attribuisca all'Autorità Garante poteri tanto ampi ed incisivi. È una balla di Stato. L'ennesima in questa brutta vicenda. Il Governo sta attribuendo - ex novo - ad AGCOM poteri che non le competono e che, in ogni caso, nessuna norma di legge - né in modo implicito né in modo esplicito - allo stato, le attribuisce. 3. Tardivo e salva-AGCOM Sono mesi che si discute del fatto che l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è priva dei poteri necessari a varare il regolamento che l'industria editoriale ed audiovisiva italiana - con la connivenza di una buona fetta dell'emiciclo parlamentare - le ha commissionato. Ora, a qualche settimana dal rinnovo dei Commissari AGCOM, il Governo sana questa situazione di palese illegalità attribuendo all'Authority poteri senza precedenti nella storia della Governance della Rete. Queste, invece, le ragioni di merito. 1. L'informazione online è un bene comune Il Governo sta affidando a 5 persone - tanti saranno i membri della nuova Autorità - il potere di dettare le regole che governeranno l'accesso dei cittadini italiani all'informazione online da chiunque ed ovunque pubblicata nel mondo. È una materia che non può essere sottratta al dibattito parlamentare e, soprattutto, non può essere affidata ad un numero tanto ristretto di individui nominati con un meccanismo oscuro, non meritocratico e governato da logiche di lottizzazione politica. L'informazione ed il sapere sono i più preziosi tra i beni comuni di una democrazia. Un Governo che se ne preoccupa tanto poco da affidarne la disciplina ad un Autorità semi-indipendente è un Governo che non ha a cuore le sorti ed il futuro del Paese. 2. L'accesso alla Rete è più prezioso del diritto d'autore "Nei casi di particolare gravità o di reiterazione delle condotte illecite, l'Autorità inoltre dispone la disabilitazione dell'accesso al servizio o, solo se possibile, ai contenuti resi accessibili in violazione della legge 22 aprile 1941, n. 633.". È una previsione che dà il polso dell'approccio che il Governo ha al tema dell'informazione online. La pubblicazione - ancorché reiterata - di un contenuto in violazione del diritto d'autore (ad esempio un video amatoriale o di satira con una musica di sottofondo abbinata senza la necessaria autorizzazione) legittima l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni a disporre, di norma, la disabilitazione dell'intero servizio (forse stanno pensando di chiudere l'accesso a Facebook o a YouTube dall'Italia?) salvo che non risulti possibile ottenere un blocco selettivo all'accesso al solo contenuto pubblicato in violazione delle regole. Anche a voler seguire l'impostazione perversa e liberticida della Presidenza del Consiglio, la norma avrebbe dovuto essere scritta in termini esattamente contrari: l'Autorità dovrebbe fare il possibile per ottenere la rimozione del singolo contenuto pubblicato in violazione del diritto d'autore e, solo in ipotesi del tutto eccezionali (ed all'esito di un giudizio comparativo tra gli interessi tutelati alla libertà di informazione ed al diritto d'autore), poter dettare un ordine di inibitoria alla fruizione di un intero servizio dal nostro Paese. Si sta ipotizzando di chiudere l'accesso alla Rete dal nostro Paese per proteggere qualche centinaia di migliaia di euro di diritti d'autore destinati, peraltro, in massima parte, ad un'industria che non batte più da tempo bandiera italiana. È un'autentica follia ed è un disegno costituzionalmente insostenibile. L'accesso alla Rete, nel 2012, significa libertà di comunicare e. dunque, costituisce uno dei diritti fondamentali dell'uomo e del cittadino. Ora la parola tocca al Governo dei professori. Può scegliere di proseguire su questa strada e passare alla storia come l'Esecutivo che ha fatto carne da macello della libertà di informazione nel nostro Paese, superando - in peggio - il suo predecessore nemico, per ragioni personali, di Internet e dell'informazione libera. O, invece, chiedere scusa agli Italiani ed ammettere di essersi un po' troppo lasciato tirare dalla giacchetta dei soliti noti. Quale che sia la posizione che il Premier vorrà assumere, l'importante è che lo faccia al più presto. Frattanto - considerati gli straordinari poteri - dei quali i nuovi cinque membri dell'AGCOM si troveranno a disporre, diventa ancora più determinante chiedere ed esigere trasparenza nelle loro nomine, come la società civile ha già iniziato a fare attraverso la campagna VogliamoTrasparenza.it. Guido Scorza Presidente Istituto per le politiche dell'innovazione www.guidoscorza.it Coordinatore Open media Coalition www.vogliamotrasparenza.it |
Anna | TORINO | http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=2&ID_articolo=1326 No a decreti. Si a una nuova legge |
Gilberto | ANCONA | I Media ci informano secondo gli interessi della proprietà. La Rai è lottizzata dai vari partiti che si succedono al Governo. Chiedo che venga garantita la libertà di informazione ed espressione che caratterizzano Internet. |
Nico | ROMA | Il concetto di proprietà, così come lo si intende oggi, non può essere valido per uno strumento come il web. Prima o poi saremo liberi da qualsiasi "mediazione" istituzionale, internet ce lo sta dimostrando. |
Gabriele | PALERMO | Il diritto ad informarsi ed essere informati, alla libera espressione ed alla circolazione delle idee è riconosciuto e protetto dalla Costituzione quale diritto naturale di ogni individuo. Pretendere di affidarlo ad un'amministrazione pubblica per affievolirlo è una barbarie inaccettabile ed un insulto a chi ha speso la vita per conquistare le libertà civili in favore di tutti |
Silvestra | ROMA | Il diritto d'autore non ha diritto di esistere, altrimenti dovrebbe valere anche per un falegname che costruisce un tavolo: si dovrebbero pagare anche a lui i diritti ogni volta che si adopera il tavolo. Le opere dell'ingegno (che poi non sempre è ingegno) sono pagate al momento della creazione con le vendite; che significa questa rendita che dura 70 anni e vale anche per gli eredi che non hanno nessun merito? Particolare non insignificante: tutte queste ingenti somme sono pagate dal consumatore, e non una volta, ma per sempre, anche quando entra in un bar per bere un caffè. Se queste norme inique fossero applicate alla rete, immense ricchezze si trasferirebbero dalle tasche degli utenti a personaggi già ricchi se non addirittura miliardari. Sono ben altre le categorie da proteggere! Purtroppo questo Governo, che non ha dato assolutamente segnali di discontinuità rispetto al precedente, sicuramente non sarà sensibile a queste argomentazioni: dovrebbe andare contro i suoi interessi. Non sono tutti professori, non scrivono libri che gli danno una rendita vita natural durante, oltre ai profitti per le vendite? |
Gianluca | TORINO | Il diritto d'autore non viene tutelato su reti mediaset, sui canali digitali, la stessa ripartizione è un pasticcio all'italiana e su questo vogliamo montare anche la censura su internet? Calabrò: si vergogni |
Emilio | ABBIATEGRASSO | il futuro del diritto d'autore e` qualcosa di diverso da cio` che abbiamo visto finora, come e` cambiato il modello di business quando e` stata inventata la carta stampata, anche oggi il modello deve cambiare: il protezionismo dell'attuale modello non deve fermare il futuro!!! |
Giacomo | VICENZA | Il governo si sta scontrando con le lobby per liberalizzare i settori protetti dell'economia, per un settore che è già libero invece si vogliono porre condizioni e limiti per favorire le lobby, INCREDIBILE! la conoscenza dev'essere un bene pubblico e gratuito e mondiale, il mercato che si adatta alle nuove situazioni sociali. politiche ed economiche perché non si adatta anche alle nuove situazioni tecnologiche. internet è democrazia! |
Giancarlo | BARDI | Il Governo, l'Authority, le case editrici e gli autori stessi, devono tenere conto della grande quantità di materiale consumato dalle famiglie, musica, cartoni animati, film, documentari, libri ecc. spesso in maniera parziale per verificare la gradevolezza o l'utilità del prodotto. La fruizione digitale di questi prodotti, o simili, porta al consumo di una quantità elevata di prodotti e pertanto deve essere possibile la fruizione a costi molto bassi, soprattutto per prodotti ad alto contenuto culturale in modo da favorire la crescita intellettuale dei cittadini. Non è pensabile il pagamento sul singolo prodotto con i prezzi attuali, prezzi molto bassi o abbonamenti a uso illimitato permetterebbero di avere probabilmente anche guadagni maggiori di adesso, considerando la quantità di persone raggiungibili su internet. Il mercato vuole questo e se è veramente il mercato a comandare, questo è quel che si deve favorire. |
Mauro | GENOVA | Il piano sembra proprio quello di distruggere la cultura e la coscienza di ognuno per dare libero sfogo a banche, mafie e intolleranze religiose. |
Auro | UDINE | Il popolo ha già dato la sua opinione: niente leggi repressive sul copyright! I politici, in quanto nostri dipendenti, devono fare una cosa semplice: eseguire il volere popolare! E magari pensare ai problemi reali del Paese! |
Raffaele | SESTU | il testo precedente è stao bocciato dalla UE e lo abbiamo visto questo lo nascondiamo per evitare bocciature,consultazioni o che altro? Siamo ancora in una democrazia, una democrazia parlamentare dove le leggi si discutono e si mostrano o in un regime tecnocratico dove una Autorithy chiede poteri oltre le proprie competenze Istituzionali ??? Siamo al grande fratello ??? Se l'impostazione è che è finito il tempo di discutere allora prendiamoli in parola e passiamo ai fatti, anche noi |
