Agenda digitale, nella prima riunione si parla di tempi

di Martina Pennisi, "Daily Wired" del 10 febbraio 2012

Tra marzo e giugno i primi interventi. L'attesa per proposte e segnali concreti rimane. Intanto i temi riguardano e-commerce, e-government e open-data, alfabetizzazione informatica, ricerca e investimenti, smart communities.

L'imperativo è non stare fermi e un altro piccolo passo è stato fatto in direzione della definizione dell' Agenda digitale italiana. L'assenza di proposte concrete purtroppo si conferma, ma dalla riunione di ieri sera - la prima operativa sul tema - iniziano a fare capolino le prime tempistiche precise.

La cabina di regia interministeriale agirà secondo sei direttive (e-commerce, e-government e open data, alfabetizzazione informatica, ricerca e investimenti, smart communities) e tra marzo e giugno strutturerà gli interventi. Il plauso di Agorà Digitale è per la presa di posizione ufficiale di questo governo in materia, attenzione, però, ai tempi: "Si parla di giugno per il termine di definizione delle norme, questo è un governo a tempo e nel giro di pochi mesi entreremo in modalità riforma elettorale. Va bene il progetto a lungo termine, ma bisognerebbe dare un segnale subito come è stato fatto per il sistema finanziario", dichiara a Wired.it il segretario dell'associazione Luca Nicotra. Un esempio di proposte concrete è stato fatto due giorni fa proprio su iniziativa di Agorà Digitale e altre realtà analoghe, 15 gli emendamenti presentati  ( qui le priorità secondo Wired.it). "Bisogna anche tenere conto", prosegue Nicotra, "che ci saranno degli scontri, dare priorità al digitale vuol dire andare a toccare interessi di corporazioni che temono di essere messe in difficoltà. Si pensi ai tassisti digitali".

Anche Paolo Gentiloni, fra i parlamentari (sponda Pd) più attivi in materia, ritiene "importantissimo che il governo metta questa questione all'ordine del giorno" e si augura "che questa scelta che finora è stata di ordine politico e di comunicazione diventi al più presto anche una concreta azione di governo". "La premesse", ci ha spiegato, "sono straordinariamente positive e se arriveranno decisioni davvero concrete entro giugno sarà una meraviglia, ma bisogna capire prima di tutto che il digitale non è un modo per distribuire rapidamente dei certificati, è un modo per rilanciare la crescita economica italiana". Come Nicotra, Gentiloni fa il paragone con interventi già realizzati in altri ambiti: "Apprezzabilmente qualche settimana fa è stato sbloccato qualche miliardo di opere pubbliche ferme al Cipe, il problema è che in questo paese si sottovaluta l'importanza delle infrastrutture digitali".

Insomma, per parlare della questione con definitivo e convinto ottimismo ci vuole ancora qualche mese. Priorità è la parola che manca negli assolutamente costruttivi e apprezzabili discorsi sull'argomento. 

Fonte: http://www.agoradigitale.org/agenda-digitale-nella-prima-riunione-si-parla-di-tempi

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