Hillary Clinton: i diritti umani vanno difesi anche sul web - Digitale e Potere - Rassegna dall'8 al 12 Dicembre
Diritto d'accesso
Hillary Clinton: ‘I diritti umani vanno difesi anche sul web’ Key4biz
"Una dichiarazione per sostenere la libertà online. E’ quello che ha chiesto il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, ai Ministri degli Esteri e agli alti ufficiali presenti al meeting dell’Osce nella capitale lituana Vilnius. “I diritti umani – ha ribadito la Clinton - devono essere difesi su internet così come nella vita reale”. ”Noi dobbiamo riconoscere che i diritti esercitati nel cyberspazio meritano la stessa protezione di quelli esercitati nella realtà”, ha detto la Clinton all’incontro organizzato dall’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. Aggiungendo che “le fondamentali libertà di espressione, di pacifica assemblea, di associazione e di religione vanno applicate allo stesso modo in una conversazione su Twitter o alle assemblee organizzate dalle Organizzazione non governative o su Facebook, così come si farebbe per una dimostrazione in una pubblica piazza”."
Valletti: "La banda larga è una priorità" Corriere delle Comunicazioni
"Le priorità del governo Monti sul fronte dell’Ict e della digitalizzazione del Paese, in particolare della PA. I punti focali su cui il nuovo esecutivo deve concentrarsi per la diffusione della banda larga. Come favorire la diffusione dell’Ict nel mondo delle Pmi. Il ruolo dell’Ict per portare l’Italia fuori dalle secche della crisi. La semplificazione delle regole. Ne abbiamo parlato con il professor Tommaso Valletti, ordinario di Economia all’Imperial College London e all’Università Tor Vergata di Roma, Research Fellow del Cepr di Londra e membro della Competition Commission (Uk)." Intervista al professor Valletti.
Passera: ITC settore importante per la crescita Corriere delle Comunicazioni
"Il settore delle comunicazioni è un settore "di grande importanza per favorire la crescita e la produttività del Paese e non trova ancora l'Italia alla frontiera". Lo ha detto il ministro dello sviluppo Corrado Passera, aggiungendo che "però siamo sulla strada e dobbiamo accelerare molti temi". In particolare quello delle Ngn è "un tema che ci vedrà molto impegnati". Riguardo al digital divide "è qualcosa che possiamo in tempi relativamente brevi superare": l'intervento per ridurre e superarlo si può mettere in campo, "in parte", anche facendo affidamento su "risorse già esistenti, andando a raccogliere quelle che ancora non stiamo utilizzando e rischiando di perderle", spiega il titolare dello Sviluppo. Per quanto riguarda l'Agenda digitale europea, "ci deve vedere fra i Paesi più rispondenti."
Esauriti dalla (necessaria) regolamentazione delle telecomunicazioni Luca de Biase, blog
"Ancora una volta ci si trova davanti a una decisione che lo Stato deve prendere sulle regole che governano le telecomunicazioni. Si tratta della forma che avrà la concorrenza nel caso si faccia la banda larghissima. Scrive Alessandro Longo: "Agcom sta per decidere le regole, forse il 12 o il 20 dicembre. E da queste dipenderà se e come si svilupperanno le offerte 100 Megabit in Italia." I provider alternativi protestano perché temono che le nuove regole non garantiscano la concorrenza. D'altra parte la Telecom Italia vuole avere qualche garanzia per il ritorno degli investimenti e considera un eccesso di regole favorevole ai concorrenti come una minaccia. Il giusto equilibrio è estremamente difficile da trovare..."