Antonio | SARZANA (SP) | Il vero diritto d'autore è quello delle singole persone e non dei grandi marchi. |
Antonio | VERONA | Imbavagliare internet e con essa la libertà d'espressione è uno sport molto amato da molti governi "forti", da potentati, da lobby d'affari e di potere di tutto il mondo e, purtroppo, in questa estenuante lotta il cittadino è spesso solo. Infiniti ringraziamenti vanno pertanto profusi a quanti si sentono in dovere di rimboccarsi le maniche per organizzare la difesa della libertà d'espressione VERA e DAVVERO PER TUTTI. Se il tentativo di imbavagliare internet dovesse riuscire sarà la fine della democrazia VERA e non rimarrà altra informazione che quella dei giornali e TV....quasi sempre prezzolati!!! |
Alessandro | VITTORIO VENETO | In un'epoca come questa, dove l'informazione è il motore di tutto, internet dovrebbe essere un diritto fondamentale e non censurabile. |
Antonio | TIVOLI | Insomma, sulle questioni di diritto, non bisogna sempre cedere ai più forti. Ciò che viene sostenuto appare manipolazione e mistificazione della realtà virtuale con l'obiettivo di piegarla ai propri interessi con buona pace della democrazia. La verità è pura e semplice : Se acquisto un CD musicale o un dvd video e lo vedo in casa con migliaia di persone ( uso domestico ) è lecito; Se invece lo condivido in rete con le stesse persone diventa illegale. Cosa cambia in diritto? secondo me niente. Mi unisco perciò all'appello di quanti difendono uno stato di diritto. Grazie per l'opportunità |
Gianni Pietro | FAGARÈ DELLA BATTAGLIA (TV) | Internet crea sviluppo e posti di lavoro. Deve essere supportato con ampliamento della banda larga. Qualsiasi forma di censura comporta un arretramento sociale ed economico, cosa di cui l'Italia non ha assolutamente bisogno. |
Alessandro | POLVERIGI | internet deve essere libera. ogni tentativo di bloccare questo mezzo, l'ultimo veramente democratico, farà nascere la ribellione del popolo della rete. spero che il governo non si macchi anche di questa schifezza |
Cristian | S.STINO DI LIVENZA | Internet deve rimanere libero;esso è un ancora di salvezza per molti cittadini che si vedono privati delle loro libertà. |
Ruben | PORTO RECANATI | Internet e nata libera, e deve rimanere cosi' Basta dei controlli dei servitori delle multinazionali!!! |
Alberto | VICENZA | Internet è rimasto l'unico mezzo di comunicazione capace di permettere un libero scambio di idee, opinioni e di varie forme di cultura e socializzazione. Cercare di controllare tutto questo significa pensare di poter imbrigliare un oceano che poi, se ciò riesce, sarebbe inevitabilmente destinato a divenire una grande pozza di acqua stagnante e morta. Credo che la politica invece di cercare di sfruttare il web a fini elettorali, dovrebbe provare a cogliere il senso ed il valore sociale di tutto questo, evitando ogni forma di prevaricazione o di limitazione sulla libera "navigazione". L'agorà informatica è un luogo di ritrovo senza limiti e confini di Stato o di cultura, cercare di delimitarne l'estensione significherebbe provare a cogliere e limitare la libertà di pensiero dell'uomo, cercare di mettere un freno al suo desiderio di evadere, anche se non fisicamente. |
Alberto | CUNEO | Internet è uno strumento dell'umanità. Tale deve restare. La censura è uno strumento di dittatura e per tanto non dovrebbe nemmeno essere menzionata. Internet è libero e tale deve restare. Per sempre. |
Emiliano | ROMA | Internet FREE of censura...!!! |
Adriano | BOLOGNA | Internet libero sempre |
Gaspare | PALERMO | Internet nacque come estensione delle funzionalità di calcolo allora,anni 60,esistenti.Si progettarono reti che consentissero l'accesso di più calcolatori,a periferiche condivise,quali stampanti,e,in quel momento,dischi.Fu in quel periodo che il governo statunitense si rese conto che,quella che un giorno sarà chiamata ''la Rete'',rappresentasse un fattore chiave per il progresso della scienza e della tecnologia.La ''Condivisione'' è questo il motivo d'essere della ''Rete''.L'interconessione,così come la conosciamo oggi,è il frutto dell'avanzamento tecnologico,in quanto,negli anni sessanta,nessunopoteva avere coscienza di come si sarebbe potuto realizzare una rete di grandi dimensioni nè come sviluppare tutta una serie di applicazioni che avrebbero permesso di usarla.A quel tempo,molti giudicarono il progetto irrealizzabile,mentre altri sostennero che anche se si fosse realizzata,si sarebbe trattato di uno spreco di denaro pubblico,a ciò,anche alcuni esperti informatici mostrarono il loro scetticismo.Oggi,grazie anche a colui che ha ''inventato'' il WWW. ,la interconnessione è una realtà.Realtà che non può non prescindere dalla TOTALE circolazione del sapere in qualunque formato si presenti!.La Rete,nata come mezzo di comunicazione e di scambio per università e centri di ricerca scientifici e tecnologici,estesa alla fruibilità della gente comune,è diventata elemento essenziale della vita e dello sviluppo di una Nazione. |
Simone | CECINA | Io chiedo solo che questi signori più trasparenza nei confronti dei cittadini, inoltre questi poteri non gli spettano come diviene il loro nome AGCOM si dovrebbero occupare piuttosto nelle comunicazioni (non digitale che chiedono loro). |
Massimo | FIDENZA | Io credo che la funzione principale di Internet è stata, è e sarà quella di diffondere in tutto il mondo le conoscenze, le culture, le scoperte che ogni persona o gruppi di persone, riesce/riescono a produrre come bagaglio a testimonianza della propria/e vita/e e del proprio lavoro e che generosamente, del tutto o solo in parte, mettono a disposizione del mondo. C'è sicuramente chi sfrutta il lavoro degli altri a proprio vantaggio, ma le bugie e le falsità hanno le gambe corte, grazie proprio a quella rete così aperta che quando scopre cose come queste le rigetta al mittente con pubblica gogna. Le istituzioni devono proteggere dagli abusi questo "strumento" e non le "proprietà" (che possono essere protette comunque dagli interessati se sono nel giusto). Un esempio: il medico acquista medicinali via internet e li somministra ai sui pazienti. Chi è responsabile dell'integrità psicofisica delle persone a cui viene somministrato il farmaco? Il provider fornitore del servizio Internet? Deve essere un mago, un guru, o forse l'innominabile, per sapere in anticipo dell'utilizzo fraudolento fatto a posteriori, dei contenuti immessi nella rete attraverso i sui canali! Perciò, ringraziando per l'attenzione al mio commento, spero che la rete rimanga il più potente motore di sviluppo, ricerca e conoscenza al mondo. Tutti ne trarremo benefico. Un Cordiale Saluto. |
Domenico | RIPATRANSONE | Io non mi meraviglio più di niente. Gli interessi di pochi potenti prevalgono su quelli dei molti. Hanno chiuso Megaupload ma non si sono affatto preoccupati di lasciare libero accesso ai file leciti. Sono solo segnali di forza. |
Mary Ellen | ROMA | Io non voglio nessun azione repressiva e lesiva delle liberta' di informazione ed espressione che caratterizzano Internet. |
Rosa Alba | CASTELVETRANO | La censura è l'inizio di ogni dittatura. Chi gestisce il potere politico deve essere guardiano della democrazia, perchè abdicare a questo dovere significa commettere un crimine contro l'Umanità. Rosalba Ficara |
Antonio | BOLOGNA | La condivisione della conoscenza via Web è processo irreversibile e un patrimonio dell'umanità, presente e futura, assolutamente da salvaguardare. Il caso delle Majors discografiche mondiali contro Napster ha dimostrato come "la censura" anche commerciale sul Web abbia di fatto un "effetto boomerang" nei riguardi di chi la pone in atto. Il diritto d'autore, sacrosanto fino al secolo scorso, oggi è profondamente da ripensare, in particolare sul Web, e comunque deve essere "normato" come si conviene e non regolato amministrativamente da Agenzie pseudo-politiche, spesso in pieno e palese conflitto di interessi. Ancora una volta, contiamo su questo provvidenziale Governo dei Tecnici. Grazie, saluti, Antonio Porta |
Marco | MILANO | La creatività degli autori non si tutela restringendone l'accesso: le idee, i sogni e l'ingegno sono beni di tutti e producono reale ricchezza solo se liberamente accessibili e riutilizzabili. Non prosciugate la più grande risorsa rinnovabile di cui disponiamo. Marco Ferrara, architetto. |
Neriio | GRUGLIASCO (TO) | La libera espressione è un diritto costituzionele. Non deve essere cancellata con assurdi ed inconsistenti pretesti. |
Marinella | MILANO | La libertà della rete non si deve toccare, ne dipende la libertà individuale |
Franco | EMPOLI | La libertà di espressione è sacra, prima di poter tappare la bocca a qualcuno o qualcosa - anche su Internet - occorre la valutazione di un giudice che deve mediare con gli altri diritti (tutela della persona, dei diritti patrimoniali, della società). Non ci possono essere scorciatoie in un Paese civile, dove i roghi dei libri sono al bando da secoli. |
Tommaso | LICATA | La libertà di espressione è un imprescindibile e inequivocabile nonchè diritto per nascita che nessuno può o deve limitare in quanto siamo tutti della stessa specie umana e tutti dotati di libero arbitrio. |
Mario | ROMA | la libertà di espressione fa parte di un paese libero, se viene a mancare, tale paese è a rischio democrazia, internet non si tocca! |
