Le ultime volontà del famoso Pino domestico di Via Garibaldi in Camogli

Comitato spontaneo per la Tutela del Territorio “Osservatorio del paesaggio”Via Romana, 205- 16032 Camogli Ruta Le ultime volontà del famoso Pino domestico di Via Garibaldi in Camogli: Questo in allegato è il volantino che in questi giorni è presente in città nei bar e nei luoghi di ritrovo a disposizione di chi è interessato. Troverete anche quanto da noi comunicato a suo tempo in merito alla vicenda che si trascina dal lontano 2006 e che è stata gestita in modo inqualificabile sia da parte dell’amministrazione comunale che dagli uffici tecnici del comune stesso Il risultato finale , con ogni probabilità, sarà l’abbattimento dell’albero e lo spreco di denaro (molto probabilmente solo pubblico) per una messa in sicurezza provvisoria, maldestramente scenografica per giustificare anni di inadempienze. Le ragioni espresse dal nostro comitato a difesa dell’essenza arborea sono state chiaramente espresse nella campagna condotta per informare i cittadini e per affrontare l’aspetto culturale, paesaggistico e di memoria del territorio. A breve il TAR si esprimerà in modo rigorosamente tecnico e giuridico se abbattere l’albero o metterlo in sicurezza in modo definitivo. Comunque vada, ancora una volta  abbiamo perso l’occasione per confrontarci (Amministratori, cittadini, operatori turistici e quanti interessati) su una questione che va oltre la banalità “albero si, albero no”. Tutto si è risolto in “tagliamolo, non tagliamolo” e l’accusa al nostro comitato di metter in difficoltà molte attività turistiche per la momentanea chiusura della viabilità. Veramente poco e di basso profilo. Staremo a vedere, in ogni caso l’albero più famoso della Liguria (2006/ 2012) ha dettato le sue ultime volontà: di essere eventualmente trasformato in tavole utili e di non essere fatto a fette. Vedremo. Distinti saluti.

