Rutelli, finanziamento pubblico e ius soli

Ci sono tanti che cambiano idea e cambiare idea è onesto con la propria crescita, non che cambiando idea bisogna per forza cambiare partito, però molti lo fanno, alcuni fondano dei partiti nuovi. Uno di questi ultimi è Rutelli, difficilmente si riesce a capire il passaggio da l’essere radicale nonviolento a pericoloso moderato. Perché pericoloso? Rutelli in pochi giorni ha fatto due dichiarazioni alquanto sconcertanti.

Nella prima dichiarazione rilasciata alla trasmissione “Le Iene” andata in onda il 23 febbraio 2012, Rutelli affermava di essere favorevole al finanziamento pubblico ai partiti, forse dimenticando che i partiti incassano dallo Stato, quindi finanziamenti pubblici, molto di più di quello che spendono e questa differenza, tra spesa dichiarata e contributo erogato, che palesa l’infondatezza della sua dichiarazione. Il finanziamento pubblico ai partiti finanzia soltanto la partitocrazia e non la democrazia; tra l’altro nel 1993, grazie ad un referendum radicale, abrogarono il finanziamento pubblico ai partiti. Vogliamo ricordarlo che dalle elezioni politiche del 1994 alle politiche del 2008 lo stato ha erogato 2.253.612.233,79 euro di contributi?

Nella seconda sconvolgente dichiarazione Rutelli afferma che la cittadinanza sarebbe un traguardo e si dice contrario all’introduzione dello ius soli. Prima di tutto la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sancisce che la cittadinanza è un diritto umano inalienabile e non un traguardo. Io non ho vinto nessuna battaglia per la mia cittadinanza italiana e i figli degli immigrati che non hanno la cittadinanza italiana non ne hanno perso alcuna. Rutelli utilizza un linguaggio pericoloso e un po’ volgare dichiarando “Se introduciamo il criterio dello jus soli, ossia l’automatica cittadinanza italiana per chiunque nasca sul nostro territorio, rischiamo di trasformare l’isola di Lampedusa o il porto di Ancona o la stazione di Trieste nelle succursali della più clamorosa clinica ostetrica d’Europa.” Prima di tutto le diverse proposte in Parlamento non prevedono nessun automatismo o immediatezza nell’acquisizione della cittadinanza e, se proprio gli piace utilizzare questo linguaggio, se la cittadinanza fosse un traguardo certamente sarebbe un giusto premio per chi è costretto a correre per partorire in Italia, perché, francamente, non credo che lo si possa scegliere come obbiettivo.

Tra queste dichiarazioni una buona notizia c’è. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha dichiarato che i respingimenti verso la Libia hanno violato i diritti umani. Speriamo vivamente che la politica italiana sappia essere più saggia nel governare il fenomeno dell’immigrazione. Su questo fronte noi Radicali siamo sempre in prima linea e continueremo ad esserlo.

Roberto Gaudioso, Tesoriere dell’Associazione Radicale Per la Grande Napoli

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=6164&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=rutelli-finanziamento-pubblico-e-ius-soli

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