Rosalia | MONTEBELLUNA (TREVISO) | La libertà di informazione è fondamentale e deve essere difesa a tutti i costi. Chiedo al governo Monti di fare tutto il possibile per mantenere la libertà di informazione e di espressione che caratterizzano Internet e di non reprimerla con la scusa di difendere il diritto d'autore. Siamo stanchi di essere presi in giro!!! Oggigiorno proprio grazie a internet siamo ben informati e non crediamo più alle bugie!!!!!!! |
Maurizio | CATANIA | la libertà e tutto cambiando il regolamento non faranno altro che bloccare l'evoluzione di internet e del mondo intero.(questa è una mia opinione) |
Antonio | NOCERA SUPERIORE | La libertà su internet è importantissima al fine di garantire la corretta espressione del proprio pensiero e per l'art. 21 della Costituzione. |
Stefano | SAN CASCIANO V.P. (FI) | La produzione intellettuale deve essere remunerata ma il sistema viginte è obsoleto. L'informazione e la via di comunicazione offerta dal www sono risorse dal valore sociale incalcolabile hce non può passare in secondo piano. |
Federico | ORIO CANAVESE | La questione è semplice: un regolamento dettato da una Aurità garante non può dettare le regole e agire direttamente su presunte violazioni di regole. L'Italia è una Democrazia e solo il Parlamento può legiferare e solo i giudici posso verificare la violazione delle leggi. Ogni altra iniziativa che vada contro a questi principi cardine è illegittime ancorché anticostituzionale. |
Giancarlo | BORDIGHERA | La rete deve essere libera da ogni censura, è il solo mezzo che ci fa sentire realmente liberi. Solo i paesi con dittature la censurano, noi non ci sentiamo ancora sotto dittatura o regime. |
Alfonso | GENOVA | La Rete deve essere libera da qualsiasi forma di controllo commerciale. Le uniche regole della Rete devono essere improntate al rispetto delle Persone. Troppe regole uccidono la Rete. Alfonso Pavone W il Software libero. |
Massimo | SALTARA (PU) | la rete DEVE restare libera....no alla repressione della libertà d'informazione ed espressione su internet |
Isidoro | MILANO | La rete deve rimanere un luogo dove le persone possano esprimersi in libertà. Senza censure. Perché l'informazione di regime ormai ha fagocitato tutti i media e la vera informazione critica non di parte rimane viva solo su internet, grazie ai blog e alle pagine web. |
Alessandro | MANTOVA | La rete è di tutti come l'informazione! |
David | BARILE (PZ) | La Rete è libertà, la Rete è democrazia, la Rete è conoscenza. Un governo nato con il giusto obiettivo di garantire maggiori equità e trasparenza nella vita dei cittadini, non può avallare percorsi legislativi tesi a pregiudicare il diritto di espressione e di informazione della grande comunità digitale. |
Alessandro | SEREGNO | La Rete è per definizione libera da qualsiasi interferenza. Sostengo il diritto al libero scambio di file ANCHE protetti da diritto d'autore. |
Giuliana | MILANO | La rete è uno strumento democratico e liberale. Sarebbe incoerente che questo governo di tecnici liberali voglia agire per controllare e censurare l'informazione in rete. Mi sembrerebbe di avere a che fare con tecnici sovietici! |
Piero | CAGLIARI | La rete non può essere imbrigliata..... è un "bene comune", e come tale va difeso! |
Silvio | TORINO | la SIAE, con le tasse già applicate, in presunzione di sostituire il diritto di autore sta ora incassando, 80 milioni per i supporti rigidi..DVD,e CD, più altri 120 milioni ,per le memorie solide..!!! tasse ignobili.. perchè colpiscono e fanno pagare anche chi, con i diritti di autore non ha nulla a che spartire..!!!prima di procedere, a nuove tasse, o vessazioni.. RESTUISCA, la SIAE,e per conto suo il governo, i soldi incassati sino ad ora,frutto di un sistema medioevale di imposizione tributaria...!!! |
Daniela | ROMA | la totale mancanza di trasparenza delle manovre che stanno facendo è un pessimo segnale. non si può, non si deve imbavagliare la rete che esiste per una esigenza esattamente opposta alla censura!!! stiamo davvero tornando indietro tanto da somigliare ad un Paese del terzo Mondo? combatteremo anche questa con la diffusione delle informazioni che ne seguiranno, non finisce certo qui! |
Paolo | PISA | La tutela del diritto d'autore e il contrasto alla pirateria non possono mettere a repentaglio diritti costituzionali di liberta', esplicati oggi molto spesso attraverso la Rete. Un governo fatto da persone competenti dovrebbe rendersi conto della assoluta' priorita' dei diritti di liberta'. C'e' da sperare nell'intelligenza dei "tecnici", perche' tradizionalmente i politici, anche di sinistra, non hanno mai dato segno di capire quanto sarebbe importante (e utile anche dal punto di vista del consenso) proporre delle soluzioni ragionevoli, non basate su censure o inverosimili sanzioni penali anche per il ragazzino che scarica un film, capaci di abbinare una efficace difesa della proprieta' intellettuale con una generale tutela del diritto all'informazione e alla libera espressione. |
Gianni | RONACDE | L'Agcom non ha l'autorità per regolare Internet |
Fabio | VARESE | L'approvazione di queste norme darebbe la mazzata definitiva a questo paese arretrato e appesantito dalla burocrazia. qualcuno forse dovrebbe ripassarsi il significato della parola coerenza mentre da un lato celebra i 150 anni dell'Unità d'Italia e dall'altro approva leggi per distruggere quello che è stato ottenuto un secolo e mezzo fa. Vergogna |
Giuseppe | GENOVA | Lasciateci scambiare informazioni e opinioni in libertà senza censure, ne esistono fin troppe, in forme più o meno velate. In uno Stato che si definisce "democratico" i cittadini devono essere liberi, sempre con responsabilità, di dialogare senza vincoli. P.S. piuttosto perseguite con più efficacia la pedopornografia. Il porno è sempre esistito ma la mercificazione, attuale, dei minori è sempre più schifosa fatta da delinquenti per malati/maniaci. |
Paolo | FERRARA | Le logiche dei diritti d’autore come anche dei diritti connessi a ‘immagine’ o panorama non stanno più in piedi! Il massimo dell’abberrante è che se ad esempio volessi filmare (e magari rivendere) sul nuovo ponte di Reggio Emilia, dovrei corrispondere anche in questo caso dei diritti d’immagine (di ‘panorama’). La situazione ovviamente è davvero un caos, ma come conciliare chi per questi diritti paga con il rischio che altri se ne approprino? Ho cercato di approfondire il ragionamento e ho una mia soluzione a mio parere logica. Questo il ragionamento, se apro un teatro e faccio pagare la gente per entrare ho diritto di farlo senza dubbio, se vieto l’ utilizzo di dispositivi all’interno per registrare tale spettacolo idem. Sono divieti che faccio rispettare io e i relativi costi sono miei. Questo è a mio parere assolutamente sacrosanto ed è un mio evidente diritto. Posso anche accordarmi con l’artista perché si esibisca per me in esclusiva, è altrettanto giusto. Fin qua va tutto bene e ha un senso e ‘crea mercato’. Mettiamo che qualcuno riesca a filmare il mio spettacolo e metterlo su Internet, se ‘becco’ chi è entrato nel mio teatro e ci ha piazzato una telecamera trovo anche giusto avere degli strumenti per perseguirlo. Ovviamente avendo io gli strumenti per creare audiovisivi con telecamere professionali ecc. potrò fare un bel film del mio evento. Se creo un DVD originale dello spettacolo se qualcuno me lo duplica e lo spaccia per il mio deve essere altrettanto perseguibile. L’assurdo oggi viene da qui in poi … Il mio diritto non deve stare attaccato al filmato fraudolentamente sottratto o al DVD scopiazzato, è diventato (mio malgrado o per la mia ’scarsa protezione’) parte della cultura di massa (che la gente si scambia, magari senza alcuna consapevolezza dell’illecito, anche perché questo scambio di files non è per la logica comune una cosa sbagliata, anche se lo è dal punto di vista legale e quindi andrebbe evitato). Non posso neanche scaricare costi sulla collettività perché faccia rispettare questo mio preteso diritto. Non ho diritto a chiederne il ritiro come non posso obbligare le persone a dimenticare quello che hanno visto e non dovevano vedere o che si sono raccontati a vicenda. Questa è a mio parere la giusta soluzione per cui mi batto, vale per il teatro, i concerti, gli eventi olimpici, mp3 ecc. Tutto il resto è follia pura, e ogni iniziativa legale a salvaguardare questi pretesi diritti ‘incollati’ all’opera servirà solo a sparare nel mucchio magari a persone assolutamente inconsapevoli e sarà sempre più sorpassato dai tempi. |
Alberto | BREDA DI PIAVE | Le violazioni del diritto d'autore vanno perseguite unicamente dalla magistratura ordinaria, non da altra autorità. |
Maurizio | FIRENZE | legalizzare=liberare non proibire o censurare |
Mario | S.MARIA COGHINAS(SS) | Libera informazione e libera cultura in libero Stato. |
Michela | VENEZIA | Libera informazione in libero Stato. |
Giuseppe | MONSAMPOLO DEL TRONTO (AP) | Liberate il parlamento dai mafiosi e dai pifferai o la notte scenderà su questo Paese |
Luca | VICENZA | Libertà d'espressione per tutti |
Giuseppina | BRUSCIANO | libertà d'INFORMAZIONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!no Censura!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! |
Maurizio | NAPOLI | libertà d'informazone! |
Federico | SALÒ | libertà per gli individui, catene per lo Stato. |
Paolo | LUCCA | libertà su internet! |
Andrea | BOLOGNA | L'italia ha bisogno di posizioni e figure innovative per questi temi. |
