Copyright, Agorà digitale ad Anica: “speriamo che la pirateria vi garantisca gli stessi risultati registrati dalla musica digitale negli ultimi anni”

Comunicato stampa 26/03/2012

 

Agorà Digitale risponde al comunicato stampa diffuso qualche giorno fa da Anica nel quale l’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali esprimeva forte disappunto per l’audizione di Calabrò al Senato sul regolamento Agcom per la tutela del diritto d’autore lamentando la mancanza di un risultato efficace dal punto di vista della lotta alla pirateria che starebbe uccidendo il mercato della produzione cinematografica e musicale. "La pirateria - si legge nel comunicato - potrà così continuare indisturbata a distruggere l'industria cinematografica, come ha già fatto con l'industria musicale indipendente".

 

In realtà, i dati sulla musica digitale disegnano uno scenario completamente diverso: il Digital Music Report 2012 di IFPI registra un tasso di crescita degli introiti nel 2011 dell'8%, il più alto dal 2004 (senza contare la crisi economica mondiale). Nel 2010, la crescita era stata del 5%, sempre su scala mondiale. Complessivamente, al momento, il mercato digitale rappresenta il 32% degli introiti dell'industria discografica con picchi del 52% negli USA, del 53 nella Corea del Sud e, addirittura del 71% in Cina (la patria della contraffazione). Il numero di download legali nel 2011, sempre secondo il rapporto IFPI, è stato di 3.6 billion, con un incremento del 17%. “Guardando i numeri”, afferma l’avv. Marco Scialdone, responsabile del Team Legale di Agorà Digitale,  “l'augurio che sentiamo di rivolgere ad Anica è che la pirateria riesca a ‘distruggere’ l'industria cinematografica proprio come ha fatto con l'industria musicale”.

 

 

Fonte: http://www.agoradigitale.org/copyright-agora-digitale-ad-anica-pirateria-non-e-cancro-industria-cinematografica

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