LE RAGIONI DELLA LAICITA'
LE RAGIONI DELLA LAICITA': RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
Lunedì 12 Dicembre alle 21 proiezione del film:
MARE DENTRO di Alejandro Amenabar
Tratto da una storia vera, la pellicola, incentrata sul tema dell'eutanasia, narra la vicenda di Ramón Sampedro, un uomo (interpretato da Javier Bardem) costretto a letto a causa di un grave incidente: un tuffo da uno scoglio finito male, che lo ha lasciato tetraplegico. Passa il tempo a guardare dalla finestra, a scrivere poesie e vorrebbe che qualcuno lo aiutasse a morire.
Dopo 28 anni vissuti in questo modo, tenta perciò una battaglia legale nei confronti del governo spagnolo per ottenere il diritto all'eutanasia. Viene così a trovarsi al centro di un caso mediatico, che divampa fra quanti sono favorevoli alla sua richiesta e quanti la osteggiano, per motivi etici. Sostiene, fra l'altro, una discussione - in circostanze alquanto grottesche - con un prete anch'egli tetraplegico venuto in casa sua per parlargli e convincerlo a desistere dai suoi propositi; fra i dialoghi fra i due, vi è il botta e risposta per cui mentre il religioso sostiene che "una libertà che elimina la vita non è una libertà", per Ramon "una vita che elimina la libertà non è vita".
Nella sua vicenda, Ramón viene assistito dalla famiglia del fratello, che dal giorno dell'incidente si prende cura di lui, e da Julia, una avvocatessa affetta da una malattia neurodegenerativa (la CADASIL) e quindi compartecipe della sua situazione. I due finiscono per innamorarsi l'uno dell'altro e, quando il processo volge al peggio, con i giudici decisi a negare l'eutanasia, meditano il suicidio insieme. All'ultimo momento, tuttavia, la donna si rifiuta di compiere il gesto, lasciando Ramón solo e sempre più afflitto.
Interviene però a questo punto una seconda donna, Rosa, giovane madre divorziata ed amica dell'uomo, di cui aveva però sempre criticato il desiderio suicida. Per amore di Ramón, la donna acconsente infine ad aiutarlo nei suoi propositi, porgendogli un bicchiere in cui era stata sciolta una dose letale di cianuro di potassio, consentendogli infine di liberarsi di quella vita che da anni non sopportava più, non prima di aver registrato il suo ultimo accorato appello al diritto all'eutanasia volontaria per quanti soffrono.
La rassegna è promossa da Arci, Ucca, Liberaperta e dalla Biblioteca Comunale che per l'occasione ha messo a disposizione la Sala Conferenze dalle ore 21 per consentire la proiezione dei film.
La presidente della Biblioteca Comunale di Arezzo, Sandra Rogialli, motiva tale scelta spiegando come l'Istituzione che rappresenta abbia sempre mantenuto buoni rapporti con l'Arci di Arezzo ed inoltre come un evento del genere sia importante per la città di Arezzo per promuoverne la cultura e la cinematografia, lanciando la proposta di attivarsi sin da subito per coinvolgere maggiormente le associazioni culturali cittadine nelle future iniziative e progettualità della Biblioteca stessa.
“L'idea dell'iniziativa -ricorda invece Francesco Scatragli presidente di Liberaperta -prende le mosse dal Comitato XX settembre il quale, in accordo con Arci e altre associazioni culturali e politiche, aveva intenzione tra le altre cose di creare una rassegna cinematografica sulla Laicità.
Attraverso la proiezione di tre film importanti e significativi come “Giordano Bruno” di Montaldo, “Mare Dentro” di Amenabar e “La perfezionista” di Lanza si cercherà di raccontare il complesso e quanto mai attuale tema della laicità.
“Il Comitato XX settembre-ha aggiunto Scatragli-si è fatto promotore di varie iniziative tra cui la pulizia dei monumenti cittadini che rappresentano il Risorgimento e la raccolta firme per il ripristino della festività del 20 settembre”
“ La questione Cinema in questa città è di straordinaria importanza-ha dichiarato Francesco Romizi, Presidente dell’Arci di Arezzo-mancano sale e spazi dove poter proiettare film non strettamente commerciali. Con questa piccola rassegna intendiamo portare all’attenzione della città una tematica nodale per la nostra democrazia e per la nostra convivenza e nel contempo iniziare ad utilizzare sale pubbliche per la proiezione, appunto, di film che spesso non trovano spazi presso le sale delle grandi major”
- Login to post comments