Gianluca | BOLOGNA | Lo Stato italiano si fonda sull'equilibrio dei tre poteri. Un dispositivo che consentisse a un ente terzo di emanare una norma, di farla rispettare e di sanzionare chi vi contravviene romperebbe tale equilibrio. costituzionalmente garantito. Le leggi a tutela del diritto d'autore e degli altri diritti esistono già. La Rete non è né un territorio franco né uno spazio avulso dal diritto che ha bisogno di leggi speciali a tutela di alcunché: sarebbe sufficiente applicarvi le leggi già in vigore. Qualsiasi altro provvedimento non può che andare nella pericolosissima direzione di normalizzare, contenere e dominare un mezzo che è veicolo dell'espressione di opinioni - altro diritto costituzionalmente garantito. Di questo, un governo che si dice democratico e che sulla Costituzione ha giurato non può rifiutarsi di tener conto. |
Donato Vincenzo Francesco | BARI | Lo sviluppo dell'economia avviene anche con l'uso libero delle tecnologie internet. La miopia dei nostri professori governanti è forse diretta conseguenza della loro età. |
Armando | ROMA | l'ONU ha definito Internet un diritto inviolabile, affermando che la negazione dell'accesso «è una misura sproporzionata qualunque ne sia il motivo, compresa la tutela del copyright» |
Andrea | MILANO | loro sono i potenti o vogliono diventarlo e vogliono bloccare la libertà delle persone che i nostri antenati hanno conquistato |
Gennaro | AVERSA (CE) | Ma dove vogliono farci stare soltanto in mezzo alla strada???? E dove vogliono portare la mia LIBERTA' in un vuoto magnetico???? Se passa niente più INTERNET!!!! dalla piu bella costituzione alla piu desolante vita, mi sembra un paradosso!!!! bye |
Marco | LATINA | mi associo all'iniziativa di agorà digitale per sollecitare un segno di discontinuità da parte del governo, a proposito delle proposte dell'agcom tese a limitare la libertà di espressione di tutti in nome della difesa di alcuni discutibili presunti diritti di alcuni. |
Riccardo | RONCIGLIONE (VT) | Mi auguri vivamente che il rispetto dello spirito dell'articolo 21 della Costituzione, che garantisce a tutti il diritto di esprimere il proprio pensiero con qualsiasi mezzo. La Rete, per definizione, si basa sulla libera condivisione dei bit. |
Gerardo | VERBANIA | Mi piacerebbe che l'AGCOM, al posto del tanto decantato diritto d'autore, si occupasse di più dei diritti dei consumatori, delle scorrettezze continue messe in campo dalle compagnie telefoniche per "rubare" o "truffare" soldi agli utenti, o, magari, far stabilire per regolamento che, se un'offerta Internet è denominata 7 Mega, vuol dire che 7 Mega "deve essere" il minimo garantito. Stabilire delle multe, nei confronti degli operatori televisivi o telefonici, calcolate su una percentuale fino al 25%/30% del bilancio dell'azienda e non le "ridicole multe di ora" che nemmeno scalfiscono tali Compagnie. Ecco, questo mi piacerebbe vedere un giorno in Italia, la "Difesa dell'Italiano" e non dell'interesse di pochi. |
Gianfranco | GENOVA | Mi risulta che di esigenze legislative ve ne siano diverse,contingenti a situazioni ben piu' serie e non mancherebbe lavoro in agenda , soprattutto prima di accedere a medievali considerazioni questi signori dovrebbero trascendere le loro incongruenti interpretazioni su una situazione che li vede assolutamente impreparati ad affrontare anche il piu' semplice dibattito,figuriamoci una prospettiva o una proposta legislativa.Il danno politico e di immagine che apportano al paese esponendosi su tematiche abbondantemente affrontate nella sede parlamentare europea e che ha gia' visto contestare queste posizioni,direi giustifica la piu' ampia riprovazione |
Juan | TORRE ANNUNZIATA (NA) | Mi sembra che ancora una volta si soccomba al volere delle lobby - in particolare, la lobby dei "contenuti". Ogni anno si allungano i termini per la scadenza del diritto d'autore, inizialmente concepito come giusta - e temporanea! - ricompensa all'autore, che successivamente "donava" (forzatamente) la propria opera al dominio pubblico. L'istituzione del copyright va ripensata e rimodellata su una realtà profondamente diversa da quella in essere quando il diritto d'autore è stato concepito. Allo stesso modo andrebbe ripensato il sistema brevettuale: in origine era "se ci spieghi nei dettagli (disclosure) come funziona questa cosa che noi non capiamo, in compenso la puoi sfruttare in esclusiva per un certo (breve!) periodo."; oggi la situazione più frequente è "questa ovvietà la fanno tutti, ma io l'ho brevettata prima di loro, quindi ora gli faccio causa e li metto fuori dal mercato". In altre parole, una formidabile arma anti-concorrenza e anti-innovazione. Se poi il pretesto della proprietà intellettuale diventa anche un sistema per tacitare voci scomode senza l'intervento della magistratura, mi sembra che si possa giungere a una pericolosa violazione di diritti sanciti dalla Costituzione. Immaginiamo per esempio una persona dotata di potere politico nonché di un nutrito parco di "proprietà intellettuali" perché, per esempio, editore o padrone di emittenti televisive o case cinematografiche. Sarebbe semplice per una persona in questa posizione mettere il bavaglio alle voci più critiche usando un meccanismo come quello che si vuole mettere in atto. Per questi motivi, ritengo gravemente nociva la direzione che apparentemente stiamo prendendo. |
Alberto | MILANO | Mi sembra incredibile che in un momento in cui si parla tanto della necessità di rilanciare l'economia non si facciano sforzi significativi per liberalizzare la circolazione delleidee che sono motore fondamentale di qualsiasi tipo di crescita- I vincolo burocratici e monopolistici che bloccano l'Italia in questo settore sono gravissimi. |
Gianni | BUSTO ARSIZIO | mi sembra un impegno molto importante per il diritto alla libera informazione in una democrazia moderna |
Monica Laura | MILANO | mi unisco alla richiesta al Governo Monti di un segno di discontinuità nei confronti del regolamento Agcom sul diritto d'autore su internet |
Emanuele | PADOVA | MONTI ... OVVERO LA FOTOCOPIA <<BUONA << DI BERLUSCONI E LA SUA BANDA. |
Bruno | ONANO | Monti vai a casa. Inanzi tutto non sei stato eletto dagli italiani, poi non hai fatto alcuna riforma che può fare il salto di qualità al paese. Ma ti stai accorgendo che c'è una crisi da paura? Ogni giorno sono decine le aziende che vanno in crisi e licenziano migliaia di lavoratori. Il taglio dei costi della politica non c'è stato. Sei solo un presuntuoso arrogante. Bocciato senza appello. |
Angelo | VENEZIA | Monti, una persona come lei che poteva prescindere da qualsiasi condizionamento ... sta proteggendo i soliti poteri mentre rompe i patti con chi non ha potere ... difenda la libertà di stampa sotto qualsiasi forma, e senza finanziamenti pubblici, non ci spuò aspettare un ritorno all'indietro (medioevo?). |
Fabio | ALGHERO | MUOVETEVI!!!!!! |
Renzo | CASATENOVO | Negare la libertà di espressione è come cercare di cancellare lo storico, parlo per tutti quelli che in nome della libertà hanno perso la vita. Pensare che questa moderna dittatura possa cancellare la storia ancora un volta e farla franca, é ridicolo e utopistico e ancora una volta il popolo soggiogato sarà quello di sempre: rivoluzionario e terroristico, di questa eredità tutti ne siamo responsabili al giusto punto, in primis i pescecani che governano l'economia mondiale e che stanno provocando sempre più morte e sofferenza nel mondo, coloro che credono di poter controllare tutto, madre natura compresa, con la becera presunzione di poter continuare a farlo. Mio nonno diceva di questi: ce l'hanno così lungo che si fottono da soli. |
Diego | UDINE | nel caso passasse questa riforma sarà la fine della libera informazione di internet e della possibilità dei cittadini italiani di esprimere la loro opinione riguardo una qualunque vicenda, evento o oggetto che venga pubblicato in rete. saremo ufficialmente in una dittatura nazionale guidata dai poteri forti e non in una libera democrazia. a scarso di equivoci voglio ricordare che quando le regole e le leggi create da una coalizione democratica di cittadini, diventano oppressive e schiaviste e in mano solo a pochi eletti non dal popolo ma da se stessi, li si scatena la lotta del suddetto per la libertà e la democrazia. ricordatevi queste parole, perché se verrà proseguita questa strada non ci sarà altra scelta che operare in tal modo per la libertà dei cittadini e il futuro dei figli italiani. rammentate e ragionate su quello che fate! nella speranza che un raggio di luce vi illumini lo spirito e la mente..... |
Tiziano | MILANO | Nella condizione e nel clima di guerra civile in cui si và barcamenando questo Nostro Paese,"grazie" anche al corrotto e banditesco periodo berluskazziano in collaborazione con la lega razzista e ladrona che si son intascati,per anni,contributi e sovvenzioni pubbliche ovvero soldi nostri di noi cittadini per poi metterli al sicuro in paesi stranieri come la Tanzania,e che da quando Berluskazz s'é dimesso vanno predicando ai quattro venti quanto siano bravi loro,stì padani di gorgonzola (copia,SLADRONA e...ehh incolla,...un po' in Tanzania certo ma lasciando qualche spicccciulo in PADANÌA) e che loro, i reggipanza rincoglioniti dall'alzahimer e senza memoria del senatürr Molodürr (di duro ormai da anni gli é rimasto quella canuta testa di cazzo che si ritrova), sono l'unico partito rimasto a fare seria opposizione in Parlamento contro il governo del politico Monti con specializzazione tecnico meccanica a garanzia del paziente piano di imbullonamento e di messa definitiva in parcheggio di questa nostra stanca e ahìnoi anche troppo corrotta democrazia dei partiti. E il giro di vite nel Web é parte importante di questo loro piano eversivo contro la LIBERTÀ E CONTRO IL SISTEMA DEMOCRATICO pertanto,quando sarà il momento,dovremmo difenderci e difendere ad ogni costo e con ogni mezzo questa Nostra fragile DEMOCRAZIA, questi ormai pochi diritti che ogni giorno di piu stanno sopprimendo contro tutti i lavoratori e contro il diritto al lavoro sancito dalla Nostra Carta Costituzionale, e per il trionfo della loro TIRANNIA: ma NOI GLIELO DOBBIAMO IMPEDIRE.....anche loro hanno famiglia ehhh,.....il mondo é diventato molto piccolo in questo Nostro Tempo!!! Ha,ha,ha,ha,ha,ha,ha, |
