Importazione di cannabinoidi dall’estero: come fare?

Nonostante dal punto di vista formale l’uso terapeutico dei derivati della cannabis sia autorizzato dal Testo Unico sulle sostanze stupefacenti (DPR 309/90), in Italia a tutt’oggi non esistono fonti legali di approvvigionamento di tali sostanze. Esistono al momento sul mercato estero due cannabinoidi sintetici, il dronabinol (registrato come Marinol® in USA, ma prodotto anche in Germania) e il nabilone (Cesamet®), entrambi approvati per il trattamento della nausea e del vomito nelle chemioterapie antitumorali e nell’anoressia in malati di AIDS.
Dal 1 settembre 2003 sono disponibili nelle farmacie olandesi due specialità medicinali a base di infiorescenze di Cannabis Sativa, il Bedrocan® e il Bedrobinol®. Dal 20 giugno 2005 infine è disponibile nelle farmacie canadesi il Sativex®, estratto naturale a contenuto standardizzato di THC e CBD, registrato per il trattamento del dolore neuropatico nella sclerosi multipla.
Per ordinare all’estero tali specialità medicinali, occorre seguire la procedura richiesta dall’art. 2 del D.M. 11-2-1997 (Importazione di specialità medicinali registrate all’estero).
In concreto l’iter da seguire è questo:

  • il Medico curante deve compilare la richiesta di importazione sulla base dell’articolo 2 sopra citato (cliccare qui per un fac-simile), allegando il consenso informato del paziente.
  • Tale richiesta va inoltrata, attraverso una farmacia ospedaliera o altra farmacia della ASL territoriale di competenza, al Ministero della Salute – Ufficio Centrale Stupefacenti , che dovrà rilasciare un “nulla osta” ai sensi dell’art. 3 del D.M. 11 febbraio 1997 sopra citato.
  • Ottenuta l’autorizzazione, la farmacia dovrà contattare direttamente la ditta estera ed ordinare il farmaco prescritto.

L’iter burocratico potrebbe durare alcuni mesi.

Per quanto riguarda l’onere della spesa di acquisto del farmaco l’art. 5 del D.M. 11.2.1997 sopra citato dice: “L’onere della spesa per l’acquisto dei medicinali di cui all’art.1 non deve essere imputato ai fondi attribuiti dallo Stato alle regioni e provincie autonome per l’assistenza farmaceutica, tranne il caso in cui l’acquisto medesimo venga richiesto da una struttura ospedaliera per l’impiego in ambito ospedaliero. In quest’ultimo caso, fatti salvi i vincoli di bilancio e quelli eventualmente posti dalla normativa regionale,l’azienda ospedaliera potrà far gravare la relativa spesa nel proprio bilancio al pari dei farmaci in commercio in Italia e degli altri beni necessari per lo svolgimento delle prestazioni di assistenza sanitaria.

Nonostante questa previsione, la situazione non è omogenea a livello regionale.
Ad oggi, solo in Puglia vengono forniti gratuitamente.

Le ditte estere produttrici di specialità medicinali a base di derivati della cannabis sono le seguenti:

Derivati sintetici:

  • Marinol ® (dronabinol):
    www.marinol.com
    Solvay Pharmaceuticals, Inc.
    901 Sawyer Road Marietta, GA 30062 U.S.A.
    tel. 1-800-241-1643
  • Dronabinol
    www.thc-pharm.de
    Christian Steup
    tel. 0049.69.65.30.2222
    e-mail: steup@thc-pharm.de
  • Cesamet® (Nabilone)
    www.camb-labs.com
    Cambridge Laboratories Ltd
    Deltic House, Kingfisher Way, Silverlink Business Park, Wallsend, Tyne & Wear, NE28 9NX.
    UNITED KINGDOM
    Tel: +44.191.296.9300
    Fax: +44.191.296.9368
    email: marketing@camb-labs.com

Inflorescenze di Cannabis sativa:

  • Bedrocan® e Bedrobinol®
    www.cannabisbureau.nl
    Ministero della Salute olandese
    Bureau voor Medicinale Cannabis Postbus
    16114 2500 BC Den Haag
    Telefono: 070 – 340 5113
    Fax: 070 – 340 7426
    email: info@cannabisbureau.nl

Estratti naturali a contenuto standardizzato di THC e CBD:

Decreto Ministeriale 11 Febbraio 1997


Fonte: http://radicalifoggia.wordpress.com/2011/11/24/importazione-di-cannabinoidi-dallestero-come-fare/

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