No all'emendamento Fava
L’emendamento dell’On. Fava, i parlamentari che vi si oppongono, e le prime proposte ed iniziative.
Giovedì 19 gennaio è stato approvato dalla XIV Commissione Permanente per le Politiche dell’Unione europea alla Camera l’emendamento dell’On. Fava (Lega Nord) che prevede il ribaltamento del principio garantista in Rete introducendo l’obbligo per gli hosting provider (inclusi siti come Google, Yahoo, Facebook) di rimuovere contenuti in seguito alla semplice richiesta di una parte interessata; tale privatizzazione della giustizia è destinata ad ampliare i già documentati abusi da parte dei detentori di diritti d’autore, anche per l’esistenza di complesse e numerose eccezioni, dal diritto di cronaca all’uso ai fini didattici;
L'approvazione dell'emendamento dell'On. Fava alla Legge Comunitaria 2011 consentirà a multinazionali e monopolisti dell'informazione e dei contenuti italiani di mettere in piedi vere e proprie polizie del Web. Una SOPA italiana che avrà l'effetto di incentivare la rimozione selvaggia dei contenuti di siti profit o non-profit come Wikipedia, Youtube, Google o Facebook.
Un emendamento incomprensibile considerando che nel 2002 fu proprio il Governo Berlusconi, sostenuto anche dalla Lega, ad imporre l'attuale linea che coniuga la giusta difesa del diritto d'autore con una impostazione garantista per gli utenti e i siti web. Una linea che l'On Fava ora vuole cancellare.
Le 3 proposte di Agorà Digitale ad associazioni, cittadini e parlamentari
- Una lettera aperta ai Parlamentari incerti sottoscritta da associazioni, imprese, giornalisti e cittadini. Il testo della lettera si trova su www.agoradigitale.org/nofava
- L’invio, da parte dei Parlamentari sottoscrittori degli emendamenti contrari a quello dell’On. Fava di una lettera alla Commissione Europea al fine di ottenere il suo parere, quasi certamente negativo. Nel caso il Parlamento decidesse di proseguire in ogni caso, contro l’Italia si potrebbe aprire una procedura di infrazione.
- L’approvazione di un emendamento (presentato a prima firma Marco Beltrandi (Radicali) che elimini l’ambiguità del testo della normativa, che ha causato interpretazioni restrittive da parte dei Tribunali anche con l’attuale testo
Il testo dell’emendamento presentato dall’On. Fava e approvato in Commissione
Dopo l’articolo 5, aggiungere il seguente:
ART. 5-bis. (Modifiche all’articolo 16 del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70, recante attuazione della direttiva 2000/31/CE relativa a taluni aspetti giuridici dei servizi della società dell’informazione nel mercato interno, con particolare riferimento al commercio elettronico).
1. All’articolo 16, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2003 n. 70 recante attuazione della direttiva 2000/31/CE relativa a taluni aspetti giuridici dei servizi della società dell’informazione nel mercato interno, con particolare riferimento al commercio elettronico, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) alla lettera a) sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: « avvalendosi a tal fine di tutte le informazioni di cui di disponga, incluse quelle che gli sono state fornite dai titolari dei diritti violati dall’attività o dall’informazione, anche in relazione ad attività o a informazioni illecite precedentemente memorizzate dal prestatore a richiesta dello stesso o di altri destinatari del servizio »;
b) alla lettera b), dopo le parole: « autorità competenti » sono inserite le seguenti: « o di qualunque soggetto interessato, ».