Roberto | CASTELVETRANO | Nessun organo amministrativo, come l'Agcom, può arrogarsi il compito di chiudere o censurare siti internet, di cui si presuma una violazione di copyright. L'unico ente, in grado di decidere se una violazione è stata commessa oppure no, è la magistratura. L'Agcom ha il dovere di seguire delle direttive sanzionatorie, solo in presenza di una sentenza esecutiva di un tribunale. In nessun caso,l'Agcom si può arrogare il diritto di obbligare i provider internet, a disconnettere arbitrariamente un sito, di cui si presuma una violazione di copyright. |
Luigi | POMEZIA | NET NEUTRALITY!!!NO ALLA CENSURA, FREE SHARING!!! SOSTENIAMO GLI HACKTIVISTI, UNICI CON LE PALLE DI FARE VERAMENTE QUALCOSA DIRETTAMENTE ! |
Lidia | SIENA | No ad un'azione repressiva e lesiva delle libertà di informazione ed espressione che caratterizzano Internet. |
Costantino | TORRI DI QUARTESOLO (VI) | No ai bavagli in particolare ad internet. |
Giorgio | RAVENNA | No alla censura mascherata da difesa del diritto d'autore |
Raffaele | NAPOLI | no alla censura si alla libertà |
Massimiliano | CASTEL SAN GIOVANNI | No alla censura!!! |
Laura | CAMOGLI | no alla repressione della libertò digitale (informazione/espressione) |
Batsceba | BERLINO / MILANO | NO NO NO NO "Stefano Rodotà ha sottolineato come il Conseil constitutionnel francese, investito della questione di legittimità della legge Hadopi (quella della disconnessione da Internet per chi viola il copyright), l'aveva censurata proprio perché aveva escluso la competenza dell'autorità giudiziaria in una materia che incide sull'esercizio di diritti fondamentali" |
Vincenzo | ADELFIA | Noi chiediamo, urgentemente e senza riserve al Governo, vista l'imminente approvazione annunciata da Calabrò, di portare avanti quella discontinuità che ne ha caratterizzato finora l'operato. Consapevoli che una riforma del diritto d’autore sia necessaria, riteniamo però che sia essenziale da parte dell’esecutivo esplicitare quanto più possibile l'assenza di un'azione repressiva e lesiva delle libertà di informazione ed espressione che caratterizzano Internet. Per questo, inoltre, invitiamo i parlamentari di ogni schieramento a presentare da subito un’interpellanza urgente ai sottosegretari alla presidenza del Consiglio Catricalà e Peluffo, affinchè possano rendere edotti il Parlamento e i cittadini circa i contenuti di detta norma, consentendo altresì al legislatore di partecipare alla realizzazione di una così importante riforma. |
Francesco | BOLOGNA | Noi chiediamo, urgentemente e senza riserve al Governo, vista l'imminente approvazione annunciata da Calabrò, di portare avanti quella discontinuità che ne ha caratterizzato finora l'operato. Consapevoli che una riforma del diritto d’autore sia necessaria, riteniamo però che sia essenziale da parte dell’esecutivo esplicitare quanto più possibile l'assenza di un'azione repressiva e lesiva delle libertà di informazione ed espressione che caratterizzano Internet. Per questo, inoltre, invitiamo i parlamentari di ogni schieramento a presentare da subito un’interpellanza urgente ai sottosegretari alla presidenza del Consiglio Catricalà e Peluffo, affinchè possano rendere edotti il Parlamento e i cittadini circa i contenuti di detta norma, consentendo altresì al legislatore di partecipare alla realizzazione di una così importante riforma. Iniziative recenti contro il Regolamento Agcom: |
Giovanni | MONFUMO | non c'è giustizia senza libertà(di stampa o di qualsiasi forma di informazione) |
Emilio | BARI | Non consentiamo di limitare la libertà di espressione del pensiero sulla rete. Oggi il diritto di autore va tutelato in forme più moderne e compatibili con i nuovi mezzi di comunicazione e tale funzione non può essere affidata ad un'Agenzia. Informiamo, inoltre, i cittadini di queste proposte di legge perchè possano contribuire al dibattito politico. |
Odoardo | ROMA | Non contribuite a limitare ulteriormente le libertà dei cittadini, la tutela forzosa degli interessi di pochi non deve essere anteposta alle libertà di tutti i cittadini. Lasciate la costituzione a tutela dei diritti del popolo italiano e non sostituitevi ad essa. |
Adriana | BARI | Non è a rischio solo la libertà di informazione, minaccia già di per se talmente grave da porre in pericolo tutta la società civile, ma l'intero sistema costituzionale. Un'equilibrio tra poteri dello Stato già fragile, grazie in particolare alle recenti vicende politiche nazionali, rischia il collasso con il riconoscimento ad un soggetto terzo (privato) della autorità richiesta col regolamento AGCOM. Il Governo deve rispondere negativamente ... che la Corte Costituzionale stia allerta! |
Giuseppe | CENTURIPE | Non è che con la scusa della tutela del diritto d'autore si vogliono ulteriormente imbavagliare quelle persone che ancora pensano autonomamente ?? |
Athos | TRENTO | Non è possibile fare i primi della classe quando c'è da limitare le libertà, riempire le carceri di poveri cristi e incensare i grandi ladri, stiamo sopportando grandi ingiustizie sociali e non è detto che continueremo a farlo a lungo. Governi tecnici che servono solo a limitare i danni ai "partiti" evitandogli l'assunzione di responsabilità nel perseguire una politica che aumenta il numero delle famiglie che non arrivano a fine mese e le ricchezze dei finanzieri è quanto di più lontano ci può essere dalla democrazia in una società civile. |
Laura | ROMA | Non é un mio commento, ma viene da lontano: é stato pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale n.298 del 27 dicembre 1947. «Art.21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.» Non avrei saputo dire il mio pensiero meglio di come lo ha espresso la Costituzione. Laura Arconti |
Roberto | CERANO (NO) | Non entro nel merito della tematica in oggetto, mi limito ad osservare che quando in gioco sono diritti primari, sanciti costituzionalmente, l'unico soggetto deputato ad elaborare direttive vincolanti è il Parlamento. Di conseguenza normare il diritto d'autore con un semplice regolamento amministrativo potrebbe apparire un tentativo di scavalcare il dibattito parlamentare, per imporre una sorta di velata censura. La libertà dei cittadini è un diritto costituzionale, solo una legge può stabilirne i limiti di fruizione. Se non si ravvisano i tempi tecnici per una legge, stante lo scadere della legislatura, la cosa migliore da fare, rispettosa del Parlamento, ma, soprattutto, della dignità dei cittadini Italiani, è lasciare che di questo tema se ne occupi, con tutta la libertà e la responsabilità del caso, il futuro Parlamento. |
Claudio | TORRITA DI SIENA | Non essendo competente in materia legislativa mi limito nello scrivere che non vorrei venga lesa la libertà di comunicazione su Internet che ad oggi resta l'unico media veramente libero. |
Donatella | BERNAREGGIO | Non facciamoci togliere la libertà con la scusa di tutelare il diritto d'autore. Già ci hanno provato in tutti i modi a ridurci al silenzio. |
Giuseppe | TORRE DEL GRECO | Non ho grande fiducia in questo governo. Anbzi nessuna. Non credo siano sensibili a queste tematiche. Perchè tutti di età avanzata e quindi probabilmente poco avvezzi al web ed al PC e perchè sostanzialmente non vedo discontinuità politica dla precebndete governo Berlusconi. Ma sono sempre in prima linea per queste battaglie |
Pietro | BOLOGNA | Non ne so molto sull'argomento ma un fatto è certo; con l'era digitale è importante ridisegnare un nuovo diritto d'autore, con le orecchie dritte però nei confronti di chi in realtà vuole sostanzialmente regolamentare una forma di censura in rete con inevitabili conseguenze legali e pecuniarie. |
Davide | REGGIOLO (RE) | Non oscurate i siti, sono una libertà d'espressione. cos'è? ci volete chiudere la bocca in modo che la gente non possa più parlare ed esprimere le proprie opinioni. Mi auguro vivamente che tutto ciò non accada. |
Alessandro | TERRACINA | Non possiamo e non vogliamo credere che un governo tecnico possa adottare una disposizione del genere!!!! |
Stefano | REGGELLO | non potetet toglierci questa ci avete già tolto tutto oramai |
Michele | TARANTO | Non riconosco alcun valore a questo governo. |
Paola | ROMA | Non riuscirete a fermare la democrazia in rete!! |
Morena Ivana | GIANO DELL'UMBRIA PG | non se ne può più! Vogloo il diritto naturale a conoscere e far circolare le notizie liberamente. Ho un cervello e desidero poter essere in grado di capire e decidere al meglio, alla luce di ogni informazione possibile. |
Stefano | SANTA MARGHERITA D'ADIGE PD | non si può trattare il copyright della rete con le norme attuali...il web ha cambiato il modo di diffusione della comunicazione rendendola subitanea, efficace, incisiva, più condivisa...sarebbe altrettanto giusto premiare la creatività nel web, spesso spontanea e a-professionale, magari anche per creare lavoro e reddito...tutti dovrebbero avere la possibilità di veder riconosciuti talento e intuito...credo che riconoscendo questo la società progredirebbe così anche il merito (parola spesso imbragata e filtrata da mediazioni superflue)…il merito prenderebbe il volo da sè mettendosi più facilmente in mostra per essere valutato democraticamente... |
