Caso Occhipinti: Il leghista Stiffoni scelga se fare il Senatore della Repubblica o il demagogo

Non ha perso l'occasione il Senatore leghista Piergiorgio Stiffoni per lasciarsi andare a proclami tanto strillati quanto insensati alla notizia della concessione da parte del tribunale di sorveglianza di Venezia, dopo 18 anni di carcere, della semilibertà a Marino Occhipinti condannato all'ergastolo per i fatti della banda della uno bianca.
Se sono comprensibili le reazioni dei familiari delle vittime, un Senatore della Repubblica dovrebbe invece sempre ricordare, a se ed agli altri, che questo paese si basa su di una costituzione in cui all'articolo 27 si sancisce che il carcere deve avere una funzione di rieducazione e recupero. Invece di berciare su modifiche della legge Gozzini che a suo dire avrebbe distorto il concetto tra vittima e carnefice, il Senatore della lega guardi alle condizioni disumane in cui, con il determinante contributo del suo partito, sono costretti a vivere detenuti e personale carcerario, e si rellegri se nonostante queste condizioni si riesce ancora a recuperare una persona e riportarla all'interno della società, senza peraltro cancellarne le colpe, rispettando così quel dettato costituzionale che dovrebbe essere il solco dentro il quale si muove ogni rappresentante della Repubblica italiana, Stiffoni compreso. Oppure lasci perdere l'attività di Senatore e si dedichi a quella forse più congeniale del demagogo con il cappio in mano.

Raffaele Ferraro
Comitato Nazionale Radicali Italiani

Fonte: http://venetoradicale.blogspot.com/2012/01/caso-occhipinti-il-leghista-stiffoni.html

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