HADOPI, altri colpi in arrivo - Digitale e Potere - Rassegna del 29 novembre

Politica digitale transnazionale

HADOPI, altri colpi in arrivo Punto Informatico

"Dopo aver per un anno monitorato i download dei singoli utenti, l'Haute Autorité pour la diffusion des ouvres et la protection des droits sur Internet (HADOPI) ha inaugurato una nuova fase in cui tenterà di agire ad un livello più alto della diffusione online di opere protette da proprietà intellettuale: intromettendosi tra piattaforme di condivisione e loro intermediari finanziari. Frédéric Mitterand lo aveva annunciato il 25 novembre 2011 in tv: la battaglia governativa contro lo streaming e il download illegale entrerà nel vivo. HADOPI rappresenta già la risposta graduale contro la condivisione illecita con risultati più o meno univoci. Ora ha dichiarato che "è tempo, d'ora in poi, di entrare in una fase attiva di lotta contro questi comportamenti che, dal creatore al netizen, penalizzano tutti coloro che sono rispettosi della legge"."

UK, strategia di cybersicurezza Punto Informatico

"Il Regno Unito ha studiato un nuovo piano per affrontare le minacce alla cybersicurezza: si tratta di una serie di mosse atte a "ridurre i rischi e garantire un ambiente digitale sicuro sia per i singoli che per le attività commerciali". L'intenzione del governo è quella di promuovere il Regno Unito come un posto sicuro per fare business online: d'altronde, con l'allargarsi della base di utenza della banda larga, aumentano anche gli utenti che si rivolgono alla rete per l'e-commerce. Il piano di sicurezza parte dall'intenzione di far sapere ai netizen come proteggersi: incoraggia una "navigazione responsabile" e l'impiego di software antimalware aggiornati."

Privacy e trattamento dei dati personali

Privacy, Scorza: "Non si usi il diritto per ri-frammentare i mercati" Corriere delle Comunicazioni

"I diritti degli utenti e l’innovazione vanno tutelati senza esagerare con le norme sulla privacy e rispettando la neutralità della rete. È la tesi di Guido Scorza, avvocato esperto di diritto di internet."

Attacco alla privacy: ecco come Microsoft, Facebook e Aol ci spiano sul Web! Pctuner.net

"Sono decine i documenti messi online su Cryptome e che illustrano dettagliatamente come gli ignari utenti di Facebook o di altri servizi Web forniti da colossi come Microsoft o Aol possono essere spiati a loro insaputa. Veri e proprio manuali di spionaggio che non si limitano ad affrontare il solo problema relativo ai social network. Ci sono file, ad esempio, che trattano le metodologie usate anche per estrarre dati da PC e dai telefonini come l’iPhone. Tali documenti, vista la loro natura riservata, erano di solito reperibili solo attraverso i canali del Filesharing, ma oggi chiunque può scaricarli e consultarli. Il merito va a Cryptome, creato da John Young nel 1996 e che nei suoi 15 anni di attività ha raccolto oltre 65.000 documenti. È stato un lavoro non privo di difficoltà perché, vista la natura dei documenti che John Young pubblica sul suo sito, sono stati innumerevoli i tentativi per bloccarlo e oscurarlo. Per l’ultima sfornata di documenti Cryptome ha potuto contare sull’aiuto degli attivisti di Anonymous. Tra questo materiale c’è, ad esempio, un file in cui viene descritta in modo dettagliata la procedura per ottenere i dati di Facebook. Basta l’ID dell’utente, e le forze dell’ordine possono avere informazioni personali (come anche numero di telefono e email) e persino gli IP col quale sono state eseguite le connessioni al social network che Facebook conserva per 90 giorni."

Fonte: http://www.agoradigitale.org/hadopi-altri-colpi-arrivo-digitale-e-potere-rassegna-del-29-novembre

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