Diritto d'autore
Copie legalmente pirata Mediamondo blog
"Giuseppe Granieri, nella veste di responsabile editoriale della casa editrice di ebook 40K, scrive: Da tanti anni esiste l’idea che la disponibilità di una versione gratuita possa non interferire con le vendite di quella a pagamento. Ci sono casi di successo noti e casi su cui non si hanno feedback sufficienti. Il tema della apparente “doppia morale editoriale” (ma come? Vendi e regali allo stesso tempo?), che si tratti di libri, musica, software, rappresenta un’annosa questione. Anche perché le esperienze sono solitamente molto diverse. Prendete i Radiohead che con In Rainbows hanno lanciato un sasso nello stagno dell’editoria musicale permettendo di scaricare le copie pagando quanto si ritenesse giusto (chi pagava ha dato fra i 5 e gli 8 dollari). Il resto erano limited edition, concerti, gadget. Oppure i WuMing che da sempre (il 1996) hanno un contratto editoriale con Einaudi che consente alle loro produzioni di essere copyleft. La dicitura sui libri è “Si consente la riproduzione parziale o totale dell’opera e la sua diffusione per via telematica, purché non a scopi commerciali e a condizione che questa dicitura sia riprodotta”. Per questo li trovate scaricabili sul loro sito. Quando Manituana venne messo a disposizione per il download tornò nella classifica delle vendite dei libri di carta"
What's wrong with SOPA? The Center for internet and society
"Visione d'insieme del Stop Online Piracy Act."
Politica digitale transnazionale
Bruxelles cerca volontari Finanza Mercati pag.9
"Il commissario europeo per l'Agenda Digitale, Neelie Kroes, ha deciso di lanciare uno studio sullo stato della velocità della banda larga nei 27 paesi dell'Unione Europea, cui si aggiungoo anche Islanda, Norvegia e Croazia. Concretamente l'operazione sarà realizzata attraverso il dispositivo SamKnows Whitebox da collegare al modem o router di casa. Per realizzare lo studio saranno necessari almeno 100.000 volontari, e 7.500 sol nel nostro paese. Chi vuole collaborare, partecipando al monitoraggio della reale velocità offerta dagli operatori, lo potrà fare attraverso ilsito samknows, eu. Indicando tutte le informazioni del caso, si potranno ottenere gli apparecchi misuratori. Per concorrere al futuro del broadband nella Ue."
Iran contro l'ambasciata virtuale americana Punto Informatico
"Il tentativo di Washington di tendere la mano ai cittadini della rete iraniani è stato bloccato da Teheran. L'Iran ha bloccato il nuovo esperimento di "ambasciata virtuale" che gli Stati Uniti avevano lanciato per rispondere ad alcune delle esigenze poste dalla popolazione del paese. Nel 1979 52 diplomatici statunitensi sono stati presi in ostaggio durante la rivoluzione islamica che attraversava il Paese: da allora gli Stati Uniti hanno rinunciato ad avere una presenza diplomatica stabile, rimanendo appoggiati finora a quella Svizzera. Così, per riallacciare le relazioni, si era pensato di partire proprio dalla Rete che Teheran tenta di controllare strettamente: prima si è iniziato aprendo l'account Twitter USAdarFarsi e una pagina Facebook, ora l'ambasciata digitale. Tuttavia, se si cerca di accedere al sito dall'interno del paese si trova ora solo una pagina che spiega: "nel rispetto della normativa sui reati informatici, l'accesso del sito non è possibile"."
Europa, diritti umani contro la censura in Rete Punto Informatico
"Il Consiglio d'Europa avverte: gli attentati alla libertà di espressione in Rete sono una violazione dei diritti umani. L'autocensura da parte degli intermediari è un rischio da evitare. Intervenendo sulla protezione della libertà d'espressione e di associazione, il Consiglio d' Europea, organizzazione internazionale non direttamente collegata con le istituzioni dell'Unione Europea, ha collegato la questione della libertà d'accesso a Internet ai diritti umani. L'Europa, insomma, sembra schierarsi a favore anche di siti degli oppositori politici dei governi, così come di Wikileaks, e per farlo trova le basi nella Convenzione sui Diritti Umani."
