Senza ministro al Web sale lo spread digitale - Digitale e Potere - Rassegna del 30 novembre


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Senza ministro al Web sale lo spread digitale Il Fatto Quotidiano pag. 17

"E' stata per ora disattesa la richiesta, proveniente da diversi esperti italiani di rete e appoggiata da esponenti di Pdl e Pd, di vedere nella squadra del governo Monti un sottosegretario dedicato specificamente al web. Il presidente del Consiglio, che il 17 novembre in Senato aveva esplicitato l'impegno dell'esecutivo a "raggiungere gli obiettivi fissati in sede europea con l'agenda digitale", non ha ritenuto - diversamente da quanto trapelato nei giorni scorsi - di nominare un membro dell'esecutivo per ridurre lo "spread digitale". Un ritardo dell'Italia rispetto alle economia mature quantificabile in termini infrastrutturali (per 4,3 milioni di italiani la banda larga è ancora un miraggio) e culturali. E che, secondo il Digital Advisory Group, se colmato almeno per metà porterebbe a un incremento del Pil di 25 miliardi di euro entro il 2015. Oltre che, lo ha dimostrato di recente McKinsey, alla creazione di migliaia di posti di lavoro."

 

Otto azioni contro lo spread digitale Forum PA

"Venerdì e sabato passati si è svolta a Roma, presso l’Università Roma Tre, la prima tappa degli “Stati generali dell’Innovazione”: un’associazione/movimento nata per iniziativa di molte associazioni, movimenti, aziende e cittadini convinti che le migliori opportunità di crescita per il nostro Paese sono offerte dalla creatività dei giovani, dal riconoscimento del merito, dall’abbattimento del digital divide, dal rinnovamento dello Stato attraverso l’Open Government. FORUM PA è tra i promotori ed io ho aiutato a dirigere il traffico delle decine di interventi che si sono succeduti sul palco, intervallati da momenti di lavoro di gruppo. Il risultato è stato ricco e operativo: otto proposte, due per ciascuno dei grandi temi affrontati, da sottoporre ora al nuovo governo, ai governi locali, alle imprese, alle associazioni nell’ottica di un processo multi-stakeholder."

E-government

Proroga Pec in cerca di legge Il Sole 24 Ore pag. 38

"La postra elettronica certificata delle imprese cerca una proroga "ufficiale". E' scaduto ieri, infatti, il termine fissato tre anni fa (dal Dl 185/08) perché le società di persone e di capitali comunicassero al Registro imprese il proprio indirizzo Pec, vera e propria sede "elettronica" presso cui ricevere comunicazioni e notifiche, con il valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno. Secondo i dati di Unioncamere, le comunicazioni di indirizzo Pec arrivate regolarmente entro il 29 novembre saranno 1,7 milioni (venerdì 25 novembre sono state 151.144, e lunedì 133.459). Si arriva così a una copertura di circa il 62% sul totale delle società iscritte (2.727.579), anche se le società che si stimano attive sono 1,85 milioni. Da oggi, dunque, sarebbe applicabile la sanzione amministrativa da 103 a 1.032 euro (prevista dall'articolo 2630 del Codice civile) per tutte le società che non si sono messe in regola con questa comunicazione al Registro."

Politica digitale transnazionale

Assange, Internet una colossale macchina di sorveglianza LSDI

"Nonostante l’ impegno del movimento per la trasparenza dell’ informazione, internet è diventato ‘’la più efficace macchina di sorveglianza che ci sia mai stata’’. Parola di Julian Assange, che in un intervento di 40 minuti, via Skype, al News World Summit (in corso a Hong Kong) ha accusato il giornalismo ufficiale di ‘’essersi fatto corrompere dalla vicinanza ai circoli del potere e di non dire la verità’’, ammettendo però di sentirsi lo stesso ‘’un dannato giornalista’’."

Privacy e trattamento dei dati personali

Facebook, impegno storico: faremo i bravi con la privacy Tom's Hardware

"Facebook ha siglato un accordo storico con la FTC (Federal Trade Commission) che cambierà radicalmente la gestione della privacy sul social network più grande al mondo. L'azienda di Mark Zuckerberg ha acconsentito a sottoporsi a revisioni biennali per i prossimi vent'anni, e da ora in avanti gli utenti dovranno accettare le modifiche sulla privacy prima che Facebook le possa applicare."

Libertà d'informazione

Direttore <<salvo>> per i post in rete Il Sole 24 Ore pag. 39

"Ai direttori delle testate online - per i quali la Cassazione ha già stabilito che non si possono applicare le norme sulla stampa - non si può nemmeno addebitare la responsabilità di non aver rimosso dal sito un commento inviato da un lettore e ritenuto diffamatorio. Lo sottolinea la Cassazione, che ha annullato senza rinvio la condanna per omesso controllo nei confronti dell'ex direttore dell'edizione online dell'Espresso, Daniela Hamaui. Secondo la difesa l'articolo incriminato <<non era un commento giornalistico, ma un "post" inviato alla rivista da un lettore, automaticamente pubblicato, senza alcun filtro preventivo>>."

Fonte: http://www.agoradigitale.org/senza-ministro-al-web-sale-lo-spread-digitale-digitale-e-potere-rassegna-del-30-novembre

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