I fumatori di canapa gettano i bambini nei fiumi?
La mattina del 4 febbraio, mentre su Roma cadeva la neve, un padre ha prelevato suo figlio, di meno di 2 anni, da casa della nonna materna, e lo ha gettato nel Tevere gelato. Un fatto drammatico di cronaca, sul quale sono ancora in corso indagini, una tragedia talmente triste e disperata che invita al silenzio chiunque non abbia da portare elementi certi. Sulla vicenda, invece, è intervenuto il senatore del Pdl Carlo Giovanardi, che interviene ormai su tutto, e spessissimo a sproposito, dichiarando "una risposta purtroppo viene dal limaccioso mondo delle droghe". Giovanardi ha ricordato che quel padre infatti "non soltanto era stato già arrestato in passato per spaccio di droga, ma ha dichiarato di far uso di cannabis".
A chiunque abbia un minimo di conoscenza scientifica questo determinismo appare insensato; crisi di violenza vengono a volte scatenate da altre droghe, come ad esempio cocaina e alcool, ma sempre in soggetti che comunque violenti lo sarebbero comunque; cioè l’assunzione di sostanze può rappresentare una variabile nell’ analisi del fatto, ma non una causa.
Questa affermazione non pertinente fa il paio con l’incipit del recente “dossier” presentato dal giornale Focus, dove si afferma che un fatto di cronaca, avvenuto una decina di anni fa, l’omicidio efferato di una ragazza, sarebbe stato dovuto all’uso di cannabis; senza ricordare che l’imputato, in quel caso, era in cura presso uno psichiatra, e non per uso di droghe ma per patologie psichiche, e che nelle prime dichiarazioni rese negò l’uso di droghe, ritrattando poi quando l’avvocato impostò la linea difensiva proprio attribuendo la responsabilità del reato ad uno stato di alterazione.
Se uno squilibrato, perché non ci vuole una perizia per stabilire che chi getta un bimbo in un fiume, o chi uccide con decine di coltellate la fidanzata lo sia, compie atti di violenza, non è certo per le sostanze che ha o meno assunto; la cannabis poi è tra le meno indicate per essere additata come responsabile. Tutto questo ricorda molto da vicino la campagna con la quale in America si stabilirono i primi divieti sulla cannabis, quando Aslinger, capo del Dipartimento della Proibizione, oltre ad accusare la cannabis di essere all’origine di episodi simili, affermava che: "ci sono 100.000 fumatori di marijuana negli Stati Uniti, e la maggior parte sono negri, ispanici, filippini ed intrattenitori; la loro musica satanica, jazz e swing, è il risultato dell'uso di marijuana. Il suo uso causa nelle donne bianche un desiderio di ricerca di relazioni sessuali con essi."
Claudia Sterzi, Giunta di Radicali Italiani
Edoardo de Blasio e Augusto Tagliati del Movimento Liberali Antiproibizionisti
Claudia Sterzi, Giunta di Radicali Italiani
Edoardo de Blasio e Augusto Tagliati del Movimento Liberali Antiproibizionisti
Fonte: http://antiproibizionistiradicali.blogspot.com/2012/02/i-fumatori-di-canapa-gettano-i-bambini.html
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