La ministra Severino stoppa il nuovo carcere a Venezia. Ora cosa si intende fare per S.M.Maggiore?
Come era prevedibile il nuovo carcere a Venezia non si farà, la Ministra Paola Severino ha detto chiaramente che non ci sono i fondi necessari alla sua realizzazione.
Dopo mesi di polemiche tutte concentrate su dove lo si doveva costruire, senza quasi mai chiedersi se era utile un nuovo carcere, ora siamo tornati al punto di partenza anzi, forse siamo pure retrocessi. Infatti appena annunciato il progetto, in maniera chiaramente demagogica dall'allora Ministro Maroni, al carcere veneziano di Santa Maria Maggiore venivano tagliati fondi per l'ammodernamento con la motivazione dell'imminente costruzione del nuovo istituto, 900mila euro dichiarava nell'aprile 2011 l'allora direttrice al Senatore Radicale Marco Perduca durante una visita ispettiva e riportato dai mezzi d'informazione.
La situazione di S.M. Maggiore è al limite del collasso, oltre 350 detenuti a fronte di una capienza di 168, agenti in drammatica carenza di organico, operatori impossibilitati ad operare in modo efficace, carenza di fondi per i servizi di base come forniture di materiale per l'igene...Ora cosa si farà?
Ora che l'alibi del nuovo istituto è venuto meno, i fondi congelati saranno ridati a S.M. Maggiore per le indispensabile opere di ristrutturazione ed ammodernamento (solo per citarne una: la sala regia con monitor vecchi di 20 anni ed in parte inutilizzabili)? E l'isituto a custodia attenuto (SAT) che dal 2008 è chiuso, temporaneamente si disse, per lavori di messa a norma, che potrebbe alleggerire il sovraffolamento di S.M. Maggiore e ridare significato al dettato costituzionale sul recupero del detenuto, sarà riaperto (dal 2009 al Senato una interrogazione sul SAT del Senatore Radicale Marco Perduca attende risposta)?
Ma soprattutto governo, parlamento e forze politche vorranno finalmente sostenere la richiesta di Pannella e dei Radicali per l'amnistia quale indispensabile primo atto per rientrare dall'illegalità in cui il sistema giustizia e la sua appendice carceraria da anni vive umiliandoci difronte all'Europa, come disse il Presidente Napolitano?
Dopo mesi di polemiche tutte concentrate su dove lo si doveva costruire, senza quasi mai chiedersi se era utile un nuovo carcere, ora siamo tornati al punto di partenza anzi, forse siamo pure retrocessi. Infatti appena annunciato il progetto, in maniera chiaramente demagogica dall'allora Ministro Maroni, al carcere veneziano di Santa Maria Maggiore venivano tagliati fondi per l'ammodernamento con la motivazione dell'imminente costruzione del nuovo istituto, 900mila euro dichiarava nell'aprile 2011 l'allora direttrice al Senatore Radicale Marco Perduca durante una visita ispettiva e riportato dai mezzi d'informazione.
La situazione di S.M. Maggiore è al limite del collasso, oltre 350 detenuti a fronte di una capienza di 168, agenti in drammatica carenza di organico, operatori impossibilitati ad operare in modo efficace, carenza di fondi per i servizi di base come forniture di materiale per l'igene...Ora cosa si farà?
Ora che l'alibi del nuovo istituto è venuto meno, i fondi congelati saranno ridati a S.M. Maggiore per le indispensabile opere di ristrutturazione ed ammodernamento (solo per citarne una: la sala regia con monitor vecchi di 20 anni ed in parte inutilizzabili)? E l'isituto a custodia attenuto (SAT) che dal 2008 è chiuso, temporaneamente si disse, per lavori di messa a norma, che potrebbe alleggerire il sovraffolamento di S.M. Maggiore e ridare significato al dettato costituzionale sul recupero del detenuto, sarà riaperto (dal 2009 al Senato una interrogazione sul SAT del Senatore Radicale Marco Perduca attende risposta)?
Ma soprattutto governo, parlamento e forze politche vorranno finalmente sostenere la richiesta di Pannella e dei Radicali per l'amnistia quale indispensabile primo atto per rientrare dall'illegalità in cui il sistema giustizia e la sua appendice carceraria da anni vive umiliandoci difronte all'Europa, come disse il Presidente Napolitano?
Franco Fois
Associazione VenetoRadicale
Fonte: http://venetoradicale.blogspot.com/2012/03/la-ministra-severino-stoppa-il-nuovo.html
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