Fabrizio | FROSINONE | Non toccate la libertà d'espressione. |
Kim | GENOVA | Ogni legge dovrebbe essere un accordo tra uomini liberi (o loro rappresentanti eletti) volta alla tutela dell'interesse comune e del singolo nei limiti del possibile. Questo come tanti altri provvedimenti tutelano solo un mercato malato, che non vuole vivere altrimenti, danneggiando tutti i cittadini, e aumentando le già buone basi per una dittatura. Sappiamo tutti che un Proxy, un DNS comunitario (es. OpenDNS) od uno estero (es. Google DNS) fanno "aggirare gli ostacoli", così il cittadino medio vive "quieto" nell'illecito sentendosi anche contento "perché li frega" e chi stà nelle stanze dei botti può comodamente manipolare l'informazione e tirare il guinzaglio quando vuole che tanto qualcosa di illecito c'è sempre. Questo funziona per un certo tempo ma nel lungo periodo crolla e nel crollo quasi tutti pagano, dai cittadini ai politici, solo pochi, più elitari e nascosti restano a galla. Questo chi fa politica, chi lavora per qualche "casta" dovrebbe comprenderlo molto bene. |
Simone | PARMA | Ogni tentativo di censura, prima o poi, è destinato a fallire. E a ritorcersi contro i censori che lo mettono in atto. |
Gianni | MACOMER (NU) | Ok alla tutela dei diritti d'autore. Ma solo a quella e mai per introdurre surrettiziamente la censura. |
Laura | BAREGGIO- MILANO | Oltre a consigliare al Presidente del Consiglio il testo: "Abolire la proprietà intellettuale" scritto da due suoi colleghi attualmente docenti di economia presso la Washington University di St.Louis, utilizzerò un paio di frasi tratte dal libro proprio a proposito della delibera AgCom:"...il principio stesso del copyright è altamente dannoso non solo per i guasti economici che causa, non solo perchè restringe la creatività, ma anche - e soprattutto- percchè apre la porta ad arbitrarie restrizioni della libertà di informazione". laura |
Alessandro | TRIESTE | Ormai da anni viviamo sotto una dittatura. Penso che questo governo, degno erede dei predecessori stia tentando di portare a compimento il disegno della famosa P2, consistente nell'impadronirsi del potere politico, comunicativo, giudiziario, legislativo del nostro paese. E ci stanno riuscendo benissimo. Solo una rivoluzione potrebbe fermarli. |
Mina | ROMA | Per diversi anni con Piero Welby abbiamo combattuto per la vendita di tutti i libri digitalizzati sul web. Importante in particolare per disabili motori. Credo che questa battaglia vada continuata e per vincerla. Non proibizioni in forma di legge ma responsabilizzazione, dando fiducia. |
Renzo | NUORO | Per i comportamenti (on-line, off-line) che violano la legge è competente e sufficiente l'autorità giudiziaria. Sull'oscuramento, filtraggio, blocco dei siti, provvedimenti amministrativi che influiscono sulla rete, li ritengo giuridicamente non motivati, sempre lesivi della libertà digitali, non giustificati da un reato, che può essere riconosciuto solo dal giudice mediante una sentenza. Con provvedimenti richiesti dagli enti di difesa dei diritti delle Major, si rischia di inibire e creare i presupposti metodologici di nuove forme di inibizione della libertà. Credo che il vero problema sia una nuova regolamentazione dei diritti di autore che tuteli in maggior misura gli autori e gli utenti rispetto agli editori. Anche la SIAE appare superata e sostituibile da nuove formulazioni organizzative. |
Gabriele | ROMA | Per poter venire a conoscenza di ciò che succede nel mondo che non sia censurato o filtrato dalla informazione ufficiale! |
Carlo | ROMA | Per una rete LIBERA! |
Paola | TORINO | Permettere a poche persone di decidere della libertà di espressione di un intero paese è contro qualunque principio democratico sul quale in teoria tale paese dovrebbe basarsi. Una vergogna contro cui chiunque dovrebbe sentirsi in dovere di lottare. |
Marco | TARQUINIA | Pieno sostegno e appoggio. |
Egidio | CARASCO | Poche parole, per dire che davvero le fa paura la rete a questi signori, e che noi pretendiamo che sia libera di ogni bavaglio. |
Elisabetta | VERONA | posso solo dire che siamo in regime sempre di più ..... o ci muove davvero o subiamo ....... |
Carla | ROMA | Pregiatissimo Mario Monti, stimato Presidente del Consiglio, le scrivo perchè apprezzo il lavoro che il governo, sia pure tra mille ostacoli, porta avanti prendendo provvedimenti che, seppur impopolari, stanno consentendo al nostro Paese di poter uscire dalla crisi che stiamo vivendo. Ed è proprio in merito ai provvedimenti futuri che il Suo Governo deve ancora attuare, che Le chiedo di porre, anche nell'ambito dell'informazione e dei contenuti web, un segno di discontinuità, rispetto al regolamento che il Presidente dell'AgCom, Corrado Calabrò, vuole sottoporre all'attenzione dell'esecutivo. È ormai tempo che si arrivi ad una reale contemperazione tra la difesa del diritto d'autore, ma nel rispetto dell'inviolabile diritto all'informazione. Tutti devono poter accedere ai contenuti presenti su Internet , affinché possa esserci un'effettiva diffusione delle informazioni e un concreto sviluppo di un forte senso critico, perché solo in tal modo il nostro Paese può veramente dirsi pronto ad essere competitivo tout court. |
Vito Giuss | BARI | Pregiatissimo Presidente, in un periodo così delicato per la nostra Italia e non solo, Le chiediamo, gentilmente, di non toglere libertà di espressione ed opinione al web. Come Lei ben sa, la libertà è il sale della storia di noi uomini. Mi permetto, infine, di suggerirLe delle agevolazioni fiscali ed imprenditoriali per le web tv, siti, blog e testate on line, così da favorire la pionieristica imprenditoria della rete. I giovani sarebbero impegnati e potrebbero avere occasioni di lavoro. Io ho iniziato a fare radio negli anni '70 con le famose "radio libere" ed ora dopo quasi quarant'anni di evoluzione dell'uomo non si possono avere delle "voci non libere" sul web. Chiudo, affermando che la libertà di espressione,con le sue regole, deve essere un bene prezioso e un mezzo di confronto e di rispetto fra gli uomini. Grazie, contiamo sulla Sua sensibilità. |
Francesca | RE | Premesso che la maggior parte delle startup mondiali degli utlimi 15 anni sono state realizzate nell'ambito del WEB, tarpare l'enorme potenziale di promozione dell'economia con provvedimenti censori della rete significa condannare l'Italia al declino. Una recente indagine ha evidenziato come i maggiori consumatori di musica e film a pagamento si accostino a tali prodotti mediante il web a differenza di chi subisce contenuti multimediali gratuiti dalla televisione che poco porta alle casse dei poduttori. La censura, soprattutto se nelle mani di persone "di una certa eta'", non danneggerebbe solo la creativita' e l'entusiasmo dei nostri giovani ma, soprattutto, gli introiti dei miopi sponsor del "vecchio" diritto d'autore. |
Paolo | RE | Premesso che la maggior parte delle startup mondiali degli utlimi 15 anni sono state realizzate nell'ambito del WEB, tarpare l'enorme potenziale di promozione dell'economia con provvedimenti censori della rete significa condannare l'Italia al declino. Una recente indagine ha evidenziato come i maggiori consumatori di musica e film a pagamento si accostino a tali prodotti mediante il web a differenza di chi subisce contenuti multimediali gratuiti dalla televisione che poco porta alle casse dei poduttori. La censura, soprattutto se nelle mani di persone "di una certa eta'", non danneggerebbe solo la creativita' e l'entusiasmo dei nostri giovani ma, soprattutto, gli introiti dei miopi sponsor del "vecchio" diritto d'autore. |
Nazzareno | ACI SANT'ANTONIO | Proviamo a tornare ad essere un Paese degno di tale maiuscola: per problemi generali ci vuole una legge e quello del Diritto d'autore è un ambito che merita una vera nuova legge. |
Daniele | CUCCIAGO | Pur avendo altre emergenze da affrontare, la riforma del diritto d'autore e la protezione delle libertà su internet è una questione fondamentale per l'Europa. Un segnale in questa direzione sarebbe apprezzatissimo. |
Maurizio | MEDICINA | Putroppo si sta facendo passare l'idea che scaricare una canzone o un film sia un reato più grave di corrompere, uccidere e truffare o rapinare. Solo una scusa per prendere il controllo di internet, l'unica area ancora libera rimasta nel mondo. Ma da questo governo mi sa che ci sia ben poco da aspettarsi |
Fernando | ROBELLA D'ASTI | qualunque forma di censura o limitazione sulla rete è inaccettabile |
Francesco | CREMONA | Quando la protezione del diritto d'autore esce dai canoni della salvaguardia dell'ingegno allora rischia di perdere la propria natura. Per questo motivo, non dovrebbe essere sotto l'egida di altri che non siano i detentori ufficiali del potere decisionale. Esorto il governo a mantenere il controllo su questo argomento ed a non delegare questa responsabilitò. |
Manuela | LEGNAGO (VR) | Quando le cose vengono portate avanti di nascosto e tra sotterfugi, è segno che si sta facendo qualcosa di sporco. Il fatto che questo continui a ripetersi, non vi fa pensare che i cosidetti potenti considerino il "popolino" (noi) una massa di deficenti a cui si può propinare tutto, senza alcun riguardo? Francamente sono arcistufa di questo schifo che è ormai diventata la politica (non solo quella italiana) |
Maurizio | VERONA | Questa è violare i diritti d'espressione, non tutelare l'autore. Cosa facciamo? eliminiamo le immagini dellla Monna Lisa perchè non sappiamo se Da Vinci è favorevole o meno? In Italia si vuole bloccare lo scambio culturale. |
