Comune di Frosinone: che fine ha fatto l’anagrafe pubblica degli eletti?
Davanti alla situazione di crisi, più o meno latente, del Comune di Frosinone, i radicali rilanciano la proposta dell’anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, finora lasciata cadere da tutte le forze politiche.
Ecco la nota di Pier Paolo Segneri: <E’ da quando si è insediato l’attuale Consiglio comunale di Frosinone che noi Radicali abbiamo proposto a tutte le forze politiche, al Sindaco, ai consiglieri di maggioranza e di opposizione di fare propria la nostra proposta dell’ anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati. Si tratta di una proposta concreta, fattibile, possibile e che può ridare credibilità a una amministrazione in evidente crisi di immagine e in grave crisi politica, soprattutto dovuta all’inadeguatezza dell’attuale classe
dirigente di fronte a un cambiamento di metodi divenuto ormai necessario e impellente. L’idea di approvare e attuare la delibera per l’anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, promossa ripetutamente da Radicali Italiani, purtroppo, non ha ricevuto l’attenzione necessaria da parte dell’intero assetto partitocratico di centro, di
destra e di sinistra che siede nel Consiglio comunale. E’ un silenzio
assordante, compatto, trasversale. E i risultati si vedono. Sono sotto
gli occhi di tutti i cittadini. Ma i Radicali di Marco Pannella e di Emma Bonino, a cominciare dal Comune di Frosinone, continueranno ad incalzare questa amministrazione tuttora in carica. La delibera in questione, infatti, prevede per ciascuno eletto al Consiglio comunale e per tutti i nominati in Giunta, per i consulenti dell’amministrazione,
per i nominati nelle municipalizzate e per le altre nomine politiche i
seguenti dati: nome e cognome, luogo e data di nascita; il numero di
codice fiscale, dato identificativo al fine di disporre di un’anagrafe
pubblica degli eletti e, di ciascuno, gli incarichi elettivi ricoperti
nel tempo; lo stipendio, i rimborsi e/o i gettoni di presenza percepiti
a qualsiasi titolo dal Comune; dichiarazione dei redditi e degli
interessi finanziari relativi all’anno precedente l’assunzione dell’ incarico, degli anni in cui ricopre l’incarico e dell’anno successivo; dichiarazione da parte dell’eletto o dei nominati dei finanziamenti ricevuti e/o dei doni, benefici o altro assimilabile; registro delle spese, comprensive delle spese per lo staff, spese per l’ufficio, spese
per viaggi sia dell’eletto che dello staff, spese telefoniche e dotazione informatica, spese varie; gli atti presentati con relativi iter fino alla loro conclusione; il quadro delle presenze ai lavori dell’istituzione di cui fa parte e i voti espressi sugli atti adottati
dalla stessa e molto altro ancora. Qualcuno raccoglierà questa proposta?
Pier Paolo Segneri
Presidente dell’Associazione Radicale “Pier Paolo Pasolini” della prov. di Frosinone

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