Sfatare l'informativa della Commissione Europea su ACTA

 

Nel documento pubblicato e circolato sul sito del Parlamento dell’Unione Europea, la Commisione dichiara molte falsità sull’ACTA.

 

1. "ACTA è importante per la competitività esterna dell'Unione europea, per la crescita, per l'occupazione nonché per la sicurezza dei cittadini "

ACTA è un sottoprodotto dell’attività di lobbying lanciato nel 2004 dalla Camera di Commercio Internazionale, presieduta da Jean-René Fourtou, Direttore Generale del  Vivendi-Universal.  La cui moglie ha agito come relatore del Parlamento UE per l'IPR Direttiva Enforcement (IPRED) adottata lo stesso anno. E’ 'uno dei peggiori esempi di come gli interessi privati ​​possano assumere decisioni politiche.

ACTA potrebbe anche essere stato negoziato, come altri accordi commerciali, ma non è solo un semplice accordo sulle tariffe. Infatti, ACTA comporta pesanti sanzioni civili e aumenta la portata delle sanzioni penali.

Il vincolo dell'UE su tali modelli obsoleti e la distribuzione di schemi che possono essere utilizzati come potenziali armi anti-concorrenziali possono solamente ostacolare l'innovazione, la concorrenza e la crescita. Non solo per l'economia digitale, ma in molti campi che si basano sulla libera condivisione di conoscenza, dall'agricoltura alla sanità.

Non c’è mai stata nessuna valutazione reale sulla necessità di tale accordo pluriterale. La Commissione non ha mai dimostrato che l’applicazione di queste norme rappresenterebbe l’interesse pubblico dell’Unione Europea, tanto meno del resto del mondo.

Invece di imporre ACTA nei paesi in via di sviluppo , l'UE deve urgentemente guardare quali saranno le più ampie conseguenze delle sue politiche attuali (EUCD, IPRED) per l'innovazione, l'accesso alla cultura, i diritti fondamentali. Deve riformare queste politiche per gettare le fondamenta di una vera economia basata sulla conoscenza.

Contrariamente a quanto sostiene la Commissione, la trasparenza su ACTA è stata possibile solo dopo che alcuni documenti negoziali sono trapelati dagli addetti ai lavori, preoccupati delle conseguenze di ACTA. Questi documenti hanno costretto i negoziatori ad abbandonare i testi delle trattative nella Primavera del 2010, più di 3 anni dopo l'inizio dei negoziati.

La negoziazione e la realizzazione di ACTA bypassa legittime organizzazioni internazionali (WTO, WIPO) dove vengono discusse le politiche sul copyright, sui brevetti e sui marchi di fabbrica.  Ciò è tanto più inaccettabile se si considera che un numero crescente di paesi capisce l'importanza di riformare queste politiche rompendo gli schemi della repressione cieca.

La Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea (rappresentando 27 Governi degli Stati Membri) deve negoziare insieme alla Commissione. La Presidenza del Consiglio ha negoziato la "sanzione criminale"  in un capitolo di ACTA, che non poteva essere negoziato dalla Commissione in quanto il diritto penale fa parte delle competenze degli Stati membri. Questo dimostra che non c'è acquis comunitario in materia di sanzioni penali e dimostra che ACTA cambia il diritto comunitario.

Al di là di ampliare l’ambito di applicazione del copyright, dei brevetti e dei marchi, ACTA  stabilisce nuove norme procedurali favorendo l’industria dell’intrattenimento. Queste procedure avranno un effetto drammatico sui potenziali investitori, specialmente se si considera la pazza e dannosa disposizione ( durante il processo, i titolari del diritto potranno presentare il tipo di valutazione dei danni da loro preferito, vedi art. 9.1).

Nel futuro, gli scopi di ACTA potrebbero anche essere facilmente trasmessi tramite il “comitato ACTA”. Quest'ultimo ha l'autorità di interpretare e modificare l'accordo dopo che è stato ratificato e di proporre emendamenti. Tale processo legislativo parallelo, che equivale a firmare un assegno in bianco ai negoziatori ACTA, creerebbe un precedente per un  continuo bypassamento dei parlamenti in politiche cruciali, cosa inaccettabile in una democrazia. Questo da solo dovrebbe giustificare il fatto che ACTA deve essere respinta.

4. "ACTA ha un'ampia copertura, in modo da proteggere tutti i creatori europei e innovatori, attraverso una vasta gamma di misure "

Cina, Russia, India e Brasile, paesi dove si produce la maggior parte della contraffazione, non fanno parte di ACTA, e hanno dichiarato pubblicamente che non ne faranno mai parte. Considerando la diffusa contrarietà presente nei confronti di ACTA, l'accordo ha perso ogni legittimità sulla scena internazionale.

Ancora, la Commisione non ha mai dimostranto la necessità di queste misure restrittive nè che le attuali norme TRIPS non sono sufficienti.

La Commissione continua a intensificare la repressione, quando in molti casi la contraffazione

è al suo interno un fallimento del mercato a causa dell’inadeguatezza dei modelli di business titolari di DPI ' e contratti. Allo stesso tempo, nessuna iniziativa della Commissione UE esiste per prendere un approccio positivo per discutere di nuovi modelli di finanziamento per l'economia della conoscenza da adattare allo sviluppo digitale.

Le indicazioni geografiche - un punto chiave per le piccole imprese europee e per il patrimonio culturale - sono per lo più escluse da ACTA. I pochi riferimenti alle indicazioni geografiche in ACTA non avrannno nessun efetto sul diritto nazionale dei paesi terzi.

Traduzione dal sito Quadrature du net

Fonte: http://www.agoradigitale.org/sfatare-linformativa-della-commissione-europea-su-acta

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