Lavagna; ‘creusa’ cancellata. Cogorno: essicatoi distrutti

Da Annamaria Castellano, presidente della sezione Tigullio di Italia Nostra, riceviamo e pubblichiamo due lettere inviate dalla stessa Italia Nostra alle autorità competenti per salvaguardare il patrimonio rurale. La prima si riferisce al territorio di Lavagna, la seconda di Cogorno Oggetto: conservazione sentiero in località Senaxi Ci è giunta voce della possibilità di distruzione di un’antica e bella creuza, bordata di muri a secco con pietre verticali, in località Senaxi presso il cimitero di S.Giulia per trasformarla in carrabile. Ci auguriamo che tale notizia sia priva di fondamento, poiché si tratta di uno dei più begli esempi di sentieri storici nel Comune di lavagna e sfasciarla sarebbe un delitto contro la conservazione del patrimonio storico rurale e delle opere di architettura spontanea. Tra l’altro, l’eventuale strada sarebbe di poche decine di metri, poiché il posto è vicinissimo alla postazione comunale di Senaxi, con possibilità di parcheggi. Si fa notare come la postazione costruita non molti anni fa come punto di partenza di sentieri escursionistici sia oggi ridotta a succursale della pubblica discarica, con rifiuti anche ingombranti abbandonati e diffusa sporcizia. Come nei pressi del sentiero in oggetto siano stati fatti da privati lavori rappattumati e sconnessi su muri a secco, scale e altre opere rurali, e come lavori pubblici di consolidamento muri e messa in sicurezza della sponda stradale in località Sorlana abbiano prodotto risultati brutti, di grande banalità e totalmente avulsi dal contesto. Ci si augura quindi che sorte simile venga risparmiata alla creuza in questione e che essa venga lasciata intatta come merita. * * * Ogetto: Alterazione seccatoi e casotti nell’entroterra del Tigullio
Ci è giunta notizia da fonte del tutto attendibile come, per ora soprattutto in Comune di Cogorno, ma certamente in altri comuni dell’entroterra, l’obbligo di mettere a catasto qualsiasi costruzione, casetti agricoli compresi, stia provocando malcontento, ma soprattutto una diffusa pratica di danneggiare o demolire in parte questi piccoli manufatti, in modo da dichiararli “collabenti” e risparmiarsi le spese di regolarizzazione e di future imposte, in quanto non fonte di reddito. E’ quindi un altro caso di leggi fatte per colpire il grosso che danneggiano indirettamente il piccolissimo; provocando in questo caso un danno alla conservazione di manufatti di architettura rurale spontanea. In un paese dove si è condonato quasi tutto, si sarà inflessibili con i casotti ? Stranamente, quando i rustici vengono, in genere abusivamente, resi abitabili e trasformati in villette, magari con apertura di strade, la cosa riesce quasi sempre a sfuggire alle maglie dei controlli. Ma a parte queste digressioni, si chiede alle autorità preposte una maggiore attenzione e tutela per queste opere minori ma significative. Trovando magari modi non onerosi per censirli e successivamente adottando una sorveglianza adeguata per mantenere la loro natura di piccoli locali di servizio, non trasformabili o ampliabili, ma non da danneggiare furtivamente per evitare spese. 

www.levantenews.it/index.php/2012/03/17/lavagna-creusa-cancellata-cogorno-essicatoi-distrutti/

Fonte: http://radicaligenova.iobloggo.com/566/lavagna-creusa-cancellata-cogorno-essicatoi-distrutti

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