Agenda Digitale: Associazioni ed Imprese chiedono "Riforme Subito" a Cabina di Regia di Profumo e Passera
Roma, 9 febbraio 2012. Dieci tra le maggiori associazioni del settore digitale e telecomunicazioni e che rappresentano imprese, consumatori e diritti dei cittadini hanno inviato alla Cabina di Regia sui temi dell'Agenda Digitale, che si instaura oggi, una serie di richieste di riforme da approvare subito all'interno del decreto liberalizzazioni.
"L'Italia ha bisogno di uno shock digitale per far ripartire l'economia ed innovare" - si legge nella lettera - "Il contributo al PIL del settore Internet in Italia è il 2%, in Inghilterra il 7%. Anni di annunci da parte dei precedenti governi hanno esasperato un settore che ha bisogno di segnali forti dal governo. È giusto che l'Italia si doti una cabina di Regia che sappia dare una visione generale e un piano industriale e infrastrutturale al mercato digitale e delle telecomunicazioni nel nostro paese. Ma allo stesso tempo non c'e' alcun motivo per non approvare subito alcune puntuali ma decisive riforme per sbloccare il mercato digitale e l'innovazione".
Tra le proposte di riforma, che sono state sottoscritte in queste ore da uno schieramento trasversale di parlamentari, vi sono una delega al governo per la riforma del diritto d'autore nel rispetto dei diritti degli utenti, l'abolizione del monopolio e del bollino SIAE, l'obbligo di apertura dei dati pubblici anche per uso commerciale per favorire imprese innovative, l'abbattimento delle tasse ai piccoli imprenditori del settore della banda larga, l'apertura degli archivi digitali delle biblioteche e la liberalizzazione degli sconti sui libri e l'abbattimento dell'IVA sugli ebook. Incluse nel pacchetto anche una proposta per la nuova asta delle frequenze, un piano di distribuzione delle frequenze in grado di sostenere l’imprenditoria giovanile e femminile eliminando il cd digital divide, una riforma dell'istituto della class action, norme che vietano finestre di distribuzione e accordi sulla diffusione dei contenuti troppo vincolanti, il libero utilizzo delle frequenze su suolo privato e la preferenza del Software Libero nella pubblica amministrazione.
Il pacchetto di proposte è stato elaborato da Agorà Digitale, Articolo 21, Associazione Italiana Internet Provider, Associazione Italiana per l'Open Government, Assoprovider, Altroconsumo, Istituto per le Politiche dell'Innovazione, Libertiamo, Stati Generali dell’Innovazione e lo Studio Legale Sarzana.
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