“La Procura indaghi su Poggioreale”
Lettera aperta del “Carcere Possibile onlus”, da “Napoli Città Sociale”, 20-02-2012
Dopo aver appreso delle indagini della Procura di Napoli sulle condizioni degli animali dello zoo di viale Kennedy, Riccardo Polidoro, presidente dell’associazione Il Carcere Possibile chiede che si faccia altrettanto per i detenuti rinchiusi nel penitenziario di Poggioreale: persone ammassate in celle dove non è neppure possibile muoversi.
“Indagine giusta, quella relativa allo zoo, che mi auguro raggiunga il suo scopo: la punizione di eventuali responsabili e soluzioni per gli animali degne di un Paese civile”, scrive Polidoro, “Ma, in qualità di Presidente de “Il Carcere Possibile Onlus”, associazione della Camera Penale di Napoli, che da anni si occupa della tutela dei diritti dei detenuti, e da cittadino, mi chiedo perché quello che legittimamente si vuole venga garantito agli animali, non è assicurato a coloro che sono rinchiusi negli Istituti di pena”.
Nella casa circondariale di Napoli-Poggioreale, a fronte di una capienza tollerabile di 1.300 detenuti, ne sono rinchiusi circa 2.800. Di recente le condizioni di vita dei detenuti nel penitenziario sono state ritenute “invivibili” dal Presidente del Senato Schifani in visita tra i padiglioni. “Il Carcere Possibile nel 2009 ha depositato alla Procura della Repubblica di Napoli un esposto sulle condizioni igienico sanitarie degli Istituti di Pena del circondario di Napoli, ivi compresa la Casa Circondariale di Poggioreale, facendo specifico riferimento ai controlli che le Asl competenti devono effettuare ogni sei mesi per verificare il rispetto delle leggi vigenti in materia. Dopo un’indagine, durata due anni, è stata chiesta dal Suo Ufficio l’archiviazione dell’esposto, non accolta dal Giudice delle Indagini Preliminari, che ha indicato al S.Procuratore delegato di effettuare ulteriori approfondimenti investigativi”, continua Polidoro, “La “notizia di reato” c’è e proviene da più fonti, anche molto qualificate. Il principio dell’ obbligatorietà dell’azione penale non prevede deroghe e il Suo Ufficio ha un fascicolo aperto da oltre due anni. La “supplenza” dell’organo giudiziario, che abbiamo visto in altre situazioni, potrebbe forse finalmente eliminare l’extraterritorialità delle carceri, dove la Legge e i principi costituzionali non trovano applicazione”.
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