Agcom contro la pirateria online, si agirà più severamente Daily Wired

Digitale e potere-rassegna stampa del 14 marzo

Diritto d'autore

Agcom contro la pirateria online, si agirà più severamente Daily Wired

"Rischia di essere persino più severa del previsto la delibera Agcom sulla pirateria online. Si è rafforzato infatti lo schieramento di coloro che vogliono la mano pesante e Corrado Calabrò, presidente dell' Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) è pronto ad ascoltarli.Calabrò ha quasi tutto il consiglio dalla sua parte nelle intenzioni di fare una delibera severa almeno quanto annunciato se non di più; solo il consigliere Nicola D'Angelo si oppone, parlando di gravi rischi per la libertà della Rete. Calabrò sta studiando alcune modifiche possibili, contenute in una relazione consegnata ai consiglieri dagli uffici dell’Autorità la scorsa settimana. Vanno quasi tutte nella direzione di rendere più severo l’attacco ai siti sospettati di pirateria, anche se i dettagli non sono stati ancora decisi."

Diritto d'autore, AGCOM chiede aiuto? Punto informatico

"Si infiamma, di nuovo, la discussione attorno allo schema di Regolamento in materia di diritto d'autore online che, stando alle ultime indiscrezioni, l'Autorità sarebbe intenzionata a varare prima che gli attuali Commissari lascino le loro poltrone ai successori, ovvero entro il prossimo mese di maggio. La ragione del revival dell'argomento è rappresentata dalla diffusione di un parere del Professor Valerio Onida, ex Presidente della Corte Costituzionale. Merito e metodo del parere - pure autorevole - lasciano, tuttavia, perplessi. Il parere, innanzitutto, non è intestato. Con la conseguenza che non è dato sapere chi lo abbia commissionato al Professor Onida. Egualmente, il parere, non contiene alcuna indicazione relativa allo specifico quesito che il "cliente" dovrebbe aver posto al Professor Onida. Si tratta, ancora una volta, di un profilo che rende difficile contestualizzare le conclusioni cui perviene l'ex Presidente delle Corte Costituzionale."

Tar Lazio: Copyright, legittimo equo compenso su hardware JusticeTv.it

"Respinti in blocco dal Tar del Lazio gli otto ricorsi contro il decreto del ministero per i Beni culturali emanato il 30 dicembre 2009, che imponeva il pagamento di un costo aggiuntivo sugli apparecchi e i supporti per la riproduzione a uso personale di opere dell'ingegno. Esulta la Siae: il pagamento dell'equo compenso per le copie private è legittimo stando alle sentenze del Tribunale amministrativo capitolino.La norma contestata, ora dichiarata legittima, statuisce che qualsiasi dispositivo elettronico dotato di memoria debba essere aggravato di un costo aggiuntivo, il cosiddetto equo compenso. Esso corrisponde a una cifra stabilita per legge dovuta a coloro che possono essere danneggiati dai contenuti illegali che, grazie all'hardware, potrebbero essere memorizzati sui dispositivi a uso privato."

E-government

Ultimo miglio, esplode la polemica Corriere delle Comunicazioni

"Dopo la discesa in campo del Berec, che chiede la procedura di infrazione a carico dell'Italia, e il pressing dell'Etno contro l'emendamento al Dl Semplificazioni (che ha ottenuto il disco verde alla Camera) che obbliga la disaggregazione dei servizi di accesso all’ingrosso alla rete fissa di Telecom Italia, oggi il dibattito si sposta a favore della misura.E addirittura Enzo Raisi (Fli) rincara la dose e annuncia un ulteriore emendamento in vista della discussione del Dl Semplificazioni al Senato per scorporare la rete di Telecom Italia. [...]Si schierano a favore dell'emendamento anche gli europarlamentari Francesco de Angelis (Pd), membro della commissione industria e Raffaele Baldassarre (Pdl), commissione mercato interno e tutela dei consumatori. Emilio Miceli, Segretario Slc Cgil, chiede la cancellazione della norma:<< L’emendamento sulle Tlc, approvato dalla commissione alla Camera, è frettoloso, non risponde alle esigenze di sicurezza della rete>>."

Privacy e trattamento dei dati personali

Gli occhiali di Google, in arrivo nel 2012 Wired.it

"I Google Goggles, gli occhiali da sole di Mountain View in grado di materializzare Internet e realtà aumentata davanti ai nostri occhi, arriveranno nel corso del 2012. Lo ha anticipato giorni fa il New York Times, sollevando alcune problematiche circa l’utilizzo dello strumento. In primis, la privacy, che Google dal primo marzo ha unificato per tutti i propri servizi. Perché uno degli utilizzi ipotizzabili degli occhiali cibernetici potrebbe essere quello di riconoscere il viso delle persone inquadrate e visualizzare a fianco di questo i dati pubblici condivisi su Google Plus o altri social network, come la biografia di Twitter. Il New York Times ha appreso da persone che li hanno provati che i Google Goggles sono in grado di visualizzare informazioni, intrattenimento e pubblicità sulle lenti degli occhiali, geolocalizzando i dati."

Pizzetti: "Senza efficace protezione dati a rischio Agenda digitale" Corriere delle Comunicazioni

"<<La nuova fase della protezione dati a livello Ue si inserisce in un contesto globale; ancor più importante il lavoro della Commissione e la presentazione del nuovo Regolamento e della nuova Direttiva", ha detto Pizzetti, aggiungendo che la stessa vicepresidente della Commissione Europea Neelie Kroes ha detto con chiarezza che senza un efficace sistema di protezione dati anche lo sviluppo dell'Agenda Digitale corre pericoli seri e rischia di andare incontro a resistenze, diffidenze e limitazioni>>. Lo ha detto Francesco Pizzetti, alla presentazione del volume “Sette anni di protezione dati in Italia” con cui di fatto chiude il suo settennato. Gli interventi più rilevanti del Garante nel 2011 hanno riguardato i social network, la trasparenza online, gli smartphone e il cloud computing, la tutela dei contribuenti nell'ambito delle misure antievasione, la sanità, la tutela dei minori nel mondo dell'informazione, il telemarketing invasivo; i diritti dei consumatori, il rapporto di lavoro, la ricerca medico-scientifica".

Privacy, il Fisco sotto accusa Il Sole 24 Ore

"La massa di dati che il Fisco si prepara a chiederci per contrastare l'evasione «non può non preoccupare». Anche perché quelle informazioni dovranno essere acquisite «indipendentemente da ogni indagine» nei confronti dei contribuenti. Così facendo, però, si agisce trattando i cittadini da sudditi, perché «è proprio dei sudditi essere considerati dei potenziali mariuoli. È proprio dello Stato non democratico pensare che i propri cittadini siano tutti possibili violatori delle leggi. In uno Stato democratico, il cittadino ha diritto di essere rispettato fino a che non vìoli le leggi, non di essere sospettato a priori».A puntare il dito contro le nuove forme di controllo preventivo è stato ieri il Garante della privacy, Francesco Pizzetti, che ha illustrato il bilancio dei sette anni di attività del collegio, il quale lascerà l'incarico entro il prossimo 18 aprile."

Fonte: http://www.agoradigitale.org/agcom-contro-la-pirateria-online-si-agira-piu-severamente-daily-wired

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