Volantino/manifesto: AIUTO MI VOGLIONO FARE A FETTE

Per il Comitato . Antonio Leverone  Al Sig. Sindaco e Ai Cittadini Oggetto: Sintesi situazione Pini che insistono in Via Garibaldi a Camogli nell’area del ristorante La Moreja. Premessa: I gestori dell.albergo Casmona, del ristorante La Moreja e della Gelateria “Gelati e dintorni” sotto all.albergo, sono affittuari della Proprietà Eredi Sorelle Canepa. L.area dove sussistono i due pini domestici è sempre stata un.area verde tra l.albergo “Il Pesce d.oro”( nome precedente all.attuale) e il palazzo a levante di via Garibaldi e tra il muro di piazza Schiaffino e via Garibaldi stessa. Negli anni „60/.70 (è possibile risalire alle date precise della ristrutturazione) con i lavori di un ampliamento dell.albergo si è cementificata una ampia porzione dell.area verde dove i due pini crescevano, inglobandoli nella struttura. I lavori per la realizzazione della scala di accesso al ristorante da via Garibaldi, ha ridotto (anche questo particolare è verificabile) con ogni probabilità, il sostegno sotto il pino di ponente e tale modifica può essere stata la causa del lento movimento di inclinazione dell.albero. Da anni le  radici dei due alberi causano pressioni sulla struttura del pavimento del ristorante costruito introno agli stessi, problema inevitabile di un naturale contrasto tra una struttura morta in cemento e due realtà vitali quali i due alberi. Si può ipotizzare che i due pini abbiano circa oltre 50 anni e dato il loro stato di “salute” verificato da più fonti, potrebbero caratterizzare la palazzata di Via Garibaldi di Camogli per almeno altri 30 anni. E. patrimonio di Camogli e non solo il “paesaggio” realizzato dall.ingegno umano e dall.equilibrio mantenuto nel tempo tra l.urbanizzazione della Città dal medioevo ai primi del „900. ed il cotesto territoriale a cornice, dove quella macchia verde scura dei due pini valorizza il “quadro”.: Estremizzare un concetto lo può rendere più comprensibile: possiamo togliere il “sorriso” dal quadro della Gioconda ? La risposta è ovvia. Possiamo noi rovinare un quadro di un “paesaggio” raschiando una pennellata di verde scuro ? Fermo restando seri ed accertati motivi di sicurezza pubblica per le persone e cose, non ne abbiamo diritto. Il problema: Nel Dicembre del 2005 si fa più pressante l.azione della Proprietà nel sostenere la pericolosità dei due alberi con la presentazione di perizie di parte che sostenevano la perentoria necessità del loro abbattimento. Il nostro Comitato inizia una azione di contrasto con una raccolta di adesioni che in pochissimo tempo raggiunge oltre 300 firmatari. Nel contesto verifiche fatte con tecnici e professionisti del settore si giunge ai seguenti risultati:. La prolungata carenza di manutenzione straordinaria dell.immobile in particolare del sostegno esterno del pino di ponente (quello che presentava e presenta una maggiore inclinazione ) e la mancanza di periodica potatura di alleggerimento delle chiome ( peso e resistenza al vento) sono le principali cause del potenziale pericolo. . Nel 2005 una Agronoma Paesaggista ed un Geologo dell.Università di Genova, dopo una attenta verifica sulle piante e sul contesto territoriale complessivo, relazionano al Sig. Sindaco sul buon stato arboreo delle due piante e sulla necessità di intervenire (dando anche indicazioni tecniche) a rinforzo della struttura di sostegno. (I due esperti sono disponibili a testimoniare) . Nel Gennaio del 2006 (protocollo comune Camogli 21/1/2006) a cura dell.Associazione Ligure Arboricoltori, su nostra sollecitazione, viene consegnata al comune una relazione ed una offerta per lo sfoltimento e alleggerimento delle due chiome con un costo totale a corpo di € 2.500,00 e la messa in sicurezza dei due pini con speciali funi sintetiche con un carico di rottura di 10 tonnellate con un costo totale a corpo di € 1.600,00. . Contestualmente il Comitato invia All.Assessore Ambiente e Territorio del Comune di Camogli ( Protocollo Comune 27 Dicembre 2006) una lettera che fa riferimento ad un incontro avuto con l.allora Assessore Olivari (Oggi Presidente del Parco Regionale di Portofino) nel Gennaio del 2005 dove vi erano state assicurazioni per la messa in sicurezza dei pini in oggetto, per altro enfatizzata attraverso la stampa. Nella lettera si denunciava un nulla di fatto trascorso un anno. . Il 29 Gennaio 2007 L.allora Assessore al territorio Mercurio risponde alla lettera citando: Questa amministrazione ha provveduto ad affidare ad un Professionista l’analisi statica ed il progetto atto a garantire adeguati livelli di sicurezza per il pino domestico incombente su via Garibaldi, al fine di vedere contemperare sia le esigenze di miglioramento statico sia di tutela paesaggistico-ambientale. Lo studio è stato consegnato nelle scorse settimane ed è all’attenzione del nostro Ufficio Tecnico per le conseguenti valutazioni sui provvedimenti da adottare, anche nei riguardi del complesso di competenze che investe l’Amministrazione Pubblica ed i privati proprietari. A noi non è stato mai inviato lo studio o sintesi dello stesso come non abbiamo più avuto informazioni sulle azioni dell.Amministrazione. . Solo nel 2009 si interviene sull.alleggerimento delle chiome, che hanno prodotto un evidente miglioramento estetico e di qualità delle chiome stesse. . Null’altro è stato fatto se non modesti controlli alle fessurazioni della struttura in cemento con “spie” di vetro. (ciò, almeno, per quello che si è potuto verificare dall.esterno). Ben altre possibilità tecniche sono disponibili per tenere sotto controllo la situazione statica complessiva. Le novità di questi giorni: Il Sig. Sindaco dichiara e lo scrive nell.ordinanza che interdice alla circolazione Via Garibaldi e fa chiudere ed evacuare un ristorante, una gelateria e un albergo, che ha ricevuto un fax dalla Proprietà dove denuncia la subentrata pericolosità di caduta dell.albero inclinato e di aver preso tale provvedimento dopo un controllo congiunto con i tecnici del comune e con i Vigili del Fuoco. Si riserva quindi di approfondire attraverso una perizia successiva di tecnici specifici Dallo stesso Sindaco si viene a conoscenza che da tempo vi è un contenzioso tra il Comune e la proprietà circa chi deve mettere in sicurezza i due alberi che non si ancora concluso (è una sintesi di quanto abbiamo appreso). I tempi sono: 2005 nasce il problema fine 2011 non sappiamo se tagliare o non tagliare l’albero. Al momento della stesura della presente relazione non sappiamo immaginare l.esito di questa indecente vicenda ma ci permettiamo di porre al Sig. Sindaco (quale responsabile primo della sicurezza della Città) alcune domande: . quale esito ha avuto lo studio commissionato dal comune nel 2007, . quali provvedimenti di messa in sicurezza si sono presi, . se indicati, perché non sono stati posti in atto, . vista la latitanza della Proprietà perché l’Amministrazione non è intervenuta per addebitare successivamente il costo alla proprietà dopo il contenzioso. . € 1.600,00 li avremmo raccolti noi tra i cittadini e forse anche di più.  . In ultimo ( non è una domanda ma solo una riflessione): la scelta del Fax, oggetto dell.ordinanza, data la situazione emotiva generale delle disastrose alluvioni in Liguria e le particolari condizioni meteo, ci risulta un poco sospetta. La posizione degli alberi, data la cementificazione delle superfici e del contesto limitrofo poco è interessata dalle piogge, se non la presenza di forti venti di burrasca che agiscono sulle fronde con meno impatto dato l.unico intervento di potatura del 2009. Seguiremo con attenzione e l’evolversi della vicenda, sempre più convinti della bontà della nostra battaglia, informando puntualmente i cittadini. E’ SOLO UNA QUESTIONE DI MESSA IN SICUREZZA DELL’ALBERO. Che potrebbe anche essere fatta con una intesa economica tra Comune e Proprietà dato l’alto valore culturale e sociale pubblico del contesto. Comitato Spontaneo – Associazione di fatto tra cittadini dal 2001. Coordinatore: Antonio Leverone (329 1016330) antonio.leverone@fastwebnet.it

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P.s. anch'io faccio parte del Comitato ma non mi ritrovo d'accordo con i volantino che anzi giudico, senza voler offendere nessuno, una "stupidaggine".

Fonte: http://radicaligenova.iobloggo.com/571/-le-ultime-volonta-del-famoso-pino-domestico-di-via-garibaldi-in-camogli

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