Decreto semplificazioni: Agenda digitale e banda larga Chicago-blog.it
Digitale e Potere - Rassegna del 31 Gennaio
Diritto d'accesso
Decreto semplificazioni: Agenda digitale e banda larga Chicago-blog.it
"Il perno delle misure di snellimento burocratico previste nel decreto semplificazioni è il cd. egovernment, ossia la possibilità, che il cittadino adempia ai suoi obblighi e oneri amministrativi per via telematica, e, che le pubbliche amministrazioni comunichino con i cittadini e tra di loro attraverso la rete, evitando le code negli uffici pubblici, i francobolli nella corrispondenza, la duplicazioni di certificati identici e detenuti da amministrazioni diverse, etc... Affinché tutti i residenti in Italia possano avvantaggiarsi di queste semplificazioni, è però necessario che la rete arrivi a tutti e tutti possano sfruttarla in maniera veloce."
Diritto d'autore
Il Ceo di Twitter respinge le accuse di censura ITespresso.it
"...Nell’intervista a D:Dive, Dick Costolo ha spiegato che non sono state modificate le policies di Twitter nella rimozione dei tweet, ma l’azienda di social media ha voluto annunciare che eviterà di bloccare i contenuti per il resto del mondo, aderendo alle normative locali: invece di fare sparire un Tweet a livello globale, verrà rimosso solo su base locale in quei paesi in cui le legislazioni sono più stringenti. Secondo Costolo, Twitter non cede alla cyber repressione, ma difende la sua scelta di potersi espandere a livello globale."
Perchè la censura di Twitter è male e cosa dobbiamo tentare Diritto.net
"Un sistema di censura efficace, territoriale, ancora peggio se socialmente accettato, potrebbe provocare il tracollo della barriera culturale che ne limitava l'utilizzo indiscriminato nel goveno dei nuovi fenomeni della società dell'informazione. Un argine che fino ad ora siamo riusciti ad imporre a governi democratici e multinazionali ma che la decisione di Twitter di dotarsi di un nuovo e "raffinato" sistema di rimozione di contenuti e utenti ("The Tweets Must Flow") rischia di far crollare."
Il web nella gabbia del copyright Il Fatto Quotidiano, p. 18
"La chiusura da parte dell'Fbi di Megavideo è l'ultimo esempio di una cultura che, nel nome dela proprietà intellettuale, cura soltanto gli interessi dei grandi gruppi editoriali... v'è il fatto che, oggi come oggi, la protezione del copyright è diventata un ostacolo alla creatività e alla diffusione della cultura."
Confindustria contro il bavaglio al web Il Sole 24 Ore, p. 39
"Confindustria chiede all'Aula della Camera di sopprimere l'emendamento introdotto da Giovanni Fava (Lega) alla legge Comunitaria 2011, ribattezzato <<bavaglio al web>>... Confindustria sottolinea le <<conseguenze depressive che la norma avrebbe sul nascente mercato dell'e-commerce in Italia e in genere sulle opportunità di sviluppo che offre il web>>."
Un milione di firme contro la norma UE Il Fatto Quotidiano, p. 17
"La protesta contro ACTA, l'accordo commerciale anti-contraffazione che secondo attivisti ed esperti <<è una minaccia per la Rete>>, si riversa nelle piazze di tutta Europa... Ancora una volta, il grimaldello per scardinare la libertà d'espressione online è il diritto d'autore, nelle prime bozze tutelato perfino attraverso la disconnessione dei trasgressori."
Cosa sarà dei contenuti su Megavideo e Megaupload? ilPost.it
"I dati caricati su Megaupload e Megavideo – i siti chiusi dall’FBI lo scorso 20 gennaio - potrebbero essere cancellati a partire da giovedì 2 febbraio. In un documento dell’Ufficio federale dell’Eastern District of Virginia si legge infatti che l’ispezione dei server è terminata e che Carpathia Hosting Inc. e Cogent Communications Group Inc., le due società esterne che si occupavano a pagamento dell’archiviazione dei contenuti, potrebbero procedere con l’eliminazione... In questo modo almeno 50 milioni di utenti del sito (tra i 150 milioni registrati) potrebbero però perdere i documenti, le fotografie o i video privati caricati legittimamente e senza alcuna violazione di copyright."
Privacy e trattamento dei dati personali
Nuove norme sulla privacy di Google: cosa sono e cosa è cambiato Agoravox.it
"...Con l'introduzione di queste nuove norme sulla privacy, in sostanza, Google potrà mischiare tutti i dati che possiede su di voi: potrà unire, ad esempio, le vostre ricerche su Google ai vostri video visti su Youtube integrandoli con i vostri dati nelle mail su Gmail. Prima dell'introduzione di queste norme infatti, tutto quello che Google aveva su di voi era blindato per servizi, volendo fare un esempio, tutto quello che guardavate su Youtube rimaneva per fornivi annunci per Youtube, quello che facevate con Gmail veniva utilizzato esclusivamente per proporvi annunci su Gmail e cosi via, adesso invece Google mischierà tutti questi dati insieme, facendo quindi uno scanner a 360° su tutti i suoi utenti."
Fonte: http://www.agoradigitale.org/decreto-semplificazioni-agenda-digitale-e-banda-larga-chicago-blogit
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