2. All’articolo 16 del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70, come modificato dal comma 1 del presente articolo, sono aggiunti,
in fine, i seguenti commi:
« 3-bis. In ogni caso le esenzioni e le deroghe in materia di responsabilità previste dal presente decreto non si applicano:
a) al prestatore che deliberatamente collabora con un destinatario del suo servizio al fine di commettere atti illeciti;
b) al prestatore che mette a disposizione del destinatario dei suoi servizi oggetto del presente decreto, o comunque fornisce o presta a suo favore, anche strumenti o servizi ulteriori, in particolare di carattere organizzativo o promozionale, ovvero adotta modalità di presentazione delle informazioni non necessarie ai fini dell’espletamento dei servizi oggetto del presente decreto, che sono idonei ad agevolare o a promuovere la messa in commercio di prodotti o di servizi a opera del
destinatario del servizio;
3-ter. Le esenzioni e le deroghe in materia di responsabilità previste dal presente decreto lasciano impregiudicata la possibilità di azioni inibitorie di altro tipo e, in particolare, delle azioni inibitorie previste dal codice della proprietà industriale, di cui al decreto legislativo 10
febbraio 2005, n. 30, e dalla legge 22 aprile 1941, n. 633, che obbligano a porre fine a una violazione di diritti della proprietà
industriale o intellettuale o a impedirla, anche con la rimozione dell’informazione illecita o con la disabilitazione dell’accesso alla medesima ».
http://nuovo.camera.it/Camera/view/doc_viewer_full?url=http%3A//documenti.camera.it/_dati/leg16/lavori/bollet/201201/0119/pdf/14.pdf&back_to=http%3A//nuovo.camera.it/210
Il parere pendente della Commissione Europea all’Emendamento dell On. Fava
L’emendamento dell On. Fava presentato in commissione deriva dalla proposta di legge: "Modifica degli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70, in materia di responsabilità e di obblighi dei prestatori di servizi della società dell'informazione e per il contrasto delle violazioni dei diritti di proprietà industriale operate mediante la rete internet" (AC 4549) sul quale la Commissione Europea è stata chiamata ad esprimersi.
La Commissione Europea pare essere orientata ad un parere negativo che in ogni caso sarà reso pubblico entro il 20 febbraio. Nel caso l’emendamento fosse presentato nonostante si espone quindi l’Italia ad una procedura di infrazione.
http://ec.europa.eu/enterprise/tris/pisa/app/search/index.cfm?fuseaction=getdraft&inum=1742448
Gli emendamenti contrari presentati
ART. 18.
(Modifiche all'articolo 16 del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70, recante attuazione della direttiva 2000/31/CE relativa a taluni aspetti giuridici dei servizi della società dell'informazione nel mercato interno, con particolare riferimento al commercio elettronico).
Sopprimerlo.
*18. 50. Palmieri, Formichella.
Sopprimerlo.
*18. 51. Porcino, Borghesi.
Sopprimerlo.
*18. 52. Perina, Della Vedova.
Sopprimerlo.
*18. 53. Lanzillotta.
Sopprimerlo.
*18. 54. Gozi, Velo, Gentiloni Silveri, Losacco, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco, Zamparutti.
Sostituirlo con il seguente:
Art. 18. – (Contrasto al fenomeno della contraffazione che utilizza le reti di comunicazione elettronica). – 1. Al fine di utilizzare le reti di comunicazione elettronica quale strumento per la diffusione del Made in Italy e per la creazione di valore nel rispetto della proprietà intellettuale e per tutela dei marchi e dei brevetti, il Ministro dello sviluppo economico promuove forme di collaborazione tra i rappresentanti delle categorie operanti nei settori manifatturieri e delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione, anche attraverso il coinvolgimento del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti. Nell'ambito delle forme di collaborazione di cui al presente comma, il Ministro dello sviluppo economico favorisce anche la sottoscrizione di codici di autoregolamentazione, ne dà comunicazione agli organi comunitari al fine di verificarne la conformità ai regolamenti e alle direttive dell'Unione europea e contribuisce a verificarne la diffusione, riscontrarne l'applicazione e garantirne il rispetto. I codici sono resi accessibili per via telematica sui siti del Ministero dello sviluppo economico, nonché su quelli dei soggetti sottoscrittori. Le modifiche introdotte non generano maggiori oneri a carico dello Stato.
18. 55. Palmieri, Formichella.
