Genova Erzelli pacco, pacchetto e contropaccotto
Della vicenda Erzelli ho avuto modo di occuparmi da tempi lontanissimi, dagli anni novanta quando complice una opzione non esercitata dalla Amministrazione Comunale un imprenditore di primo piano della logistica genovese allora in consiglio comunale in qualità di rappresentante del Psi ( e quindi in maggioranza ) si aggiudico' l'area per un pugno di mosche salvo poi rivenderla ( dopo un utilizzo molto redditizzio per i suoi traffici ) per una barcata di miliardi. E li c'è il pacco.... non si capisce perchè i numerosi intelligentoni presenti in maggioranza non abbiano pensato di fare la stessa cosa con un profitto per il pubblico..... La seconda puntata è stata più recente, la conferenza stampa dell'Architetto Piano contornato da tutti i maggiorenti della città che parlava di una restituzione al ponente, lui aveva concorso per parte sua alla progettazione di case in zona, case popolari certamente belle ma ahime' prive di acqua corrente che (in seguito) i proprietari si son dovuti occupare di procurarsi a loro spese. In quella intervista si parlava nell'ordine di un grande polo scientifico pubblico privato , di oltre 10.000 occupati, di un parco di grandi dimensioni, più grande della somma dei parchi di Nervi che i costruttori avrebbero "regalato" alla città. Le perplessità non erano solo mie visto che il pacchetto è durato ben poco e lo stesso architetto Piano se ne è andato togliendo la sua firma (e la sua garanzia di qualità) ad un progetto che ha definito di casette a schiera.(io pacchetto). Ma il bello deve ancora venire. il contropaccotto è tutto nelle recenti evidenze documentali. Il progetto non è mai arrivato a Roma. Su quali basi i vari ministri , i politici nostrani, gli imprenditori, i dirigenti dell'università pensano che vengano erogati soldi pubblici? Forse perche' sono amici, forse perchè il nuovo ministro ha fatto una operazione simile quando era rettore al Politecnico di Torino? Come puo' un ente pubblico statale deliberare e promettere centinaia di milioni di euri pubblici senza neanche un progetto definitivo approvato? E già, il progetto definitivo approvato è nella mente di tutti, ma tutti lo pensano in maniera diversa, tantè che il Comune nel progetto definitivo di Puc approvato a dicembre 2011 non ha inserito i vincoli di destinazione delle aree, l'assetto urbanistico è di necessità molto indeterminato, non ci sono le strade, non ci sono le vie d'accesso, non si vede neanche l'area già edificata, non c'è un'analisi dello stato di fatto dell'uso del suolo al momento della redazione e votazione del Puc. Se poi uno volesse perdere un po' di tempo e andasse a vedere vedrebbe una immensa colata di cemento dove lo spazio verde sarà, nel migliore dei casi " di copertura" e di alberi piantati non c'è manco l'ombra. In piu' si deve aggiungere la questione dei costi. I conti della facoltà di ingegnieria non tornano, non bastano gli stanziamenti previsti si rischia il tracollo come già avvenuto per la facoltà di Scienze della formazione e di Scienze Politiche, i valori di carico dei palazzi di Albaro di proprietà sono vistosamente sovradimensionati (pre bolla, pre crisi) e comunque nessuno li vuol comprare. Non si capisce come gli studenti e tutti gli altri frequentatori possano arrivare agli erzelli visto che le strade non ci sono i bus amt vista la situazione non si puo' prevedere che garantiranno granchè, la cremagliera prevista da Sestri bassa all'ingresso della facoltà è stata eliminata. Se poi parliamo dei privati incominciamo subito a dire che i 10.000 posti promessi sono una fantasia adatta per vendere pacchi e contropacchi. L'unica azienda che andrà passerà da un'area in parte di proprietà e in parte in affitto a un'area solo in affitto, la ricerca la sta spostando in altri siti, non certo ad Erzelli, e comunque per questa operazione riceverebbe un bel pacco di milioni come incentivo. L'altra azienda che ha gia' cominciato a licenziare i dipendenti precari e prevede un corposo esubero , si trasferirà, ma solo dopo che verra' approvata una variante di destinazione d'uso delle proprie aree per residenze e servizi - leggi supermercati - .Anche lei andrà in affitto, bella dimagrita e coi soldi che aveva si è comprata la sede a Firenze, il che non è molto rassicurante per i lavoratori genovesi. Inesausti di propaganda si continua a farneticare di trasferimenti eccellenti dall'itt al cnr senza assolutamente dire dove si possono trovare le decine di milioni di euro pubblici necessari. Insomma al ponente non viene garantita nessuna restituzione, si garantisce un nuovo insediamento collinare (come previsto da Piano) con un pesantissimo impatto urbanistico su tutta l'area a monte e a mare, un muro di cemento che stringera' sestri da ovest , in attesa di quello previsto a est col ribaltamento italcantieri, l'edificazione alle Fonderie di Multedo , al posto dei serbatoi di Multedo e altro. La Stalingrado d'Italia passa dal ferro delle sue officine al cemento delle sue costruzioni. Bel guadagno o contropaccotto? Andrea Agostini (Circolo Nuova Ecologia - Genova)
Fonte: http://radicaligenova.iobloggo.com/489/genova-erzelli-pacco-pacchetto-e-contropaccotto-
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