GB: contraccezione “segreta”

E’ bufera Oltremanica per via di un sistema contraccettivo che consiste in bastoncini piccoli e sottili posizionati sotto la pelle dell’avambraccio che rilasciano un flusso costante di ormoni che inibiscono l’ovulazione. A far discutere tuttavia non è la liceità o meno della pratica, né tanto meno la sua efficacia, quanto il modo in cui il suddetto contraccettivo è stato “somministrato” alle minori. In seguito, infatti, a una politica governativa volta a ridurre le gravidanze tra le teenager, gli impianti venivano inseriti sotto pelle a ragazzine di 13 anni senza che i genitori ne fossero a conoscenza. A farsi carico del suddetto “piano d’attacco”, peraltro perfettamente legale in linea con le direttive governative, è stata la Solent NHS Trust, una sorta di asl di Southampton che si occupa di fornire servizi medici alla comunità locale – sia adulti che bambini - e supporto per gli anziani e persone con disabilità. Almeno nove le scuole della cittadina inglese dove la Solent NHS Trust ha proposto il suddetto servizio come parte integrante delle cure della sfera sessuale. Si pensa che la pratica tuttavia sia piuttosto diffusa - anche se è difficile stabilire con esattezza in quante altre zone sono state adottate politiche simili -, considerato l’ordine governativo impartito tre anni fa ad alcuni councils tra i quali Bristol, Manchester, Newcastle, Rotherham, Nottingham e Peterborough, di investire in impianti e altri contraccettivi a lungo termine da proporre nelle scuole. Dati della NHS alla mano, 1700 sarebbero le ragazze di età compresa tra i 13 e i 14 anni che lo scorso anno hanno subito l’impianto di cui sopra e 3200 quelle di 15 anni che l’anno precedente erano state sottoposte allo stesso trattamento; mentre altre 800 hanno “beneficiato” di iniezioni aventi lo stesso fine. Il risultato della “battaglia” è stato un calo del 22% delle gravidanze, come riporta lo stesso NHS. Ai genitori delle fanciulle il metodo adottato non è però piaciuto. Concordi sull’importanza di impartire un’adeguata educazione sessuale ai giovani e di proteggerli dal rischio di gravidanze indesiderate, sono tuttavia convinti che in questo caso ci si sia spinti un po’ oltre. All’indignazione di madri e padri dinanzi al fatto di non esser stati consultati prima di operare sulle giovani figlie, né tantomeno di aver chiesto un parere al medico di famiglia, si aggiunge quella derivante da un intervento “moralmente scorretto”, percepito da molti come una vera e propria violazione del corpo delle ragazze, alle quali, secondo la testimonianza di una madre di una di loro, veniva semplicemente chiesto di compilare un modulo relativo alla loro storia clinica e di sostenere un colloquio con un esperto e il gioco era ben presto fatto. Senza contare che, sempre a detta della signora, all’intervento non facevano poi seguito delle adeguate visite di controllo. In risposta alle critiche e alle polemiche suscitate dall’”infallibile” metodo, e soprattutto a difesa del lavoro svolto dalla NHS, il portavoce dell’azienda ha spiegato: “Ogni bambina veniva valutata in base alla propria facoltà di fornire il proprio consenso alla procedura ed era presa in considerazione la storia medica di ciascuna di loro”. E se i genitori non sono stati informati lo si deve principalmente alla riservatezza che si deve alle informazioni rilasciate in via confidenziale. Ma la carta del “segreto professionale” non ha convinto le famiglie, né i sostenitori di Family Education Trust, secondo i quali il contraccettivo incriminato incoraggerebbe la promiscuità sessuale e non fornirebbe inoltre deguata protezione contro malattie e infezioni sessualmente trasmissibili. Agenzia Radicale link: tinyurl.com/79dt6qz

Fonte: http://radicaligenova.iobloggo.com/510/gb-contraccezione-segreta

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