La Corte di Giustizia UE dice no alla sorveglianza generalizzata: dura battuta d'arresto per gli estremisti del copyright

Comunicato stampa 16 Febbraio

La Corte di Giustizia UE dice no alla sorveglianza generalizzata: dura battuta d'arresto per gli estremisti del copyright

Dopo la storica sentenza relativa al caso Sabam c. Scarlet,  la Corte di Giustizia Ue torna sul tema dei sistemi di filtraggio della comunicazioni online. Nel caso Sabam c. Netlog, La Corte ha dichiarato non compatibili con l'ordinamento comunitario provvedimenti degli stati membri che impongano al gestore di un social network una sorveglianza generalizzata, nell’interesse dei titolari di diritti d’autore, sulla totalità o sulla maggior parte delle informazioni memorizzate e scambiate dagli utenti.

"La Corte di Giustizia" afferma l'avv. Marco scialdone, responsabile del team legale di agorà digitale "ricorda ancora una volta, e più che mai in questa fase così delicata in ragione della fima da parte dell'Unione Europea del trattato ACTA, che la libertà di informazione, il  diritto alla riservatezza, la libertà di impresa non possono essere sacrificati sull'altare di uno scriteriato enforcement  dei diritti di proprietà intellettuale. Speriamo che la netta presa di posizione della Corte  porti gli Stati membri, in primis la Francia, ad interrogarsi sulla compatiblità con il diritto comunitario del loro modello di tutela della proprietà intellettuale, basato in larga parte su una monitoraggio costante della vita online delle persone".

Qui il link del post di Marco Scialdone, responsabile del team legale di Agorà Digitale

Qui il testo integrale della sentenza della Corte di Giustizia

Fonte: http://www.agoradigitale.org/la-corte-di-giustizia-ue-dice-no-alla-sorveglianza-generalizzata-dura-battuta-darresto-gli-estremist

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