Stefano | ROMA | Questa politica di continuo attacco alle libertà di espressione e di opinione sulla rete è qualcosa alla quale assistiamo nei paesi non-democratici quali la Cina, il Medio Oriente ma è totalmente avulsa alla nostra identità e cultura d'appartenenza. Anche nelle modalità d'azione di Calabrò si vedono imbarazzanti analogie alla censura operata da questi paesi. Non sono tollerabili e finchè ci saranno elezioni le persone ne terranno conto alle urne. Il diritto d'autore va si regolato e rispettato, ma in maniera logica e opportuna. Qualsiasi freno posto alla libera circolazione di idee si ripercuote negativamente nel terreno molto più tangibile dell'economia. Invece sarebbe davvero un'opportunità incredibile per la nostra Nazione regolamentare in modo moderno (oserei dire che guarda la futuro) questa materia di cui, temo, anche il legislatore conosce ben poco. Sviluppare modelli molto più flessibili di regolamentazione del diritto d'autore consentirebbe un fiorire di molte realtà piccole e locali piuttosto che aumentare le percentuali dei grandi aggregati multinazionali la cui unica molla propulsiva è dettata dal guadagno puro. Per una volta, più che i furbi, facciamo gli intelligenti... |
Enrico | TORINO | Questo modo di fare le cose "sottobanco", senza alcuna discussione pubblica - e su una questione così delicata come la libertà di informazione! - è intollerabile. Il Governo ci ripensi su. |
Gianluca | MILANO | Ragazzi vi prego fermiamo questa pazzia di Calabrò. Contiamo su di voi Agorà. E anche avaaz e anche sulle centinaia di migliaia di persone che vogliono internet libero e che non vogliono essere controllate come dei carcerati. Io penso che i problemi di questo paese siano ben altri e soprattutto penso che nel 2012 questa legge sia impensabile. |
Daniele | MILANO | Regolamentare i diritti d'autore e proteggerli non deve inficiare la libertà di espressione su internet!! |
Claudio | FIRENZE | repressione e proibizionismo hanno storicamente come risultato l'opposto di quello dichiarato. Governare la realtà in continuo rivolgimento è ben diverso che cercare di tagliarla con l'accetta di soluzioni grossolane e ignoranti che porterebbero solo a nuove e forse deleterie soluzioni chi ha interesse a manovrare la Rete a proprio comodo a danno dei liberi cittadini e delle loro libere idee. |
Emanuele | BARI | ricordarsi che siamo elettori che seguono la normativa in essere. |
Luca | MILANO | Riporto fedelmente quanto letto stamani su una newsletter di settore: "Calabrò ieri ha invece detto che il testo finale è in dirittura d’arrivo, che l’Articolo 21 si applica anche alla Rete, che “il web amatoriale non è toccato” e che non ha nessuna intenzione di mettere in atto censure preventive". Questo non mi basta e quindi mi unisco a quanto chiedete in merito al poter leggere il contenuto della bozza che l'AgCom vuole sottoporre al governo. Ritengo quantomeno inusuale la modalità di approvazione proposte dall'AgCom per adottate una norma di tale importanza e di enorme impatto economico e sociale sul nostro Paese. |
Antonio | FORMIA | Rispetto per la libertà di pensiero ed espressioni. No assolutamente al bavaglio per renderci schiavi. |
Roberto | TIVOLI | Ritengo che la protezione del diritto d'autore non debba essere intrapresa riducendo diritti altrettanto, se non maggiormente, importanti; temo che il volere di pochi, ma ricchi, permetta di calpestare i diritti di molti. |
Francesco Cataldo | PERUGIA | Ritengo che non si possa tutelare il "diritto d'autore" o la "proprietà intellettuale" attraverso meccanismi di repressione, o peggio limitando il diritto di espressione e di informazione che caratterizzano la Rete. |
Liliana | COCQUIO TREVISAGO | Ritengo che una riforma delle norme che disciplinano i diritti di autori debba prevedere il vaglio dell'autorità giudiziaria là dove eventualmente si ravvisino delle violazioni, anche per tutelare e garantire la libertà d'informazione e comunicazione. |
Giuseppe | LUGO | Salve vorrei un'informazione più libera che mediatica. |
Paolo | MONTESEGALE | Sarebbe ora che lasciaste in pace Internet e tutto ciò che vi è collegato. Non vi basta la dittatura semi mascherata che vige in Italia ed europa? |
Massimo Filippo | ALGHERO | Sarebbe vergognoso comprimere i diritti costituzionalmente garantiti di tutti per tutelare gli interessi economici di pochi. Costituzione Art. 15: la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'Autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge. |
Luisa | CASTELNOVO NE' MONTI | Se i componenti di questo Governo non hanno nulla da nascondere non debbono temere ciò che si scrive in rete!!! Se vogliamo che la società tutta si renda consapevole che occorre voltare pagina, e che si percepisca la necessità di un cambiamento individuale, mai bloccare la libera informazione, MAI BLOCCARE il libero pensiero| Questo governo si distingua! Luisa Valdesalici |
Alessandro | TORINO | Se le "autorità competenti" non hanno le competenze per proporre una riforma seria ed innovativa mandiamole a casa! |
Severino | CASOLI (CH) | Se non fossi anche tetraplegico e muto, cercherei di fare un documentario su di me dopo la trombosi alla arteria basilare, ma lo metterei in Rete sottotitolato e scaricabile in molte lingue come il seguente: http://www.ted.com/talks/lang/it/mick_ebeling_the_invention_that_unlocke... . Però aggiungerei il ...seguente invito alla fine del video: SE IL DOCUMENTARIO VI E' PIACIUTO, FATE QUI UNA LIBERA DONAZIONE. Questa l'unica mia restrizione anomala alla sua diffusione su Internet! |
Roberto | BIELLA | Se passeranno queste cose sarà evidente che la democrazia e l'equità stanno sempre più scomparendo dalla nostra società. Verrebbe a mancare il diritto all'informazione, tipico dei paesi poco liberi. |
Piergiorgio | MILANO | Senza Libertà Democrazia muore. |
Francesco | SALERNO | Serve una sempre maggiore campagna di sensibilizzazione sulla questione del regolamento Agcom, in modo che tutti possano sapere come un'autorità amministrativa vorrebbe decidere sulle libertà digitali pur non essendo competente in materia. L'ennesima prova di come un organismo burocratico voglia frenare lo sviluppo di questo Paese, che nel campo dell'innovazione rimane ancora indietro rispetto a tantissime realtà europee e mondiali. Grazie ad agoràdigitale che ci aggiorna (quasi) quotidianamente in merito. Cordialmente, Francesco Formisano. |
Rosario | MASCALUCIA | Si alla riforma del diritto di autore tenendo conto della libertà di espressione che le nuove tecnologie consentono. Senza reprimere le libertà dei tanti per favorire i pochi. |
Raffaele | ROMA | siamo ad una svolta epocale riguardo i nostri diritti (Tutti.) In molti stati USA compresi, baluardo della libertà, si stanno organizando come in una operazione complessa e condivisa per toglierci l'ultimo strumento d'informazione non controllato gratuito e aperto a tutte le voci che risponde al nome di INTERNET o web 2.0 la televisione è ormai superata come lo sono i giornali l'unica vera informazione è l'informazione condivisa. io chiedo una discontinuità a questa azione repressiva verso questi nuovi strumenti di informazione e diritto d'autore! |
Domitilla | MILANO | siete stati i primi a non rispettare il diritto d'autore: il nuovo marchio del ministero dell'interno è un plagio! imparate a informarmi prima di prendere delle decisioni, cialtroni. |
Damiano | FAENZA | Smettela di fare i vecchi italiani intrallazzatori plurirecidivi! Vergogna, Vergogna Vergogna! Il Web prima o poi fara giustizia e sanzionerà tutte le vostre malversazioni! |
Flavio | ROMA | Sono contrario al provvedimento AgCom per vari motivi, ovvero: 1) il diritto sacrosanto dei cittadini di informarsi, e di farlo soprattutto attraverso i canali che preferisce. Di conseguenza, perchè non tenerli al corrente circa il contenuto del provvedimento AgCom, che li interessa direttamente? 2) la libertà del cittadino di visitare la Rete, senza restrizioni che invece rischiano di ingabbiarlo entro binari predefiniti limitandogli quindi di molto l'autoresponsabilizzazione, importantissima in un regime democratico; 3) l'arbitrarietà del provvedimento, che rischierebbe, in nome del diritto d'autore, di ledere magari a quegli artisti (e sono pure tanti) che permettono liberamente e gratuitamente di far scaricare le proprie opere; 4) la violazione del diritto d'autore era comunque presente già da ben prima l'era di Internet, quindi ci sarebbe comunque; 5) ci sono modi sicuramente più democratici per combattere questo fenomeno, di confronto con i cittadini (nei quali figurano molti artisti). Bisogna saperli soltanto trovare, per non ridursi come la Cina. Cordiali saluti, Flavio Adducci |
Fabrizio | NOICATTARO | sono contrario al regolamento AGCOM e desidero esprimere il mio dissenzo al Governo ed all'AGCOM |
Fiorenza | FIRENZE | sono convinta che il governo debba mettere mano ad una legge che sancisca i diritti di autore e garantisca che non ci sarà nessuna azione repressiva sui diritti di libertà per internet.Le parole non bastano,ci vuole una legge che sia approvata dal parlamento. |
