Giustizia Civile: ennesima beffa per il cittadino.

Di Emilio Martucci, Avvocato, Comitato Nazionale di Radicali Italiani 11-01-2012

Dal 21 marzo scorso è divenuto obbligatorio il ricorso agli organismi di mediazione registrati in apposito albo tenuto presso il Ministero di Giustizia, per esperire il tentativo di conciliazione, prodromico all’instaurazione di contenziosi giudiziari in determinate materie quali i diritti reali, successioni ereditarie, divisione, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto aziende, contratti assicurativi, bancari e finanziari, risarcimento danni da diffamazione a mezzo stampa e da responsabilità medica; a decorrere dal marzo del 2012 anche per il risarcimento danni da RCA e per le liti condominiali. La previsione normativa ex d.lgs 28/2010,  attraverso un “disincentivo” a ricorrere ai tribunali e giudici di pace vorrebbe evitare la proposizione di nuovo contenzioso, ed in virtù di tanto, recuperare l’immane e pluriennale arretrato della Giustizia Civile. Purtuttavia, al nobile intento succitato fa da eclatante contraltare la prima vibrante, ora sottile e strisciante, protesta della stragante maggioranza degli avvocati. Mi preme tralasciare i pur non trascurabili motivi di illiceità costituzionale delle norme che hanno reso obbligatoria la mediaconciliazione in parola, su cui tanto si è dibattuto e sui quali siamo tutti in attesa si esprima il Giudice delle Leggi; quello di cui vorrei far cenno è, invece, il taglio pratico dell’intervento di riforma, cioè se davvero servirà a decongestionare la Giustizia Civile italiana, o se sarà solo uncartina tornasole, espediente utile ad illudere tanti giovani professionisti di belle speranze e/o a celare  il tornaconto economico di qualcuno. Ed è innegabile, infatti, che ad oggi in Italia sono più numerosi gli organismi deputati alla mediazione (con il business artatamente creato già da mesi prima del varo della riforma) che le cause ad essi instradate: figuriamoci quelle mediate positivamente. Mi chiedo: è possibile che il legislatore (e qualche giudice che pensa di poter avere meno contenzioso sul ruolo) sia ancora convinto della bontà di una riforma che è un aggravio di costi per il cittadino, un umiliante orpello per il professionista forense ed un illogico non-sense: se due fratelli litigano per un eredità, non sarà certo una conciliazione che spilla loro altre migliaia di euro a metterli d’accordo o a farli desistere dall’adire il Giudice. Già, il Giudice. Questo è il nodo della questione, ed è, almeno per me, un insopportabile groppo in gola. Può l’esercizio della Giustizia essere rimesso ai privati? Certo, se contrattualmente previsto, le parti demandano la decisione di una questione ad un arbitro: e l’arbitrato è un istituto regolato dal nostro sistema normativo, come da tutti quelli dei paesi occidentali e non solo, più o meno liberisti, più o meno statalisti. La democrazia americana contempla dei giudici non di carriera ( ma li abbiamo anche noi): ma essi amministrano la Giustizia perchè a ciò investiti dal voto popolare, massima espressione di una democrazia: quindi sono diretta emanazione,  anche se non professionale come  i giudici di carriera, dello Stato, attraverso gli elettori. I nostri mediatori, che non giudicano, ma contribuiscono a farlo (le loro proposte di mediazione, se obbligatorie per regolamento o se richieste dalle parti, in caso di mancato accordo e di ricorso alla giustizia ordinaria, vincolano il Giudice in merito alle spese…..e ad essere cattivi…in molti casi forniranno le motivazioni di future sentenze…), cosa sono? Dei professionisti, più o meno esperti, che collaborano con Enti, Associazioni, Società commerciali, tutti soggetti Privati, che gestiranno il flusso di contenzioso con un unico intento: guadagnare per stare sul mercato.  E se anche la Giustizia, dopo la Politica, si asservisse alle logiche economiche…Precludendo dunque, come oggi, il ricorso ordinario al Magistrato attraverso l’obbligatorietà della mediazione a pena di improcedibilità della domanda, si mortifica un sistema. Il fallimento della mediaconciliazione obbligatoria è la garanzia stessa della sopravvivenza della Giustizia, considerato che la vera riforma che da anni si invoca non è quella che consiste nell’aggiungere giudici di diversa natura ed emanazione; ma semmai di veder migliorato il sistema stesso attraverso il rimpinguamento di fondi e risorse, con  il reclutamento di migliaia di nuovi magistrati, Togati dallo Stato e non da una S.r.l.; l’assunzione di nuovo personale di Cancelleria; l’acquisto di strumenti idonei alla piena ed efficiente informatizzazione del processo. Vorrei poter un giorno frequentare un Pubblico Tribunale in cui non manchi la carta per fotocopiare un provvedimento del Giudice, vorrei non dover aspettare tempi biblici per la pubblicazione delle sentenze: questa sarebbe la vera Riforma.

Ad ogni buon conto a breve il 19 Gennaio 2012 si terra’ la seduta della Corte Costituzionale che dovra’ poi pronunciarsi sulla costituzionalita’ dell’obbligatorieta’ della conciliazione ormai unica vera speranza di far fallire questa brutta, anticostituzionale e anti stato di diritto norma che si vuole qualificare riforma ma che serve unicamente ad aggiungere un nuovo onerosissimo  balzello al cittadino pur sapendo che questo tentativo sara’ un fallimento….

A mio modestissimo avviso per l’interesse economico di pochi signori della cricca si distrugge ancora una volta ed ancora piu’ violentemente lo Stato di diritto.

Ricordo ancora come fosse ieri….quando il mio professore di diritto costituzionale in un aula stracolma di studenti appassionati disse che cosa e’ “la legge” e concludeva che era il frutto delle istanze sociali (in uno stato democratico…); ma quando le leggi non sono frutto delle istanze dei piu’ ma di poche lobby o a tutela di pochi interessi lo stato democratico va via via affievolendosi….

quanto aveva ragione….

Detto cio’ con profonda amarezza non intendo rassegnarmi e voglio contribuire con questa splendida pattuglia democratica radicale a lottare per costruire uno stato piu’ decoroso.

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Fonte: http://www.perlagrandenapoli.org/?p=5425&utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=giustizia-civile-ennesima-beffa-per-il-cittadino

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