Salta il bavaglio al web 365 voti per gli emendamenti la Repubblica.it
Digitale e Potere- Rassegna stampa del 2 Febbraio
Diritto d'autore
Salta il bavaglio al web 365 voti per gli emendamenti la Repubblica.it
"Salta dalla legge comunitaria la norma, battezzata 'bavaglio al web', secondo la quale un qualunque soggetto interessato avrebbe potuto chiedere al provider la rimozione su internet di informazioni da lui considerate illecite o la disabilitazione dell'accesso alla medesima. La norma, che era stata introdotta in commissione alla Camera su iniziativa del leghista Gianni Fava, è stata cassata dall'Aula con l'approvazione di sei identici emendamenti soppressivi presentati da Pdl, Idv, Fli, Api, Pd e Udc. Gli emendamenti hanno cancellato l'intero articolo 18 del testo e sono passati con 365 voti a favore, 57 contrari e 14 astensioni. <<Il voto contrario a larga maggioranza sull'emendamento presentato dall'on. Fava è l'ennesima sconfitta della strategia della repressione rispetto ai nuovi modelli di fruizione e creazione dei contenuti abilitati dalla rete. La terza sconfitta in pochi mesi>>. Lo dichiara in una nota Luca Nicotra, segretario dell'associazione radicale Agorà digitale."
Internet: Confindustria cultura, no proposta Fava occasione persa Prima comunicazione
"“Un’occasione persa per contrastare la pirateria”: e’ questo il commento del presidente di Confindustria Cultura Italia Marco Polillo dopo la bocciatura ieri sera del cosiddetto emendamento Fava. “L’articolo non voleva mettere nessun bavaglio al web ma solo adeguare il nostro ordinamento alla disciplina comunitaria".
Privacy e trattamento dei dati personali
La futura privacy di Google sarà fonte di profitti il Manifesto, p. 4
"...La prima notizia riguarda il cambiamento della policy nel servizio di blog. E non è una bella notizia. Come Twitter, infatti, la società del motore di ricerca ha deciso di rispettare le leggi nazionali in tema di libertà di espressione. Così se ci sono testi, commenti, post che secondo il governo di un dato paese violano alcune leggi, Blogger - questo il nome del servizio - provvederà a rimuoverlo, cioè a censurarlo... La seconda notizia riguarda il cambiamento delle regole di rispetto della privacy. In un documento reso pubblico da Google, la società del motore di ricerca informa che dal 1 marzo i dati degli utenti di tutti i servizi di Mountain View saranno armonizzati... Lo spettro è un <<Grande fratello>>."
Privacy: l'Ue regolamenta, gli Usa no CorrierEconomia
"Internet e le nuove tecnologie digitali «rappresentano un formidabile fattore di libertà ma non devono costituire una minaccia per la privacy dei cittadini, che per noi europei è un diritto fondamentale». Con queste parole Viviane Reding, commissario Ue per la Giustizia, mercoledì scorso ha illustrato il suo progetto, ratificato (non senza duri contrasti) da tutta la Commissione, per la protezione dei dati online dei cittadini e delle aziende. Il nuovo regolamento fissa paletti precisi sulla privacy e, una volta approvato dal Parlamento e dal Consiglio Ue, varrà per tutti i paesi europei... Secondo gli esperti, le nuove norme Ue potrebbero avere un doppio effetto: da una parte potrebbero favorire le società Usa, come Google, Facebook, Amazon, Apple, Oracle e le altre, soggette a meno vincoli e a meno costi; dall’altro potrebbero al contrario favorire le imprese europee di cloud computing in grado di garantire alle aziende clienti di rispettare la loro riservatezza secondo le norme più rigide del Vecchio continente. Il quadro generale disegnato dalla Reding è chiaro: ora si apre la battaglia tra i diversi interessi, e si vedrà se il suo progetto sarà approvato in toto o se invece verrà modificato."
Diritto d'accesso
Ora costruiamo il futuro digitale Panorama Economy p. 3
"In poco più di due mesi il governo Monti ha approvato una quantità impressionante di misure, molte nell'ambito dell'economia e della società digitale, culminate nella costituzione della cosiddetta cabina di regia per l'agenda digitale di cui dovrebbero fare parte i ministri Passera, Profumo e Patroni Griffi. E' un passaggio storico. Esattamente un anno fa, eras il 31 gennaio, un centinaio di professionisti della rete lanciavano l'iniziativa agendadigitale.org: un appello rivolto alle istituzioni e alle forze politiche perchè ponessero fine a una grave mancanza. L'Italia, infatti, era - e rimane - uno dei pochissimi Paesi al mondo a non disporre di una strategia nazionale per lo sviluppo del digitale."
Agenda digitale: le criticità giuridiche Diritto&internet
"Il cosiddetto decreto "semplifica Italia" approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri promuove fortemente digitalizzazione e informatica. Attualmente le principali limitazioni giuridiche all’open data sono costituite dalla sussistenza di diritti protetti dalla legge sul diritto d’autore, del diritto alla protezione delle banche di dati (c.d. diritto sui generis), dalla tutela del diritto alla privacy e alla protezione dei dati personali."
Economia in rete
Cloud nelle Pmi: i rischi della deregulation PMI.it
"Il Cloud computing si sta diffondendo tra le aziende italiane – comprese Pmi in un contesto di sostanziale deregolamentazione, cosicché adesso ondeggia tra opposti eccessi: eccesso di fiducia o di paura, da parte delle imprese. Adozione cieca o rifiuto pregiudiziale. In Italia come nel resto del mondo, si uscirà da questo stadio (immaturo) del Cloud solo con uno sforzo normativo e di standardizzazione; un passo che sarebbe importante soprattutto per le Pmi, che in questa fase di deregulation hanno minore forza contrattuale nei confronti del vendor."
E-government
Il Digital Advisory Group (DAG)1 incontra il Ministro Francesco Profumo per discutere i temi fondamentali allo sviluppo dell’economia digitale in Italia Asso Digitale
"Durante il meeting il DAG ha portato all’attenzione e condiviso con il Ministro alcune tematiche di grande rilievo per il Paese, quali l’e-government, la formazione digitale, e le nuove imprese digitali. Il Digital Advisory Group (DAG), promosso da American Chamber of Commerce in Italy e composto da oltre 30 organizzazioni, aziende rivate e pubbliche e università, ha incontrato il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Francesco Profumo, per presentare i risultati della ricerca Sviluppare l’economia digitale in Italia: un percorso per la crescita e l’occupazione realizzata ad ottobre, e soprattutto condividere alcune riflessioni relativamente a tre temi chiave: l’e-government, la formazione digitale e la promozione delle nuove imprese digitali."
Fonte: http://www.agoradigitale.org/salta-il-bavaglio-al-web-365-voti-gli-emendamenti-la-repubblicait
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