Congresso del Partito Radicale nonviolento, transnazionale e transpartito
Cosa hanno in comune il Presidente della Giunta regionale di Basilicata Vito De Filippo, il capogruppo del Psi in Consiglio regionale Rocco Vita, Antonio Flovilla, vice-coordinatore regionale dellUdc, e Giuseppe Maria de Bellis, coordinatore regionale del MPA? Cosa li unisce e ci unisce? Loro, io, noi, siamo tutti azionisti del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito.
Probabilmente, per chi assuefatto alle pratiche della realpolitik, il PR una sorta di utopia, ma di certo il PR fatto di persone che non vogliono smettere di sognare un mondo nuovo, altro. In quella tessera, dove campeggia limmagine di Gandhi, disegnata con la parola Partito Radicale scritta in oltre 50 lingue, vive lI have a dream del reverendo Martin Luther King. Albert Camus ha scritto: Il fine giustifica i mezzi? possibile. Ma chi giustificher il fine? A questa domanda che il pensiero lascia in sospeso, la rivolta risponde: i mezzi. Ecco il Prntt il partito di chi pensa che sono i mezzi a giustificare il fine e non viceversa. Il PRNTT il partito di chi pensa che occorre passare dalla legge della forza alla forza della legge. Spesso abbiamo ripetuto nella nostra storia o lo scegli o lo sciogli, e nel 1993 in oltre 30.000 scelsero di scegliere il PR, di dargli forza. Oltre 30.000 uomini e donne trovarono una buona ragione per iscriversi al partito che ha nella propria ragione sociale la promozione dei diritti civili e politici, la difesa dei diritti umani. In oltre 30.000 si iscrissero al Partito che afferma che occorre destabilizzare i dittatori e i regimi colpendoli con le armi della nonviolenza, al partito che vorrebbe far nascere una Comunit della e delle democrazia, al partito dei Montagnard e del manifesto appello firmato nel 1981 da 140 premi nobel. Un manifesto in cui si leggeva: Occorre ribellarsi contro il falso realismo che induce a rassegnarsi come a una fatalit a quel che invece appartiene alla responsabilit della politica e al disordine stabilito. Occorre realisticamente lottare perch il possibile sia realizzato e non consumato, forse per sempre. In quel non remoto 1993, scrivevamo:
Ci si iscrive per adottare politicamente, a distanza, cittadini di paesi in cui la libert soffocata, la povert soffocante, lintolleranza e lavversione civile insidiano la socievolezza e la dolcezza del vivere;
Ci si iscrive perch gli stati del mondo siano liberati dalla pena di uccidere in nome della legge e dei popoli;
Ci si iscrive perch si ha paura e si vuole avere fiducia. Perch si vede la minaccia e la promessa dei tempi.
Il partito radicale un partito che non partito, a confronto di partiti che sono di volta in volta chiesa, stato, famiglia, nicchia e setta, e hanno usurpato la nobilt possibile di una politica volta a perseguire lintelligenza delle cose. Negli atti del 36 congresso del Partito Radicale scritto: Alla realt transnazionale del partito necessario che corrisponda quella transpartitica; lappello che si rivolge ai democratici i quali, naturale, per lambito nazionale si scelgono strumenti e sedi diverse di azione politica di essere anche radicali, non solo radicali. Il PR in effetti un Partito non concorrente di nessun altro, soprattutto rispetto a partiti nazionali. I suoi obiettivi sono assolutamente diversi: un partito di ideali, di progetti e di battaglie, non un partito elettorale e di potere. E insomma una libera associazione di persone che intende perseguire obiettivi di diritti umani e di democrazia oltre le frontiere, oltre i partiti, oltre i confini della politica tradizionale. Proprio per questo fine il PR non partecipa, in quanto tale, ad alcuna competizione elettorale. I suoi militanti sono evidentemente liberi di candidarsi in qualsiasi lista elettorale o di costituirla.
Noi diamo il benvenuto agli esponenti della politica lucana che hanno sottoscritto questa tessera ed esprimiamo lauspicio che tanti altri decidano di farlo nelle prossime ore e nelle ore che ci separano dal 39 congresso. Maurizio Bolognetti (Direzione nazionale Radicali Italiani e consigliere Assoc. Luca Coscioni)
Fonte: http://www.radicalicremona.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1793
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