La Russia blocca internet Il Post
"Sabato scorso, 10 dicembre, migliaia di persone hanno manifestato a Mosca per protestare contro l’esito elettorale delle ultime elezioni legislative, che ha assicurato nuovamente la vittoria a Russia Unita, il partito di Vladimir Putin. I manifestanti hanno sfilato con bandiere e striscioni contro il primo ministro, accusando il governo russo di avere alterato i risultati elettorali (gli osservatori internazionali hanno riscontrato molte irregolarità nel voto). Molti hanno provato a coordinare la protesta usando cellulari e social network, ma una volta in piazza sono rimasti tagliati fuori a causa delle connessioni estremamente lente o del tutto bloccate."
Dati aperti e trasparenza
Open data e innovazione, la strategia francese per il digitale Daily Wired
"La Francia si è accomodata al tavolo dell’economia digitale con grande facilità in questi ultimi anni, e in questa settimana si sono visti i risultati di uno dei suoi più grandi progetti: – Open Data: una gigantesca banca che registra dati ora resi pubblici e disponibili alle giovani imprese start-up affinché queste ultime siano messe in grado di creare nuove e intelligenti applicazioni. “Abbiamo 350.000 archivi di dati”, ha detto Princen. “Se la mettiamo in relazione ai 10.000 archivi resi disponibili da parte del Regno Unito, ci avviciniamo giù maggiormente alle dimensioni degli archivi data.gov degli Stati Uniti , tranne per il fatto che lì sono stati resi disponibili da molto più tempo”."
Diritti di cittadinanza digitale
Il wi-fi gratuito della Provincia raggiunge quota 150mila iscritti La Repubblica, Roma pag. 1
"Per Nicola Zingaretti è un diritto e al "suo progetto" partito tre anni fa, ci ha sempre creduto. E ora i numeri gli danno ragione: "provincia wifi" ha infatti raggiunto i 150mila iscritti. Un nuovo record per il servizio della Provincia, grazie al quale è possibile collegarsi alla rete senza fili e del tutto gratuitamente. Presto - spiega Zingaretti - raggiungeremo 1000 punti hot spot. Siamo convinti che l'accesso libero e gratuito alla rete sia un diritto e per questo vogliamo renderlo accessibile a tutti, proprio come avviene con l'illuminazione pubblica o con l'acqua delle fontane nelle nostre città."
Società in fallimento: niente obbligo di comunicazione PEC Pmi.it
"Comunicare l’indirizzo di posta elettronica certificata al competente Registro delle Imprese non è più un obbligo per le società fallite. Lo ha stabilito il ministero dello sviluppo economico con il parere n.223761 reso noto a fine novembre. Quanto disposto dall’art. 16, comma sesto, del decreto legge 185/08 non vale più, pertanto, per le società in fallimento e il vecchio orientamento non è più applicabile. La diretta conseguenza di questa indicazione è che, non esistendo alcun obbligo, non può essere comminata al professionista alcuna sanzione per mancata iscrizione della PEC al registro. Questo non significa, però, che tutte le procedure concorsuali vengano esentate dall’obbligo di comunicare la Pec."
Liberta d'informazione
Monti cancella le autorizzazioni per le web-tv Guido Scorza.it
"Troppo presto per dire se il Decreto Monti sarà davvero in grado di salvare l’Italia ma, per ora, un primo risultato, utile, almeno, a salvare le web tv dall’inutile regime autorizzatorio voluto con pervicacia dall’ex Ministro alle comunicazioni Paolo Romani, sembra averlo prodotto. Il comma 4 dell’art. 34 del Decreto, infatti, stabilisce che “L’introduzione di un regime amministrativo volto a sottoporre a previa autorizzazione l’esercizio di un’attività economica deve essere giustificato sulla base dell’esistenza di un interesse generale, costituzionalmente rilevante e compatibile con l’ordinamento comunitario, nel rispetto del principio di proporzionalità.”."
- Login to post comments