Cuba, Amnesty International: repressione ordinaria
“La repressione è la routine”. Con questa espressione utilizzata nel nuovo rapporto - “Repressione ordinaria: persecuzioni e brevi periodi di carcere politico a Cuba” – rilasciato da Amnesty International, si potrebbe riassumere la condizione di costante degrado della quale sono vittime i diritti umani, civili e politici a Cuba. La campagna di arresti e intimidazioni ai danni degli oppositori politici per fermare le loro richieste di rispetto dei diritti civili e politici è condotta dal governo Cubano in maniera sistematica. Ma non solo. Dall’ultimo rapporto di Amnesty International risalente a giugno 2010 e incentrato sul rispetto della libertà d’espressione si è registrata una vera e propria escalation nel numero delle detenzioni di breve periodo per i dissidenti, per un totale di 2784 (710 in più rispetto all’anno scorso) casi di violazione dei diritti umani da gennaio a settembre 2011. Privati del diritto di libera espressione, associazione e movimento, gli attivisti politici, i giornalisti e i blogger finiscono spesso, che sia per poche ore o alcuni giorni, nelle stazioni di polizia o nei centri di detenzione, dove interrogatori, minacce e, talvolta, pestaggi sono all’ordine del giorno. Le famiglie spesso e volentieri vengono tenute all’oscuro della sorte dei loro cari. Il bavaglio per le voci di dissenso è totale e nessuna critica alle politiche di stato è ammessa senza contare che le organizzazioni politiche o per i diritti umani possono essere riconosciute dalla legge. Per perseguitare gli oppositori si ricorre spesso a leggi in materia di “disordini pubblici”, “disprezzo”, “mancanza di rispetto”, “pericolosità” e “aggressione”. I numeri testimoniano che la repressione è ancora forte. Nel 2011 il rilascio di dozzine di prigionieri politici e di prigionieri di coscienza non ha comunque comportato una svolta nelle politiche volte a favorire il rispetto dei diritti umani. La grande maggioranza di coloro che sono stati rilasciati sono stati, infatti, costretti all’esilio, mentre a Cuba le autorità continuano ad elaborare nuove strategie per contenere le critiche al governo e i dissensi. agenziaradicale.com tinyurl.com/832wus3
Fonte: http://radicaligenova.iobloggo.com/576/cuba-amnesty-international-repressione-ordinaria
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