Amnistia, convegno a Napoli, hotel Terminus. Coi radicali Plgn anche Rita Bernardini
Così come nell’assemblea dello scorso dicembre, anche in questo caso il parterre sarà di tutto rispetto, con oratori di rilevanza nazionale che hanno scelto Napoli per rilanciare una battaglia antica ma sempre attuale. Al convegno interverranno, tra gli altri, Domenico Ciruzzi, presidente della camera penale di Napoli, il Senatore Pdl Luigi Compagna, firmatario della proposta di legge per l’amnistia, Rita Bernardini, Deputata radicale eletta nelle liste del Pd e da sempre in prima linea per i diritti dei detenuti, Mario Staderini, segretario nazionale di Radicali Italiani oltre a rappresentanti del mondo associativo come Mario Barone, vice presidente campano di Antigone. Questi sono solo alcuni dei nomi che si alterneranno al microfono, nel corso di un’assemblea che nelle intenzioni degli organizzatori dovrà essere animata in primis dalle famiglie dei detenuti, ovvero coloro per i quali i radicali si stanno battendo incessantemente. A moderare l’incontro sarà il segretario dell’associazione radicale Per la grande Napoli, nonché membro del comitato nazionale di Radicali Italiani, Luigi Mazzotta.
Mazzotta ha così illustrato ai nostri taccuini, quella che sarà l’impostazione dell’evento e le sue finalità: “Questo e’ il secondo appuntamento a distanza di settanta giorni trascorsi, dove si evidenziano le problematiche del sistema della giustizia e di una sua immediata riforma strutturale per porre fine in modo definitivo ai 9 milioni di processi civili e penali pendenti ed ai continui suicidi nelle carceri italiane delle persone detenute e di poliziotti penitenziari. Il mancato rispetto e violazione di convenzioni internazionali in materia di diritti umani, rappresentano il susseguirsi di richiami da parte della Corte Europea nei confronti del nostro paese in materia di sovraffollamento. (153% rispetto alla media europea che e’ del 96%). Emergenze sfociate in tragedie quotidiane dove l’impegno per una risoluzione del problema da parte della Ministra della Giustizia Severino attraverso un decreto “salvacarceri” è risultato del tutto insufficiente ed inadempiente. In questi primi due mesi dell’anno l’associazione “Per la grande Napoli” non ha smesso di proseguire la lotta nonviolenta iniziata nel maggio dell’anno 2011 e condotta con il prolungato digiuno di Marco Pannella per chiedere una amnistia affinché venga ripristinato il diritto alla legalità nel nostro paese. Sono state effettuate numerose visite ispettive nelle carceri della Campania con il Senatore Luigi Compagna e con l’Onorevole Alfonso Papa da cui si è evidenziato il peggioramento del sovraffollamento e la totale mancanza del rispetto della dignità umana”.
Oltre che di carcere, si parlerà anche della situazione sempre più critica degli Opg, per i quali il Governo sta preparando la chiusura in tempi brevi. Mario Barone, a nome di Antigone, associazione impegnata sia nel pianeta carcere che in quello non meno inquietante degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ha raccontato alcuni aspetti ai più sconosciuti della situazione attuale. “Siamo felici – ha dichiarato Barone ad ePress – che ci sia un termine per la chiusura degli OPG perché raccoglie anche il frutto delle nostre battaglie, ma siamo preoccupati per ciò che li andrà a sostituire perché c’è il rischio concreto di replicare piccole strutture manicomiali, sia pure meno orribili di ciò che sono oggi gli opg; del resto, a monte, non è stato modificato il meccanismo delle misure di sicurezza, per cui – nella sostanza – avremo ancora lunghi internamenti, la cui durata dipenderà dall’esercizio di un potere puramente discrezionale”. Barone ha inoltre spiegato che attualmente la sola struttura ospedalizzata in Italia si trova a Castiglione delle Stiviere, in Lombardia, la quale però ha il primato negativo del più basso numero di pazienti dimessi, sebbene questo numero sia generalmente scarso anche negli altri 5 istituti.
Le altre strutture dislocate sul territorio sono di fatto strutture di tipo carcerario, sebbene al proprio interno ospitino spesso persone non colpite da condanne o provvedimenti restrittivi dell’autorità giudiziaria. Il potere di internare, tutt’ora in mano ai sindaci, ha determinato situazioni paradossali da cui spesso è impossibile uscire per via di tempi sempre più lunghi nell’esame delle relative pratiche. L’effetto è stato quello di aver reso vana ogni pur apprezzabile intenzione contenuta nella legge Basaglia, all’atto della chiusura dei manicomi. Nei giorni in cui l’Italia è insanguinata da rivolte più o meno violente in opposizione a un treno veloce, i radicali propongono una rivolta non violenta e un’amnistia – ma anche amnistie, in riferimento a Opg ed ergastolo ostativo – per la Repubblica e per lo Stato di diritto.
Appuntamento all’hotel Terminus di Napoli il 10 marzo 2012 dalle ore 10.
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