Corte dei Conti della Campania: denuncia di sprechi e baronie
di Giulia Musella, da “Agenzia Radicale”, 25-02-2012
Sprechi, baronie e uso disinvolto del denaro pubblico. Ma anche qualche spiraglio di buona amministrazione. E’ questo il quadro, a tratti impietoso, tracciato dal Procuratore regionale e dal Presidente della Corte dei Conti campana nel giorno dell’inaugurazione de nuovo anno giudiziario. I magistrati contabili non hanno rinunciato ad una tirata d’orecchie alla classe politica locale: l’amministrazione della cosa pubblica appare “disattenta ed improvvisata” tesa più al raggiungimento di ‘risultati effimeri’ che all’efficacia.
Gli enti locali sono i più colpiti dalla giurisdizione amministrativa della Corte, che nell’anno giudiziario appena concluso ha emesso condanne per quasi 25 milioni di euro: solo il 5% delle somme però è stato effettivamente recuperato. Il vero cancro degli enti locali secondo la relazione del Procuratore regionale Tommaso Cottone è quello delle consulenze esterne, a cui si fa un ricorso definito ‘illecito’ dal capo degli inquirenti contabili. Massima attenzione anche al tema dei rifiuti: Cottone ha segnalato una maggiore cura degli amministratori nella gestione del ciclo dei rifiuti, ma comunque “non è stata ancora raggiunta la piena legalità”. La Corte quest’anno ha condannato l’ex subcommissario ai rifiuti Giulio Facchiper aver illecitamente stabilizzato dei lavoratori socialmente utili.
Il caso è emblematico per il Presidente Fiorenzo Santoro: “La funzione dell’organo straordinario è stata illegittimamente piegata ad interessi diversi, disponendo una pletorica dotazione di personale per l’organizzazione e lo svolgimento dei servizi di raccolta differenziata”.
Tra sprechi al limite della realtà, come quello degli amministratori comunali di Casal di Principe condannati a risanare un danno erariale di quasi 5 milioni di euro perché impedivano la riscossione delle bollette dell’acqua dei suoi cittadini, e moltissimi di atti di citazione per il mancato raggiungimento delle percentuali indicate dalla legge per la raccolta differenziata, i magistrati contabili segnalano anche casi di amministrazione virtuosa.
Come quello dell’Asl di Salerno, che riducendo le spese è riuscito a mantenere alti gli standard qualitativi della sua attività, oppure dell’Inps regionale, che ha rafforzato la sua attività di controlli sui falsi invalidi.
Sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti sono finiti anche gli sprechi dell’economia assistita: “Ogni anno piovono su questa regione oltre 2 milioni di euro di contributi europei - ha tuonato Cottone – e, se venissero ben spesi, questa sarebbe una regione ricca e senza disoccupazione”.
- Login to post comments