Pedemontana Veneta. Zamparutti e Lucchiari (Radicali) sentenza Tar Lazio, un esempio per altri casi in Veneto

Articolo pubblicato il 30/12/2011 nella sezione Associazioni

Padova, 30 dicembre 2011. Sulla sentenza del TAR del Lazio che ha dichiarato illegittimo lo stato d’emergenza dichiarato dal governo Berlusconi, che aveva permesso al commissario delegato Vernizzi di approvare il progetto definitivo al posto del Cipe della superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta e dei relativi elaborati del progetto, Elisabetta Zamparutti, deputata radicale in Commissione Ambiente ed Infrastrutture e Maria Grazia Lucchiari del comitato nazionale di Radicali Italiani hanno dichiarato: “La sentenza ha un’importanza fondamentale per un Paese in cui l’espansione del ricorso alla decretazione d’urgenza ha inferto un colpo gravissimo allo stato di diritto”. Il Tar del Lazio, come si legge nella motivazione, ha “invece rimarcato come la necessità di riaffermazione dell’ordinario quadro normativo ordinamentale imponga di ricondurre l’impiego di tale strumento in un ambito di effettiva, quanto comprovabile, eccezionalità: sì da scongiurare la praticabilità di surrettizie scorciatoie esclusivamente preordinate a garantire l’inosservanza della legge”. Sul ricorso al commissariamento delle opere pubbliche la deputata Zamparutti ha già presentato una interrogazione nei mesi scorsi in relazione alla proroga di Vernizzi Commissario al Passante in cui chiede se vi siano connessioni con la realizzazione del progetto Veneto City ed altri riguardanti la zona. La Corte dei Conti, in una recente relazione sull’indagine di controllo dell’intera storia del Passante di Mestre, ha criticato il ricorso facile al commissariamento delle opere pubbliche che rischiano di sacrificare il principio di legalità e certezza del diritto, non affrontando le criticità, ma al contrario scavalcando completamente il sistema delle regole per la realizzazione di opere pubbliche della legge obiettivo 441/2001, gia ampiamente agevolate nelle procedure. “C’è da augurarsi e faremo il possibile – hanno concluso le dirigenti radicali – affinchè i principi di questa sentenza possano avere una diffusa ripercussione a partire da vicende che interessano la Regione Veneto come l’osceno progetto Veneto City dove solo la dichiarazione dello stato d’emergenza può garantirne la realizzazione”.