Sostituirlo con il seguente:
Art. 18. – (Contrasto al fenomeno della contraffazione che utilizza le reti di comunicazione elettronica). – 1. Al fine di utilizzare le reti di comunicazione elettronica quale strumento per la diffusione del Made in Italy e per la creazione di valore nel rispetto della proprietà intellettuale e per tutela dei marchi e dei brevetti, il Ministro dello sviluppo economico promuove forme di collaborazione tra i rappresentanti delle categorie operanti nei settori manifatturieri e delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione, anche attraverso il coinvolgimento del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti. Nell'ambito delle forme di collaborazione di cui al presente comma, il Ministro dello sviluppo economico favorisce anche la sottoscrizione di codici di autoregolamentazione, ne dà comunicazione agli organi comunitari al fine di verificarne la conformità ai regolamenti e alle direttive dell'Unione europea e contribuisce a verificarne la diffusione, riscontrarne l'applicazione e garantirne il rispetto. I codici sono resi accessibili per via telematica sui siti del Ministero dello sviluppo economico, nonché su quelli dei soggetti sottoscrittori.
18. 56. Lanzillotta.
Sostituirlo con il seguente:
Art. 18. – (Modifiche all'articolo 16 del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70, recante attuazione della direttiva 2000/31/CE relativa a taluni aspetti giuridici dei servizi della società dell'informazione nel mercato interno, con particolare riferimento al commercio elettronico). – 1. All'articolo 16, comma 1, alinea, del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70, le parole «che detto prestatore» sono sostituite dalle seguenti «che per detto prestatore sussistano entrambe le seguenti condizioni».
18. 58. Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni, Mecacci, Maurizio Turco, Zamparutti.
Al comma 1, lettera a), sopprimere le parole da: , anche in relazione fino alla fine della lettera.
Conseguentemente:
al medesimo comma, sopprimere la lettera b);
al comma 2, capoverso 3-bis, sopprimere la lettera b).
18. 57. Gozi, Losacco, Velo, Gentiloni Silveri.
Gli altri parlamentari contrari
Hanno inoltre pubblicamente dichiarato la loro opposizione al emendamento dell’On. Fava
Cassinelli (PDL), Concia (PD), Losacco (PD),
Non solo emendamento legge comunitaria. Una partita che si gioca anche nei tribunali. L’emendamento “miglioratore”.
Nonostante la normativa garantista alcune recenti sentenze avevano interpretato la normativa in modo restrittivo. È stato quindi presentato dall’On. Marco Beltrandi un emendamento che potrebbe non solo sventare gli esiti nefasti dell'emendamento Fava ma anche chiarire la situazione rispetto ad interpretazioni date dalla più recente giurisprudenza di merito che non sono lontane dal senso dell'emendamento Fava.
I tempi
Le discussioni sulla legge comunitaria 2011 cominceranno nella giornata di oggi alla Camera e dovranno terminare entro il 31 marzo 2012.
La Petizione
All’indirizzo http://www.agoradigitale.org/nofava è partita la seguente sottoscrizione rivolta a tutti i parlamentari
Gentile Onorevole,
deputati e senatori di quasi tutti i gruppi (Fli, Gruppo Misto, IDV, PD, PDL e Radicali) hanno presentato alla Camera molti emendamenti volti ad abrogare dalla legge comunitaria l'emendamento dell'On. Fava, che, in contrasto con le direttive europee vuole obbligare i siti web a controllare preventivamente i contenuti pubblicati dagli utenti, rimuovendoli in base ad una semplice segnalazione di una parte interessata. Se è importante la difesa del diritto d'autore questa non può avvenire a scapito dei diritti degli utenti e degli hosting provider (siti come Wikipedia, Google, Facebook) che saranno costretti ad una rimozione "selvaggia" di contenuti.
Le chiediamo di apporre la sua firma su tali emendamenti o quantomeno su alcuni di essi, per dare forza alla richiesta di abrogazione in modo che sia chiaro che la difesa del web, non come luogo di assenza di regole, ma come risorsa anche per l'informazione è condivisa da tutti gli schieramenti politici.
Internet è e sarà una risorsa fondamentale per la nostra democrazia e deve essere tutelata.
La Mobilitazione in Rete
L’hashtag su twitter #nofava
Una delle prime pagine Facebook: http://www.facebook.com/pages/nofava-No-al-Bavaglio-ad-Internet-e-al-SOPA-Italiano/348602321824568
| Allegato | Dimensione |
|---|---|
| KitStampaEmendamentoFavaeSopaItaliano.pdf | 475.72 KB |
Fonte: http://www.agoradigitale.org/no-allemendamento-fava
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