Tiziana | ROMA | Sono da sempre contraria a chi vuole in modo diretto o indiretto mettere il bavaglio all'informazione libera. La rete ha questa grande peculiarità; può raggiungere in fretta tante persone nel mondo e soprattutto è depositaria di un vastissimo archivio dal quale attingere notizie su qualsiasi argomento. E' già accaduto con i finanziamenti pubblici all'editoria che sta mettendo fuori gioco tante testate giornalistiche. Credo che consentire attraverso atti amministrativi la possibilità di limitare l'uso della rete, sia discriminatorio. Se è vero, come è vero, che il diritto di autore deve essere tutelato, è inaccettabile pensare di farlo lasciando mano libera a chi può impedire di veicolare, attraverso la rete, quello che non gli piace o che non gli fa comodo. Quindi credo sia indispensabile che il Governo almeno per una volta si metta dalla parte di tutti i cittadini, non solo italiani ma di tutto il mondo. La politica farebbe bene ad occuparsi di questi problemi in maniera seria, cercando di non ridurre ogni cosa a privilegio personale. Soprattutto dovrebbe assumere atteggiamenti molto più comformi ai ruoli istituzionali che ricopre e ricordarsi che sono lì al servizio del bene di tutti e non del bene di pochi. |
Gabriele | BOLOGNA | Sono d'accordo per chiedere al Governo Monti un forte segno di discontinuità prima che sia troppo tardi |
Daniele | TERNI | Sono d'accordo sulla disconinuità de governo Monti ma soprattutto ci vorrebbe discontinuità con quella classe di cialtroni seduti in Parlamento che stanno a rappresentare una Casta di corrotti che non meritano certo di legiferare per noi. Loro sono capaci a ridurre le intercettazioni telefoniche........in Itaia ci sarebbe bisogno di ampliarle.Questo discorso vale anche per tutti gli altri amministratori, le mazzette in Italia dilagano............. |
Guido | NAPOLI | sono decisamente contro il regolamento agcom |
Alessandra | ROMA | sono per la libertà d'informazione |
Armando | ARCO | Sono pienamente d'accordo con voi |
Luigi | AVIGLIANA | sono stufo sempre delle vs. imposizioni. internet deve restare libera perchè il ns. pensiero, le ns. idee, e qualsiasi altra cosa vogliamo scambiare nel rispetto della legalità, deve poter avere la garanzia di circolare ed essere comunica a chi vogliamo. questi sono diritti fondamentali sanciti nella costituzione italiana e degni di un paese democratico e civile. non potete e non dovete fermare il dibattito e l'opposizione o la creazione di movimenti di persone che vogliono discutere e opporsi ai provvedimenti imposti dall'alto e esprimere il proprio dissenso. non siamo schiavi nè prigionieri nè proprietà di altri! anche se bisogna evitare di commettere violazione in merito al copyright non vi potete arrogare il diritto di eliminare contenuti e dichiarazioni che il normale cittadino pubblica solo per il sospetto che questo violi qualche legge. idem per i gestori si piattaforme online che consentono la condivisione di questo materiale. questo che volete implementare è solo un modo per tapparci la bocca. ricordate che siamo milioni, e quando ci avrete tolto tutto, non avremo più nulla da perdere... si scateneranno rivolte e non moriremo solo noi. guardate ai trascorsi storici e le rivoluzioni nei paese nei quali il popolo era arrivato al limite. sono cicliche! |
Francesca | MILANO | Sono un avvocato specialista in diritto d'autore. l'attuale LdA è sicuramente obsoleta (è del '41 con poche integrazioni successive). I diritti d'autore devono essere contribuiti, anche perchè altrimenti gli autori cambierebbero mestiere. Ma il metodo non può essere quello di "limitare" l'uso della rete, che deve essere libera, anche perchè strumento straordinario di espressione del pensiero (cui si già applicano già i limiti contenuti nelle norme penali esistenti). La mia proposta è questa: poichè le compagnie telefoniche sono perfettamente in grado di monitorare la quantità di contenuti scaricati, sarebbe sensato chiedere, a chi vuole scaricare contenuti protetti, la somma di 1 euro di contributo da addebitare in bolletta telefonica. In altre parole: una sorta di abbonamento. Un euro è sostenibile da chiunque e gli autori camperebbero (meglio di adesso) con una ricompensa da calcolare con i metodi già attuati oggi, ad esempio, con i cd. borderò. Francesca Terzoni |
Luigi | MILANO | Sono un fotografo di professione e so` bene cos'e` il DIRITTO D'AUTORE e so` quanto sia importante che sia riconosciuta la proprieta` di un'opera a chi l`ha realizzata. Facciamo pero` attenzione che con un regolamento di CENSURA si possono estendere dei poteri che potrebbero prevalicare la LIBERTA` di INFORMAZIONE e tali provvedimenti potrebbero essere impugnati da chi con i DIRITTI d'AUTORE non centra niente. |
Sirio | TRENTO | Sostengo la campagna di Agora' Digitale contro regolamento Agcom |
Marco | MILANO | sostengo la campagna di Agorà Digitale per chiedere un segno di discontinuità al Governo Monti nei confronti del regolamento Agcom sul diritto d'autore su internet. |
Danilo | REGGIO EMILIA | Sostengo la campagna di Agorà Digitale. |
Toni | VENEZIA | Sosteniamo la vostra iniziativa, proponendo una riflessione sulla necessità di promuovere un movimento di opinione per la realizzazione di una normativa internazioneale (carta dei diritti di internet) che ci svincoli dal rincorrere a posteriori gli attacchi che provengono da vari fronti alle libertà della rete. Come esempio propniamo: http://it.diritti-internet.wikia.com/wiki/Carta_dei_diritti_e_della_libe... |
Andrea | APRILIA | spero che il governo ci ascolti e impedisca all'agcom di attuare la loro censura perchè di questo si tratta.Essa vuole il potere di poter chiudere (parlando di internet ) dei siti sulla base di un nonulla. spero che faccia la fina della pipa/sopa perchè secondo me è quella la sua origine. spero anche che il prezzo della benzina scenda ma purtroppo sono realista, penso che questo progetto possa far molto comodo ai politi dopo che monti non ci sarà più...poter chiudere tutti i portali di controinformazione? quando mai fermeranno questa BESTIA; le uniche persone interessate a fermarla siamo noi, il popolo di internet, basta vedere chi ha fermato la sopracitata pipa e sopa. distinti saluti e mi scuso per gli errori ortografici ma purtroppo scrivere da un cellulare non è semplice |
Saverio | BARI | Spero che un governo tecnico capisca che non c'è tempo da perdere con il signoraggio feudale dei contenuti e che i giardinetti chiusi in Rete sono anti-storici e regressivi. |
Luigi | ROMA | State per essere annichiliti: per quanto mi riguarda siete già preistoria. |
Francesco | SASSO MARCONI | State tirando troppo la corda!!!! |
Angelo | COSENZA | Stiamo dando anche noi il nostro sostegno su http://www.laleggepertutti.it/10699_agcom-antipirateria-e-i-passi-incerti-sui-download-in-internet |
Paolo | LEGNANO | Supporto totale alla vostra azione di protesta |
Angelo | TORCHIARA | TUTTE LE INIZIATIVE LEGISLATIVE TESE A LIMITARE LA LIBERTA' DI OPINIONE, SIA ESSA CALUNNIOSA, DISPREGIATIVA, PROPAGANDISTICA, CRIMINALE, SIGNIFICA SOLO REPRIMERE LA LIBERTA' DI UTILIZZO PER GLI UTENTI ONESTI E CORRETTI. SE I CRIMINALI FANNO USO DELLA RETE (CON TUTTE LE PRECAUZIONI CHE SOLO ESSI CONOSCONO) IN QUALCHE MODO LASCIANO TRACCIA DANDO COMUNQUE LA POSSIBILITA' AGLI UTENTI ONESTI E ALLE POLIZIE POSTALI DI SMASCHERARLI. LIMITARE, IMBRIGLIARE CON CAVILLI NORME, SIGNIFICA IMPEDIRE DI PARLARE A CHI NON LO POTRA' MAI UTILIZZARE ALTRI MEZZI DI COMUNICAZIONE !!! |
Gabriele | SAN GIORGIO LA MOLARA | Un regolamento contro la pirateria digitale è pensabile solo nel momento in cui i prodotti culturali sono accessibili economicamente a tutti, e non ad una minoranza che deve fare i conti con una macchina burocratica avida. |
Domenico | SAN SEVERO (FG) | Una bella idea non ha valore, se non può essere di tutti. Le barriere, alla nostra comunicazione, ritardano il nostro sviluppo intellettuale e sociale. Ed ecco che si prospetta la nostra fine.. |
Francesco | CASSOLA | Una libera informazione per un vita migliore! sembra uno slogan ma è in sintesi quello che vogliono tutti.in internet come in tv cè un sacco di spazzatura,ma l'informazione,cioè sapere come stanno veramente le cose è un nostro diritto e dovere. al giorno d'oggi è inammissibile che ci siano ancora censure,bavagli,disinformazione o magari bigottismo.una vita migliore vuol dire avere una mente aperta,curiosa,che si adatti alle necessità della società.alcuni dicono che l'ignoranza è un metodo per il controllo della gente(un gregge di pecore che fanno tutto quello che dice il padrone).ma noi siamo delle pecore?forse si,ma io penso che come animale l'uomo ha un solo vantaggio,evolve.la mente evolve,è in continuo cambiamento e non si fossilizza in vecchie teorie o preconcetti.per avere un futuro migliore dobbiamo cambiare adesso!grazie |
Toni | MONTEMARCIANO (AN) | Una repressione della libertà di espressione potrebbe trasmettere un messaggio molto negativo e il popolo non è più disposto ad accettare simili abusi. |
Tjasa | CAPRIVA DEL FRIULI | Un'altra privazione, invece di andare avanti si retrocede. Chi sa' se raggiungeremo medioevo dove le informazioni erano disponibili per pochi eletti |
Francesco | MILANO | Uomoni di Potere: Lasciate Libero Internet! Grazie, F |
Carlo | REGGIO EMILIA | Vogliamo internet libero da censure!! |
Stefano | REGGIOLO (RE) | Vogliamo una rete libera!! |
Claudio | VERONA | Vorrei esprimere il mio totale dissenso rispetto alle intenzioni di chi vuole saturare l'etere con qualsiasi forma di inquinamento, anche quello che limita, oscura, impedisce la libera espressione delle idee. Contro il paternalismo autoritario e perchè tutti posssano respirare quell'aria di libertà che ha giovato tanto a chi di libertà, materiale e spirituale, non ha potuto mai godere. |
Andrea | PAVIA | W il web libero! |
Carlo | STRIANO (NA) | W la libertà. |
Franco | UDINE | W la rete libera. NO ad AGCOM poliziotto, giudice e carnefice della libertà di espressione. |
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